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Autore: world_magic    25/08/2013    3 recensioni
Dopo la vittoria contro Lucifero, tutti hanno trovato il loro posto nel mondo, tranne Cam. Il demone, dopo vari anni, si reca alla Shoreline, sperando di trovare qualcosa da fare. Invece, troverà qualcos'altro.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cameron Briel, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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YOU GOT UNDER MY SKIN
 
Ero seduto alla scrivania, sommerso da una marea di libri di storia gentilmente prestati da Francesca. Conoscevo ogni singolo evento che si era verificato in seimila anni, eppure dovevo leggermi dei libri di testo di storia, perché gli storici non sempre riportavano ciò che era successo veramente, e agli studenti andava insegnata la versione dei libri (in pratica, dovevo insegnare loro cose sbagliate).
In quei due giorni ero andato a comprare nuovi abiti che fossero adatti a un insegnante, poi mi ero comprato una borsa per riporre libri e penne. Avevo anche comprato qualche quaderno e un album da disegno. Nei secoli, durante i tempi morti tra una reincarnazione di Luce e l’altra, avevo preso l’abitudine di disegnare per rilassarmi e passare il tempo.
Di solito disegnavo soggetti o paesaggi che mi colpivano: e in due giorni, l’unico disegno che ero riuscito a fare era il volto di Paige.
Quella ragazza mi aveva colpito: mi ricordava vagamente Luce, ma c’era qualcosa di diverso in lei. Sembrava una ragazza più forte, che non aveva bisogno di protezione e che se la sapeva cavare da sola.
Non pensavo a Paige in quel senso (per adesso, disse una vocina nella mia testa): sarebbe stata una mia alunna, dovevo avere un rapporto professionale con lei, eppure ero rimasto affascinato da lei. Forse mi sentivo così perché lei era la prima nuova persona con cui interagivo dopo anni.
Chiusi il libro che stavo leggendo e scesi per fare colazione. La terrazza era immensa: c’erano moltissimi tavoli, illuminati dal sole californiano, e sotto una serie di ombrelloni c’era un abbondantissimo buffet. Notai molte ragazze che mi osservavano, forse si chiedevano se fossi un nuovo studente: mi guardavano come se non avessero mai visto un ragazzo in vita loro.
Eh, i giovani d’oggi, pensai ridendo tra me e me.
Dopo aver preso del pane con la marmellata e del caffè caldo da bere, cercai un tavolo libero, ma si rivelò una missione impossibile. Stavo pensando di andare a fare colazione in camera mia, quando notai Paige seduta a un tavolo in disparte, da sola. Potevo chiederle di sedermi lì, almeno era una persona che avevo già incontrato e mi sentivo più a mio agio con lei che con uno sconosciuto.
-Buongiorno Paige! – la salutai.
-Cam, che sorpresa! Buongiorno a te. Vuoi sederti? –
-Certo. Vedo che qui trovare un tavolo libero e impossibile. – dissi sedendomi.
-Devi venire giù molto presto per trovare un tavolo libero, di solito. Poi devi anche imparare quali sono i tavoli riservati all’elite della scuola. –
-L’elite della scuola? – chiesi confuso.
-Sì, i ragazzi più cool, gli intoccabili, come li chiamiamo noi. –
-Già, dimenticavo che nelle scuole ci sono gli sfigati e i principi. –
-Prima non andavi a scuola? – chiese lei guardandomi storto.
-Sì, ma in un istituto … privato. – non volevo dirle che andavo in un riformatorio, mi avrebbe preso per matto.
-Che corso hai alla prima ora? – mi chiese cambiando argomento.
-Nessuno. Vedi … sono il nuovo insegnante di storia. –
Lei quasi si strozzò con il succo di frutto che stava bevendo.
-Che c’è? Non ho l’aria dell’insegnante? – chiesi sorridendo.
-No, è che sembri così giovane … scusami, devo darti del “lei”. –
Si vedeva lontano un miglio che era imbarazzata. Forse non avrei dovuto dirglielo.
-Non ti preoccupare, non sono abituato alle formalità. Basta che mi chiami “professore” quando siamo in classe e il gioco è fatto. –
Sembrò rilassarsi un po’, ma l’imbarazzo c’era ancora.
In quel momento, arrivò Steven, che mi mise una mano sulla spalla.
-Buongiorno Cam! Vedo che hai già fatto amicizia. – disse guardando Paige.
-Sì, ci siamo scontrati ieri in corridoio, e stamattina solo lei aveva un posto libero a tavola. – dissi facendole l’occhiolino.
Lei diventò rossa e abbassò lo sguardo.
-Che ne pensi di Cam, Paige? – chiese Steven.
-Mi sembra simpatico, ma è ancora troppo presto per giudicare. –
-Risposta molto saggia. – disse lui annuendo. – Cam, potresti venire un attimo con me? Vorrei parlarti. –
-Certo. Ci vediamo dopo, Paige. –
Seguii Steven fino a un’aula vuota. Lui chiuse la porta dietro di sé e mi rivolse uno sguardo strano.
-Ti piace Paige? – mi chiese all’improvviso.
-Cosa? No! Cioè, è carina ma lei è una mia alunna: so che ci sono delle regole non dette da rispettare, e queste includono non avere rapporti sentimentali con gli studenti. Mi sbaglio? –
-No, non ti sbagli. Prometti che non ti avvicinerai a lei in quel senso? –
-Steven, puoi fidarti di me. – dissi poco convinto. Non sapevo neanche io cosa provavo per Paige (affetto?, ammirazione?), come potevo promettere una cosa del genere a Steven?
-Bene, ora vai nella tua aula, tra pochi minuti iniziano le lezioni. –
Senza aggiungere altro, me ne andai nell’aula di storia: mi sentivo in colpa per non aver promesso a Steven di stare lontano da Paige, ma non volevo fare promesse di cui poi mi sarei pentito. Ero un uomo di parola: una promessa del genere mi avrebbe allontanato da Paige per sempre. Ed io non volevo. 
 
Angolo autrice
Ciao! Eccomi qua con un nuovo capitolo! Spero vi piaccia!
Un grazie speciale a crazy_fan, che ha recensito la storia: spero di non aver deluso le tue aspettative.
Un bacio a tutti!
World_magic
  
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