Lei spalanca gli occhi. Mi ricorda qualcosa, un qualche animale. Forse un gufo che osserva tutto con attenzione. Eppure, allo stesso tempo, ha l'aria assente...
“Devono essere stati i Nargilli”, mi dice con lo stesso tono in cui avrebbe potuto dar notizia del tempo di oggi.
“N-nargilli?” balbetto.
La ragazza alza le spalle. “Sì, pensa che non io non ho fatto in tempo ad arrivare che mi hanno rubato il baule. Pazienza, saranno costretti a portarlo loro al castello.”