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Autore: RedF0x    24/08/2013    2 recensioni
E come al solito intorno a me si fa silenzio.
Era una cosa rara sentirla cantare, soprattutto quella canzone, così ricca di significati da poter essere punito chiunque solo per averne intonato una strofa. Io avevo quel piccolo privilegio di aver potuto sentire la voce di un angelo prima di morire.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caesar Flickerman, Nuovo personaggio, Presidente Snow
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Vengo svegliata da un getto d'acqua freddissima, spalanco gli occhi del tutto ignara del perché sia ancora viva e di dove sia.
Poi sento la risata inconfondibile di Gaius.
 
- Non sarebbe meglio prendere il 4 e la 12? Sono solo due e noi siamo in sette. -
- No, voglio la 12 viva. -
 
- Ben svegliata principessa! -
Dixie. La vedo sorridere maligna, i lunghi capelli biondo cenere sporchi di sangue che le ricadono goffamente sulle spalle, il viso è ricoperto di terra e spiccano gli occhi di ghiaccio spalancati dalla felicità.
Tento di scappare, di muovermi, ma come mi sarei aspettata ho mani e piedi legati saldamente.
Ansimo in preda alla collera, mentre guardo con disgusto il volto della mia avversaria, orribilmente deformato dalla pazzia e dalla vendetta.
- Sei una stronza. -
Sussurro con voce roca, mentre cerco ancora di slegarmi, invano.
Ridono di nuovo, la bionda mi punta alla gola il mio stesso pugnale, sussurrando:
- Non credo che sia una buona idea insultarmi quando ho la possibilità di ucciderti, torturarti nei modi più lenti e dolorosi possibili, farti soffrire così tanto che alla fine mi pregherai di tagliarti la gola. -
La mia rabbia sale ancora di più, tanto che ho voglia di sputarle in faccia.
 
Bugiarda. Non ha mai avuto bisogno di me. Non hai mai veramente avuto bisogno di nessuno, hai tentato di approfittarti di me e tutt'ora ti approfitti di quella calca di idioti che al tuo comando formano i Favoriti.
 
Ma non ho tempo d'insultarla ancora per molto, perché lei intuendo i miei pensieri ha spostato il pugnale dalla gola alla coscia, facendo una leggera pressione sulla pelle tanto che si forma un piccolo taglio che incomincia a sanguinare.
- Un piccolo assaggio per avermi umiliata davanti a tutti. -
Conficca un quarto di pugnale nella carne, in un unico movimento fulmineo. Sento la gamba bruciare terribilmente, vorrei urlare ma non voglio darle questa soddisfazione. Vengo percossa da convulsioni violente mentre sposta il pugnale lentamente sempre più in basso, squarciandomi la gamba formando una linea retta.
Ridono di me. Ridono di come sia diventata da predatore preda, di come cerchi disperatamente di morire con dignità, quando il mio onore è l'ultima cosa di cui dovrei preoccuparmi pensando a tutte le cose che mi farà.
Dopo pochi secondi fa uscire il pugnale dalla mia coscia, anche se a me sembrano l'eternità. Il sangue esce copioso dalla ferita e realizzo che è questione di ore prima che muoia dissanguata, sempre se quella pazza omicida non decida di farmi sorbire ben altro.
Le mie ipotesi hanno conferma quando ridendo maniacalmente fa cenno a Gaius:
- Un po' di tortura psicologica non fa mai male, eh? Una piccola lezione per la principessa. -
Non aspetta la risposta, dal cerchio esce fuori quello che meno mi sarei aspettata.
- Spens! -
Urlo al ragazzo tremante in ginocchio davanti a me, è un ammasso di ferite alcune delle quali ancora sanguinanti ed altre che sembrano aver avuto un'infezione. Altre risate.
 
Non può essere vero. Lui sapeva sempre come muoversi. Mi ha sempre detto di non preoccuparmi. Aveva sempre la situazione sotto mano.
Lui che sapeva la strategia vincente. Lui che è riuscito senza saper maneggiare perfettamente un'arma guadagnarsi la stima e l'appoggio della nostra mentore.
 
