Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: 1a1a_92    24/08/2013    1 recensioni
Gaia una ragazza di Milano di vent'anni riceve un' offerta di lavoro a Los Angeles come ragazza alla pari, per lei è un esperienza del tutto unica. Conoscerà i tokio hotel per un caso del tutto fortuito e tra pianti, battibecchi e sorrisi ne succederanno di ogni!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
4. Una giornata no!




Svegliandomi ancora stordita dalla sera prima andai in cucina a prepararmi una tanica di caffè e poi spalmai di marmellata il  pane tostato ma mentre stavo per addentarlo il campanello della porta suonò, distrattamente guardai l’ora e vedendo che non ero in ritardo con il lavoro iniziai a pensare chi era! Aprendo la posta con cautela vidi un sig. Gibbon mezzo addormentato “Gaia scusami l’orario ma abbiamo cambiato gli orari venite direttamente con me oggi… dovresti tenere Meddi e aiutare i ragazzi come assistente siccome quell’incompetente che avevano poco fa ha dato le dimissioni!” sperando di capire male dissi “Devo fare da assistente ai tokio hotel?!” dentro di me pregavo di aver capito male ma lui senza dire nulla fece un cenno con il capo “Esatto, naturalmente ti do un piccolo aumento per questo mese siccome non fa parte delle tue mansioni solite! Ora preparati in fretta e poi vai a preparare Meddi che sta facendo colazione ora”, “Va bene arrivo subito” senza dire nient’altro chiusi la porta e urlai in italiano “Merdaaaaaaa!” ero furibonda, non mi piaceva fare le cose in fretta e furia, correndo verso il tavolo mi mangia in un boccone il pane tostato e poi con il caffè in mano iniziai ad andare verso l’armadio per prendere un jeans lungo e una canotta verde. Lavai i denti, mi sistemai i capelli e mi truccai leggera … in diedi minuti ero fuori dalla porta che mi stavo avviando dalla piccola Meddi.
“Good morning baby ciop!”lei che stava bevendo il latte dal biberon si voltò verso di me e fece un sorriso enorme… tutta la arrabbiatura sparì in un secondo “Good morning Cip!”. Il giorno prima gli aveva raccontato una storia con due protagonisti si chiamavo cip e ciop e alla fine lei mi aveva chiesto se mi poteva chiamare Cip e io davanti a tanta tenerezza non avevo potuto dire di no, era un piccolo angelo!
“Hai finito di fare la colazione?” lei fece si con la testa “allora andiamo a vestirci che oggi abbiamo una giornata intensa!” prendendo il biberon lo misi dentro al lavello lo sciacquai e poi lo misi dentro alla lavastoviglie, facendo super veloce la presi in braccio e la portai nella sua cameretta da principessa “Mettiamo la salopet di jeans con la magliettina bianca?”
M: “siiiii! E poi mi fai le treccine?”, “va bene!” senza pensarci due volte la vestì e poi super veloce gli feci le due trecce e la portai in bagno per lavargli la faccia e i denti “Pronte!”, “Nooo devo prendere Kelly!”
Io: “Ecco cosa mi mancava, dai corri a prenderla intanto avviso il sig. Gibbon che siamo pronte” prendendo il cellulare essendo che non avevo la minima idea di dove fosse. “Giada sono fuori dal cancello sono dentro la macchina vi aspetto” e senza dire nient’altro mise giù il telefono. Avevo perfettamente capito che era stressato quel giorno e che quindi non bisognava avvicinarsi troppo se non si voleva finire male. Meddi comparve vicino a me con Kelly tra le braccia e dandomi la manina disse “Andiamo ciop!”
Io: “andiamo baby cip”.
Il viaggio fu infernale, il sig. Gibbon non aveva la minima testa per guidare, tanto che a un certo punto mi offrì di guidare io e lui accettò senza esitare. Quando parcheggiai e scesi dall’auto avrei voluto baciare il suolo da quanto avevo avuto paura! La giornata era partita male non solo per lui ma anche per i tokio hotel che ogni due secondi sbuffavano e rispondevano male. Grazie a dio Meddi era l’unica che quel giorno era felice, e tra una bottiglia d’acqua che andavo a prendere per loro e qualche asciugamano Meddì mi faceva compagnia e mi raccontava tutte le cose che aveva sognato quella notte. Vero l’ora di pranzo Bill prima di salire sul palco per l’ennesima prova mi disse “Andresti a prendere una pizza margherita per me?”, “Anche per me con sopra le patatine!” girandomi vidi Tom esausto che mi sorrideva…stupido sorriso “Okey va bene! Voi ragazzi cosa volete da mangiare?”, Georg alzando la testa dal basso disse “Una pazza con il salame, grazie”, “Per me una margherita” disse Gustav “arrivo subito, Meddi andiamo a prendere le pizze”
M: “Ma io non ho voglia”
Io: “Perché?”
 
Io: “Ma papà non ti può…” “Tranquilla Gaia vai pure la controllo io Meddi” il sig. Gibbon comparso dal nulla mi fece un cenno di andare pure, facendo un sorriso presi la borsa e uscì, ma tempo due secondi una mano mi afferrò il braccio “Ehi ma…Tom?! Che c’è?” dissi con toni poco felice “Non puoi mica andare da sola!”
Io: “Me la so cavare sono nata a Milano!” dissi sarcastica “Ma ti sto così antipatico? “
Io: “diciamo che siamo partiti in modo sbagliato!”
Tom: “Forse hai ragione ieri sera sono stato uno stronzo ma solo un pochino”
Io: “Mi hai messo le mani nella borsetta ti pare?!” lo guardai allibita, il nervoso mi stava salendo e senza non me ne andavo gli avrei risposto male “senti Tom ora vado a prendere le pizze, magari dopo ne riparleremo e potr…” “Stasera! Stasera ceniamo insieme in un ristorante italiano e parliamo di tutte le cose che ti stanno sul cazzo di me…cosa ne pensi?”. Tom Kaulitz mi stava chiedendo di andare a cena? E soprattutto mi stava chiedendo di enunciare tutto le cose che mi facevano saltare i nervi?! Stavo sognando!
T: “allora?!”
Io: “Va bene! Però non posso spendere soldi quindi se devo mangiare italiano vieni a casa mia che preparo io..okey?”
T: “Mmm vuoi già passare al sodo porcell…ahià ma che ho detto” senza pensarci gli tirai una pacca sulla spalla, poi guardandolo furioso dissi “piantala per una buona volta di avere un chiodo fisso in testa, sei pazzesco!”
T: “Ohhh! Vabbè per le nove sono da te”
Io: “Perfetto a stasera”
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: 1a1a_92