Cielo
Mi alzo da terra col cuore in gola, in una maniera talmente assurda che potrei vomitarlo da un momento all’altro.
Ricordo, per un attimo, mia sorella, che m’invitava a respirare“profondamente! Non vorrai morire d’infarto prima di mamma e papà, vero?”.
Infilzo le unghie nel terreno, per tastare il reale, quel che mi è rimasto.
Sono distesa, con gli occhi fissi verso l’alto.
Adoro il cielo di Wonderland.
A est c’è un sole, che picchia sulla mia pallida pelle come per corroderla.
Mentre a ovest si intravedono nuvole scure, tra stelle e pianeti, immerse nel blu più magico che esista.
Spettacolo invidiabile.
O impossibile?