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Autore: BlackRose96    25/08/2013    0 recensioni
Come sarebbe stata Hogwarts se Hermione Granger, discendente di una nobile famiglia purosangue fosse stata smistata a Serpeverde e Draco Malfoy, figlio di babbani, grifondoro, si fosse innamorato di lei?
La storia inizia dal fatale incontro fra i due, al binario 9 e 3/4 e prosegue fino a quando..
Leggete e saprete ;) è la mia prima fanfiction in assoluto, spero vi piaccia :-*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Harry Potter, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Salve a tuttiii :) so che il primo capitolo non è stato un granchè ma spero che in questo vediate miglioramenti..voglio sapere cosa pensate, che sia negativo o positivo quindi per favore recensitee :) ora vi lascio alla storia, un bacio

Capitolo 2 - Un incontro fat...raumatico

Qualche scompartimento più in la una ragazzina dai lunghi boccoli nocciola,  gli occhi color cioccolato e la pelle diafana osservava dall'alto in basso tutti gli studenti che passavano, chiedendosi quanti di loro fossero degli stupidi nati babbani.
Suo padre le aveva dato istruzioni precise a riguardo.
Prima che lei partisse si era raccomandato di non rivolgere loro la parola se non per umiliarli, ne tantomeno di diventare loro amica.
Lei, Hermione Jane Granger, era in grado di ragionare con la sua testa, tuttavia era assolutamente d'accordo con le idee del padre, che sin da quando lei era piccola le aveva raccontato di come i babbani sporcano il nome di mago, cercando di imitarlo.
Mentre era assorta fra i suoi pensieri, un ragazzo spalancò la porta del suo scompartimento.
Aveva i capelli biondi,quasi bianchi, il colore degli occhi ricordava il cielo in tempesta, tuttavia il suo sguardo era limpido e sereno.
Era bello, bello da togliere il fiato. 
Dal canto suo, Draco fissava Hermione come incantato. 
Non riusciva a distogliere gli occhi dal viso di lei, che gli sembrava una bambola di porcellana, così bella e così delicata da potersi rompere da un momento all'altro.
Non riuscì ad aprire bocca, per fortuna fu lei che alzandosi in piedi, gli si parò davanti, e passandosi una mano tra i capelli, indugiando su un boccolo, gli porse la mano e si presentò:
"Il mio nome è Hermione Jane Granger, il mio cognome deve esserti sicuramente familiare. Tu invece saresti?"
Chissà perchè, saranno stati i tratti delicati del viso di Draco, il suo sguardo fiero, o il suo portamento elegante, ma Hermione dava per scontato che lui fosse un purosangue.La delusione fu tanta, mista al ribrezzo per aver parlato, e anche stretto la mano a un sanguesporco, quando il ragazzo le rispose:
"No mi dispiace, non ho mai sentito il tuo cognome.. io sono Draco Malfoy e ancora non so nulla di questo mondo"
La ragazza tirò indietro la mano disgustata, guardando anche lui dall'alto verso il basso, e con una voce gelida gli sibilò:
"Sparisci dalla mia vista lurido mezzosangue"
Draco rimase interdetto, e anche un pò offeso per quelle parole. 
A un certo punto vide un rospo dietro la ragazza che lo disprezzava, e abbassandosi lo prese tra le mani. Rivolgendosi più alle sue amiche che a lei, chiese: "E' vosto questo?" le ragazze scossero il capo disgustate, sia per aver dovuto rispondere a un mezzosangue che per l'animaletto che aveva tra le mani. 
Hermione sussultò alla vista di quel viscido animale, ma d'altronde non sapeva cosa fosse peggio, se l'animale verde vomito, o il sangue sporco che lo aveva preso tra le sue mani.
"Bene, ora che hai trovato il tuo amichetto evapora, mezzosangue" gli scoccò un'ultima occhiata disgustata, dopodichè gli voltò le spalle e si tornò a sedere.
Draco era sbigottito,la osservò per l'ultima volta. Non poteva negare che fosse bella, di una bellezza quasi surreale, ma era anche una s...trega.
Ora che si era del tutto ripreso dallo shock, si affrettò a raggiungere i suoi amici, anche per chiedere cosa significassero gli insulti che gli aveva rivolto quella vipera. 

Hermione Jane Granger vedeva nero, una strana rabbia la accecava. Si sentiva umiliata per aver commesso un errore così stupido. Non solo aveva rivolto la parola a un nato babbano, ma gli aveva anche dimostrato benevolenza,e si lo ammetteva, aveva anche fatto la civetta. E questo sotto gli occhi delle due oche eredi delle nobili famiglie Greengrass e Parkinson.
Le due "amiche" la guardavano divertita, quasi compiaciute di quella sua gaff.
"Ehi Herm, cosa ti succede? Sembrati abbia morso una tarantola" la prese in giro la bionda Greengrass.
-Ridi ridi- pensò la riccia - Me la pagherai stupida oca.
"Peggio, mia cara, peggio. Ma non importa, questo errore mi è servito, così non lo commetterò mai più."
Hermione ribolliva di rabbia. Rabbia verso se stessa, per aver fatto quello che aveva fatto. Rabbia per le due oche, che giravano il coltello nella piaga. E rabbia per quello schifoso sanguesporco, che aveva osato entrare nel suo scompartimento e le aveva fatto fare quella misera figura.
-Ora basta piangere sul latte versato- Si disse la purosangue.
E in quello stesso momento decise di rendere la vita del biondino un inferno


  
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