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Autore: _Ajin_    25/08/2013    2 recensioni
Preso dal 1° capitolo:
"Voltò l’angolo stringendosi nel giacchetto che ben poco poteva contro quel freddo inverno,alzò gli occhi da terra per essere sicuro di non aver sbagliato la strada,magari ancora stordito dal sonno,e si sentì il cuore bruciare alla vista che gli si parò davanti. Era Yoo Young Jae,circondato come sempre dalla sua folla di amici che se lo contendevano scherzosi,rallentò ancora di più il passo,non voleva farsi vedere. Non che nessuno di loro,incluso Young Jae,lo conoscesse ma preferiva comunque rimanere nell’ombra. Prima di abbassare nuovamente lo sguardo sulle sue sniker guardò un ultima volta le spalle di quel ragazzo e nascose un sorriso sotto la maschera."
*spero vi piacciaaaa ^(-.o)^ non ho altro da dire XD XD* [la storia e DaeJae e gli altri personaggi ci saranno sicuramente ma deciderò man mano che scrivo,solo la prima coppia è sicura
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Dopo alcuni minuti di cammino silenzioso i due ragazzi imboccarono una stradina secondaria che dava su un vicolo cieco. Jae camminava in modo distratto guardandosi intorno nel tentativo di orientarsi,cosa che non era il suo forte,e per poco non andò a sbattere contro l’amico che si era fermato di punto in bianco a metà strada
 
– Hey! Mi hai fatto quasi cadere! –
 
esclamò infastidito mentre si rimetteva saldo sulle gambe,l’amico non rispose anzi gli fece segno di stare zitto. Certo che però era come dire a un cane di smettere di abbaiare a un gatto difatti dopo pochi secondi il ragazzo parlò nuovamente
 
 – Che hai? Perché ti sei fermato così d’improvviso?Mh?-
 
Dae li fece segno di star zitto per la seconda volta indicandoli una delle case da cui proveniva una luce soffusa,l’altro si avvicinò piano
 
– Aspetta un secondo,ok? E non ti azzardare a seguirmi!-
 
 disse il più grande facendo segno di no col dito,il maknae fece segno di aver inteso,fatto questo Dae spinse l’amico da parte e si avvicinò furtivo alla casa poi prese un paio di sassolini e li tirò contro uno dei vetri al piano terra,da dentro si sentì provenire un gran rumore. Jae fissava l’amico interdetto senza capire cosa diavolo stesse facendo,l’amico in questione tirò un secondo sassolino poi un terzo e un quarto per poi correre a raggiungerlo
 
 – Non fare quella faccia da ebete! Devo solo fare una prova … -
 
 disse poi dopo averlo raggiunto. Non fece nemmeno in tempo a riprendere fiato però,che tutto d’un tratto si sentì un gran rumore di cocci e la finestra su cui aveva tirato i sassolini si spalancò lasciando intravedere solamente i contorni di un uomo immerso completamente nell’oscurità (il rumore di cocci proveniva probabilmente del lampadario che ora si trovava riverso a terra) . Subito Dae trascinò l’amico dietro una macchina in modo che non li vedesse poi si sporse leggermente a controllare la situazione. Jae non capiva,quell’uomo adesso stava urlando cose senza senso dimostrazione del fatto che doveva essere decisamente ubriaco fradicio,allora perché mai l’altro aveva tirato dei sassi contro il suo vetro? Si voltò verso lo Hyung
 
–Che diavolo hai combinato? E perché hai tirato quei sassi?Sai almeno chi è quel tizio oppure … -
 
venne però interrotto dalla mano dell’altro che gli andò a tappare la bocca
 
– Sta zitto e muoviti ad andartene da qui,chiaro? Non sono affari che ti riguardano.-
 
 disse a voce bassa per poi togliere la mano e drizzare le orecchie per sentire se l’uomo era rientrato,ora difatti si udivano solo i loro due caldi respiri. Diede le spalle all’amico e fece per rialzarsi quando Jae lo afferrò per un polso,bloccandolo
 
