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Autore: Triz    25/08/2013    2 recensioni
Dragon Town era un tranquillo paese di settecento abitanti prima che arrivasse lui.
Son Karoth, detto Goku, è un cacciatore di taglie ritornato dopo tanti anni al suo paese natale alla ricerca di un gruppo di banditi. Non passerà molto tempo prima che si ritrovi contro un dispotico e ricco sindaco pronto a tutto per i suoi scopi.
In questa fanfiction ho ripensato Dragon Ball come una ipotetica storia western. Spero che l'idea possa piacervi e buona lettura!
P. S. Per esigenze della trama, Junior e Dende sono padre e figlio.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Dende, Freezer, Goku, Piccolo
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6
L'assalto a Dragon Town
Karoth seppe della morte di Gis il mattino successivo appena sveglio, ma la notizia non lo preoccupò più del dovuto: la morte di quel criminale era avvenuta a due passi dalla scrivania dello sceriffo, quindi in qualche modo Freezer era invischiato con quella banda.
«Beh, non è cambiato affatto» mormorò ripensando con una certa tristezza alla famiglia Vegeta e, per associazione di idee, pensò a suo fratello Radish: «Devo scrivergli, non gli ho fatto più sapere niente di me, dopo il telegramma» aggiunse alzandosi e andò a bussare alla camera di Dende per chiedergli la carta e la penna.
 
Quando Bardack era arrabbiato, Toma si limitava ad ascoltare i suoi sfoghi e ad annuire. Quando invece Bardack era altamente incazzato, Toma era costretto a seguirlo mentre lui andava a sparare agli avvoltoi fuori paese.
«La cosa che più mi manda in bestia è che Radish ha ragione!» esclamava gettando la pistola e caricando il fucile: «Avevo il potere di impedire che i Vegeta fossero uccisi, e invece cosa faccio? Permetto a quella carogna di pagare la cauzione!».
Toma decise di fermarlo, ma ci pensò il fucile a fermare lo sfogo di Bardack finendo i suoi colpi: «Toma, d'ora in poi staremo attaccati a Freezer, così alla prima stronzata che fa lo mando alla forca, quant'è vero che io mi chiamo Bardack Son!» urlò, poi fece un profondo respiro per calmarsi e, insieme all'amico, tornò a Dragon Town.
 
Junior era così di malumore quella sera che, se Goku gli avesse chiesto di preparargli la cena, lo avrebbe volentieri mandato a quel paese: aveva preso a pugni due clienti che avevano inutilmente tentato di andarsene senza pagare, aveva litigato con il figlio Dende e, ciliegina sulla torta, aveva una forte emicrania.
Si sedette su una sedia accanto al camino spento e, dopo aver constatato che aveva bisogno di pulizia, prese a massaggiarsi le tempie: un colpo di pistola lo fece sobbalzare e imprecò quando ne udì degli altri, ma appena sentì le urla di gente nel panico andò dietro al bancone, prese il fucile e uscì.
Karoth fece appena in tempo a prendere pistola e munizioni e a scendere di sotto, quando vide gli artefici del casino che stava scoppiando: era un gruppo di sei persone a volto coperto che sparava all'impazzata sulle case e in mezzo alle persone che stavano scappando impaurite.
«Eccolo!» ringhiò uno di loro puntando la pistola verso Goku e Junior lo strattonò verso di sé, salvandogli la vita.
«Grazie, Junior».
«Tsk!» rispose lui prima di sparare i due colpi del fucile verso il gruppo, poi si barricò dietro la porta della locanda e caricò l'arma.
Un nuovo sparo riecheggiò seguito da urla di gioia, Goku e Junior si guardarono perplessi e uscirono, vedendo il cavaliere chiamato Black con la pistola in mano inginocchiato sul tetto di una casa vicina: uno dell gruppo era caduto a terra morto e quello che sembrava il capo sparò due volte.
«Beh, io non me ne sto qua impalato» disse Goku mettendo mano alla pistola e sparando, mentre anche gli altri abitanti seguivano il suo esempio: «Donna, prendi la pistola!» ordinò il farmacista Iamko a sua moglie Bulma.
«Quale delle due?».
«Entrambe».
La donna corse dentro e come lei anche molti entrarono in casa per cacciare con la forza i banditi: nel nuovo scontro a fuoco, altri due rimasero uccisi e i superstiti scapparono. Goku notò, con una certa amarezza, che Black era di nuovo sparito.
«Vediamo chi sono» mormorò avvicinandosi ai cadaveri con Crilin mentre gli abitanti del paese esultavano per la vittoria: scoprendo i loro volti, vide che si trattavano di Zarbon, Dodoria e Reekom, il componente della banda di Genew.
«L-lo sceriffo?» domandò sbalordito Crilin tirando fuori di tasca il metro a nastro.
«Come sospettavo» mormorò Goku ritornando nella locanda.
 
«Dannazione» imprecò Freezer quando bussarono alla porta di casa e andò ad aprire, ritrovandosi di fronte Goku: «Chi non muore si rivede, eh?» disse il cacciatore di taglie, a mo' di saluto.
«Era una battuta, forse?».
Goku sorrise e Freezer sibilò: «Se sei venuto a rompere, non è aria».
«So che ci sei tu dietro la banda di Genew e all'assalto di stasera».
«Hai prove? Io direi di no».
«Stasera Zarbon e Dodoria sono stati uccisi mentre attaccavano il paese» ringhiò il figlio di Bardack: «E so anche che sei stato tu a uccidere mio padre e Toma» aggiunse, fuori di sé dalla collera.
«E come lo sai? Mi hai visto, forse?» rise Freezer guardandolo dritto negli occhi.
«Sì, ero nascosto».
A quella rivelazione, il sorrisetto beffardo di Freezer scomparve.

Note dell'Autrice
Salve a tutti,
la storia è al culmine, come vedete. A quanto sembra l'assalto non è andato bene e Freezer si è lasciato dietro un testimone anni e anni prima, cosa accadrà ora?
Approfitto di questo angolo per ringraziare SAA89 che ha recensito lo scorso capitolo e ora segue la mia storia.
A domenica prossima,
Triz
  
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