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Autore: hirondelle_    25/08/2013    3 recensioni
Era bollente, ma non spiacevole. Il contatto delle sue dita con la tazza di cioccolata non era mai sembrato più dolce e semplice come i quel momento.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axel/Shuuya, Shawn/Shirou, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Paranormal'
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calore

Era bollente, ma non spiacevole. Il contatto delle sue dita con la tazza di cioccolata non era mai sembrato più dolce e semplice come in quel momento.
Shirou sorseggiò lentamente, fissando vacuo le nuvole del suo fiato caldo al contatto con il gelo dell'inverno. La neve, nonostante il sole, non si sarebbe mai sciolta a quelle temperature: lo pensò distrattamente, stringendosi nel suo cappotto porpora e sorseggiando ancora un po' la bevanda. Le sue dita fini si erano gelate, si era dimenticato i guanti a casa e ora, nella completa solitudine di un bar di una cittadina di montagna, si godeva il meritato riposo.
Fissò la distesa innevata, poi il suo sguardo si posò sul profilo innevato delle montagne. Il primo sole faceva capolino da dietro una delle valli,  rischiarando il cielo terso con i colori caldi dell'alba, poche nuvole a nasconderlo come a proteggerlo con i loro strati vischiosi. Shirou aveva più volte pensato che, se avessero avuto personalità e menti umane, sarebbero potuti essere una famiglia a modo loro.
Non era la prima volta che pensava a cose del genere, forse non si rendeva neanche conto che fossero così insensate. Shirou Fubuki, sedici anni, ormai apparteneva a un mondo completamente diverso, un mondo a parte. Un mondo felice.
- Dove sei stato per tutto questo tempo? Ti ho cercato dappertutto!
Shirou voltò pigramente il capo verso il compagno, sorridendo gentilmente:  - Ti avevo lasciato un messaggio in segreteria.
- L'ho ascoltato solo dopo. - rispose Gouenji sedendosi accanto a lui. Appoggiò la borsa per terra e lesse distrattamente il menù posto sul tavolino. - Sono venuto con il primo treno disponibile.
- Peccato, è tardi: il sole è già sorto. Così l'ho guardato da solo.
Shuuya guardò il ragazzo di sottecchi: non sembrava turbato, semplicemente sorrideva e guardava le montagne.  Gouenji pensò che quel sorriso fosse uno dei più dolci e tristi che avesse mai visto.
- Mi dispiace.
- Non importa. Avevo compagnia.
Il bomber lo guardò sconcertato, ma non rispose. Shirou invece annuì, sorrise ancora e chiuse gli occhi, abbandonandosi sulla sedia, il capo voltato all'indietro. L'ombra si stagliava dietro di lui, e sorrideva insieme.
Il calore di quelle mani piccole e soffici non sarebbe mai svanito…
 
[372 parole]
 
 
   
 
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