– Dove vorresti andare? Quel tizio è pericoloso,potrebbe aggredirti!-
 
Disse leggermente isterico,l’altro gli rivolse uno sguardo sconcertato
 
– Da quando sei diventato una ragazzina isterica? Smettila immediatamente,se continui dovrò pentirmi di averti salvato! –
 
l’amico lo guardò di traverso e disse con il tono più “normale” che poté 
 
- Ok … forse ogni tanto sono isterico ma tu non hai ancora risposto alla mia domanda,dove credi di andare? –
 
intensificò la stretta come se temesse che gli sfuggisse di mano da un momento all’altro
 
– Intendo andare a casa. –
 
 rispose l’altro con fare serio
 
 – CASA? Tu vuoi dirmi che vivi lì,con quel “tizio”?-
 
 esclamò Jae sgranando gli occhi
 
– Non è che ci vivo! Quell’idiota ogni tanto passa la giornata lì dentro e di norma tendo a sparire per tutta la durata di quel periodo passando il tempo in giro ma oggi fa freddo e non posso di certo dormire su un albero!-
 
 fece di nuovo per andarsene ma la stretta ferrea sul suo braccio non intendeva diminuire
 
– Non preoccuparti,è solo sbronzo come al solito. Basterà che passi dalla porta sul retro e con molte probabilità nemmeno si accorgerà di me. –
 
 aggiunse all’ora Dae nel tentativo di tranquillizzarlo ma in cambio ricevette solo un Jae arrabbiato che si alzò e lo trascinò letteralmente fuori dalla stradina a passo di marcia. Una volta tornati nuovamente sulla strada principale si fermò e con ancora il polso dell’amico nella mano si voltò a guardarlo con un espressione  a dir poco seria
 
– Tu non entrerai in quell’edificio,sono stato chiaro?-
 
l’altro tentò inutilmente di liberare il braccio
                                                                                     
– Che? Adesso prendo ordini da te principessina? E lasciami andare il polso! –
 
 Jae li lasciò il polso ma lo afferrò per l’avambraccio
 
– Hey,non ti avevo detto di mollarmi?-
 
 esclamò irato il più grande
 
– No idiota,tu mi hai detto di lasciarti il polso non il braccio!-
 
 rispose Jae che si concesse un ghigno di vittoria nel vedere che l’altro non ribatteva
 
– Stasera e stanotte starai da me e se servirà anche fino al prossimo mese e oltre,chiaro? Diciamo così … prendilo come un modo per sdebitarmi del tutto … ok?–
 
 l’altro fece una smorfia di disappunto
 
– Non ne ho la più che minima intenzione. –
 
 l’altro strinse ancora la presa
 
– Allora intendi dormire per strada? Sappi che non hai altra scelta visto che non ti permetterò di tornare a casa anche a costo di passare tutta la notte sveglio a controllarti! –
 
 il più grande riuscì finalmente a liberarsi dalla presa
 
 – E i tuoi? Non puoi mica portargli uno sconosciuto a casa come se niente fosse! Ti metterebbero in punizione per un anno principessina.-
 
 disse con un tono leggermente più accondiscendente
 
– Non è un problema,sarò l’unico a popolare quella casa per ancora molti mesi,sono entrambi in viaggio per lavoro all’estero!-
 
 rispose prontamente l’altro come se sapesse già della domanda poi lo afferrò nuovamente per un braccio e ricominciò a trascinarlo,questa volta però Dae impuntò i piedi costringendolo a fermarsi
 
– Ho mai detto che avrei accettato?-
 
 quello fece una faccia sofferente
 
 – Non mi importa che tu accetti,l’importante e che tu mi segua anche contro la tua volontà! In questo caso non c’è spazio per la democrazia.-
 
