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Autore: die_bow    25/08/2013    0 recensioni
"Devo dirti una cosa... Ma non è facile da dire" le parole mi uscivano a scatti, desiderai non aver parlato. Lei con un fare ingenuo mi disse con la sua voce angelica:" Non lo dire no?" Eppure, io avevo bisogno di dirlo, lei di sapere. Per un attimo valutai l'idea di non dire nulla... Purtroppo le parole uscirono veloci e affrettate come un tappo di spumante:" Mi piaci", e mentre le dicevo pregai che non le capisse... e invece aveva capito benissimo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia tratta da una storia parzialmente vera. UNA GIORNATA "NORMALE" Era iniziata come una giornata normale, la maggior parte delle storie avvinventi inizia così: un apparente giornata normale, se non sbaglio un Giovedì o un Sabato, ma poco importa che giorno era, quello che conta è cosa accadde. Prima di iniziare a parlarne mi presento, presento me e i miei due amici. Premetto che è dalle medie che siamo un trio imbattibile... Ok forse ho esagerato un po', ma ci divertiamo da pazzi insieme. Inizio da Davide, un piccolo casanova rampante, il tipico stronzetto che usa le ragazze per aumentarsi autostima e orgoglio, e le ragazze, tutte, o quasi, ci cascano. Ha una ragazza che ama davvero, ma, purtroppo, lei è l'unica che non lo corrisponde. L'ironia della vita. Le sue passioni sono la tromba, la magia (ne parleremo in seguito)e il metal. Passiamo a Jack... tutti lo chiamano Luza. Lui è un ragazzo abbastanza semplice e schietto, ama la musica con tutto se stesso, ascolta rock e metal e suona la batteria. E, come il resto del trio, ha un amore non corrisposto. La cosa particolare é che è innamorato di una ragazza da quando aveva quattro anni, mai dichiarato, perchè lei lo vede come un fratello. E poi resto io, Armando, un nome ridicolo quasi inventato, peró a me piace, mi fa sorridere. Beh, io sono brutto, lo dico prima cosa; però sono dolce, romantico, sensibile e troppo empatico, in poche parole il classico bravo ragazzo che rimane SEMPRE inculato. Questo perchè alle ragazze piacciono gli stronzi, seguendo una logica che ancora non capisco. Ma anche di questo ne parleró in seguito. Le mie passioni? Magia e innamorarmi: si, la posso definire una passione, oppure una sfiga. Mi piace la musica Rock e Metal, come al resto del trio fondamentalmente, ma ascolto anche rapper come J-ax, di tanto in tanto. Mi piacciono anche i manga, gli anime e videogiochi (sono un piccolo nerd). Abbiamo tutti più o meno 15 anni. Dopo tutte le dovute presentazioni iniziamo la narrazione del fatidico giorno, rimasto normale da quando mi sono svegliato a quando sono andato sul pullman. Perchè, quando l'autobus arrivò a quella fermata, di solito abbastanza anonima , notai una bionda da paura, che in tutto l'anno non avevo notato. Dovevo farla vedere anche ai miei amici. É una sorta di regolanento non-scritto dell'amicizia. Quindi, feci la classica espressione che va fatta quando vedi una topa, quell'espressione che dice: "Guarda la che bonazza della Madonna". Quel giorno mi feci talmente tanti complessi, che ancora non mi ero deciso a parlarle che lei dovette scendere. La solita sfiga, insomma. Il giorno dopo presi tutto il coraggio del mondo e iniziai a parlarle, prendendo spunto dal libro dei promessi sposi che aveva in mano... era una giornata soleggiata, coincidenza? Non so, ma sono sicuro che quella fù una bella giornata. Mi ritrovo a riflettere... prima di parlarle pensavo fosse una puttanella che se la tira, di quelle con lo sguardo da "tu non sei degno di respirare il mio stesso ossigeno". E il resto del trio aveva più o meno la stessa impressione, chi piú, chi meno. Ma, giuro, nel momento in cui le parlai capii che era una di quelle poche ragazze "diverse", diverse dalla massa e da tutte le altre ragazze. Ci parlai per svariati giorni, pur non conoscendo il suo nome: ogni scusa era buona per rivolgerle una battuta, per scorgerle un sorriso o per farle alzare gli occhi da quel maledettissimo cellulare. Davide mi suggerì di occupare il posto per lei e per una sua sua amica, dato che le ragazze erano inseparabili sull'autobus. E così feci fino alla fine di quelle tediose giornate di scuola. Ammetto che ero partito con l'idea di parlarci, e magari provarci, ma senza amore, senza reale interesse. Volevo farlo solo perché era bella. Ma stavo facendo i conti senza l'oste, non avevo calcolato la possibilità di innamorarmi come un pirla. Adesso veniamo alla presentazione delle "nuove arrivate" nel trio, che intanto era diventato un gruppo, perchè quintetto fa schifo da sentire. Lei, la biondina, all'inizio cercó di farmi credere di chiamarsi Comodino. Non potevo credere che esistesse una ragazza che si presentasse "Comodino". La sua amica, invece, prese a chiamarla Manina. Prese per il culo apparte, lei si chiama Cecilia. Anche se per me il nome più bello del mondo è un altro, in fondo Cecilia non è che un nome. L'amica invece si chiamava Lola, ma "Comodino" me la presentó chiamandola "10 minuti". Solo dopo scoprii che quei nomi erano solo piccole battute dettate dalla loro complicitá , ma a quel tempo pensai che si divertissero a restare in tema di prese per il culo. Iniziamo con Cecilia, è bella, ed é la prima cosa che si nota. Purtroppo lei non si ritiene tale, data la sua autostima semi-inesistente. Anch'io non ho una grande autostima, forse non ce l'ho nemmeno... ma continuiamo a parlare di lei: è incantata dal Giappone, addirittura in un periodo della sua vita andava a scuola, varie volte, vestita da cosplay. Ama gli anime e i manga, come me; vive per giocare a Tekken. Diciamo anche che, se non fosse la sua bocca a pronunciare certe bestemmie innominabili, sarebbe una camionista. Inoltre, da quando ci ha conosciuto ama anche la magia. Grazie a QUALCUNO (detto anche "piccolo nano malefico con capelli ridicoli", ossia un rgazzino che passa la sua vita a rovinare la mia) ha scoperto tutti i trucchi...vabbe. Lola invece è alta per la sua etá, un anno in meno a Cecilia. Ascoltava canzoni spagnole prima che la sua amica la contagiasse. É una persona dolcissima, si preoccupa sempre di non disturbare nessuno, si sente spesso in colpa...insomma, è tenerissima. Per capirci :mentre Cecilia, a buffo, prende l'auto per Roma e salta scuola (lo ha fatto davvero, lo giuro), lei si sente in colpa per un filone l'ultimo giorno di scuola. Inoltre vive in un clima oppressivo, i genitori non la lasciano respirare...ma si, in fondo anche lei è una bella ragazza ed è anche molto simpatica. Insomma, insieme facevamo un bel gruppo. Eravamo noi cinque, Davide, il dongiovanni; Luza, sempre le cuffiette alle orecchie; Cecilia, il perfetto incrocio tra una principessa e una camionista; Lola, la ragazza dolce e tenerissima ed io, Armando, quello che ci rimane inculato, sempre.
  
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