- Abbiamo scoperto che il bambino progettava di scapparsene uccidendoci tutti nel sonno. -
Si abbassa prendendo violentemente la testa del mio compagno dai capelli.
- Se mammina non gli ha insegnato che non si deve mentire agli amici... -
Sussurra marcando l'ultima parola.
-...Glielo insegneremo noi. -
- NO! -
Urlo con tutto il fiato che ho in corpo, tento disperatamente di rompere le corde dimenandomi. ma non ho fatto i conti con la gamba. Il dolore mi togliere il respiro.
E lui è già a terra, immerso in una pozza di sangue, ma ancora vivo.
- Mi dispiace, Sam -
Ho il tempo di vedere nei suoi occhi tutto il rancore, la tristezza e la rassegnazione che questi si spengono orribilmente, precedendo il colpo di cannone. -
Chiudo gli occhi, tremante, rifiutandomi di vedere quel massacro, ma uno schiaffo mi costringe a riaprirli.
- Ora è giunto il momento di una seconda lezione... -
Vedo la pazzia nel suo sguardo, ma s'interrompe, gli occhi fissi dietro di me verso qualcosa che io non posso vedere.
Eta è la prima che si fa avanti, trattenendo il respiro.
- Sono in pace; scusa Eta, non ero sicuro sui miei sentimenti, la rossa era solo una macchina omicida da usare contro gli altri sfigati. -.
Un urlo strozzato mi esce dalla gola.
 
Alex.
Quello che sempre ha detto di essere contro agli Hunger Games. Quello che ha sempre disprezzati i Favoriti, quello che è sempre stato contro ai sentimenti di Eta.
 
- Se non vi dispiace slegatela e la ucciderò personalmente. -
 
Non può essere vero, non può essere lui.
 
Mi giro di scatto, finalmente libera. E' lui, non ci sono dubbi.
Eta corre dal traditore, la gioia che esce da tutti i pori.
Ma c'è qualcosa che non va.
La felicita pare svanire di colpo dai suoi occhi, lasciando il terrore puro.
 
Ha un coltello nello stomaco
 
Sento Dixie sussurrare isterica:
- Bugiardo. -
Gli occhi di Alex le trapassano l'anima.
- Non sono un bugiardo, hai veramente vinto la 74esima edizione degli Hunger Games. -
Non è Alex.
 
E' il presidente Snow in persona.
 
Sta tendendo le mani, una corona tra esse.
Ora c'è veramente qualcosa che non va.
Dixie è incredula, come se fosse posseduta si avvicina tremante verso Snow, ma Gaius la ferma, strattonandola rudemente per un braccio.
- Vuole solo ucciderci, non è lui Dixie, stai attenta. -
Ma gli occhi di Snow si soffermano pochi secondi ad esaminare Gaius.
 
Non più Snow, ora Dixie.
 
- Ma io non voglio ucciderti, io ti amo Gaius. -
La guarda, gli occhi pieni di desiderio, ma il fatto che abbia la vera Dixie tra le braccia lo riporta alla realtà.
- STAI LONTANA DA ME! -
Scappano via, dimenticandosi della loro prigioniera, rimasta bloccata in uno stato di terrore puro. L'altra Dixie mi guarda per 5 secondi ed in quel lasso di tempo mi sento pressoché nuda, spogliata da ogni maschera.
- Non hai effetto su di me. -
Gli vorrei dire, ma la voce mi si strozza in gola.
 
Mamma.




--------------------- ANGOLO DELL'AUTRICE ----------------------

Eccoci ad un nuovo capitolo. Di questo mi sento piuttosto soddisfatta.
Sì, sono ibridi. Ho voluto creare dei "mostri" che invece di sbranare le persone le portino a fidarsi di loro ed ucciderle. 
Hanno lo stesso concetto dei Mollicci di Harry Potter più o meno, l'unica differenza è che non mostrano la tua paura ma quello che desideri di più e quando ti avvicini di ammazzano.
E' un modo molto ingegnoso, se fossi una Stratega li avrei sicuramente usati, perché oltre a mettere un bel po' di scompiglio rivelano cose al pubblico e questo è più portato a seguire il reality a mio parere.
Sono perfida, malsana, lo so.
Come sono fatti realmente? Sono delle palle di luce, ma quando l'Ibrido (gli troverò un nome, promesso!) si è avvicinato la prima volta aveva già la forma di Alex poiché la più vicina e la prima che ha visto è stata Eta. 
Non vi dico nulla su quello che è comparso, visto che spesso amate fare le analisi voi. Sono curiosa di sapere cosa avete dedotto!
Bye!
   
 
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