 Dae si lasciò sfuggire una risatina beffarda
 
– E cosa vorresti fare? Obbligarmi con la forza per caso? Ma fammi il piacere.-
 
 poi si voltò e prese a camminare in direzione di casa sua mentre da lontano sentiva l’amico intimarli più volte di fermarsi poi il silenzio “Finalmente avrà capito e se ne starà andando! Grazie a dio … “ pensò Dae ma non riuscì a finire il pensiero che se lo ritrovò davanti
 
– Ancora tu?! Ti ho detto di sparire!-
 
 gli piangeva il cuore a trattarlo in quel modo,con quei toni aspri e duri quando invece avrebbe desiderato tutt’altro rapporto con quel babbeo ma non doveva permettergli di sfondare la barriera. Per sua s/fortuna invece il “babbeo” aveva deciso di cominciare sfondandoli le costole,difatti gli aveva tirato un cazzotto allo stomaco e uno al fianco,forze era mano babbeo di quello che pensava
 
 – MA CHE CAZZO FAI?-
 
 gli urlò Dae sconcertato
 
 – Ti ho detto che non mi importa il tuo parere.-
 
 rispose l’altro tranquillamente,il più grande per qualche secondo perse la pazienza ma subito si fermò dall’alzare a sua volta le mani,i suoi muscoli si rifiutavano di colpire quel faccino di porcellana che adesso lo fissava con un ghigno
 
- … dannazione … -
 
 fu l’unica cosa che disse prima di rialzarsi e spostare di lato il maknae per passare oltre e ignorarlo ma quest’ultimo non si arrese e lo atterrò con uno spintone unito a un colpo alle gambe che lo fecero finire schiena a terra,subito fece per rialzarsi deciso a picchiarlo sul serio questo volta ma Jae gli si buttò addosso bloccandoli il bacino con le gambe e le tenendoli i polsi con le mani,era nuovamente bloccato. Il minore vedette bene di tenersi il più lontano possibile dell’altro che aveva un espressione a dir poco infuriata che prometteva vendetta
 
 – Adesso tu mi seguirai,chiaro?-
 
 disse poi leggermente rosso in viso per la situazione “scomoda”,quello rispose con un ghigno
 
 –Giuro che quando meno te lo aspetti te la faccio pagare principessina! –
 
Jae strinse la presa con fare serio ma l’altro scoppiò a ridere
 
 – Pensi veramente di avermi bloccato?Hai già dimenticato come ti ho salvato questa mattina?-
 
 detto questo con un veloce gesto delle gambe e del busto ribaltò la situazione buttando l’altro a terra,in trappola. Jae perse la sua faccia seria e divenne un peperone
 
– Non ci provare mai più,chiaro?-
 
 detto questo Dae si avvicinò pericolosamente all’altro,il cuore stava per sfondargli lo sterno e a malapena riusciva a controllare il rossore e gli “strani” pensieri che gli stavano balenando nella testa
 
– Sono stato chiaro?-
 
 ripeté stavolta con una voce più minacciosa,l’altro fece segno di si con la testa e fissò gli occhi su un palo che si trovava sulla sua destra per evitare di incontrare il suo strano sguardo che lo faceva sentire “strano” come se stesse osservando ogni suo più piccolo particolare fino al battito cardiaco. Dae fu tentato di rimanere così a vita ma poi si rialzò di colpo e tirò su per un braccio l’amico,poi si mise a camminare
 
– Dove … dove stai andando?-
 
 chiese Jae tentando di dare un contegno al rossore e alle gambe molli
 
 – Come dove vado? Vado a casa tua. Visto che ci hai messo tanto impegno non posso rifiutare,giusto? –
 
rispose l’altro con aria di sfida fermandosi ad aspettarlo.
 
 
Dopo un paio di minuti arrivarono alla casa di Jae,una villetta con un giardino enorme che dava sul parco,il più piccolo fece strada
 
– Lì puoi lasciare il giacchetto aspetta un secondo che vado ad accendere il riscaldamento,intanto vai in cucina è la prima stanza sulla sinistra.-
 
 detto questo scomparve in corridoio,Dae si mosse lento verso la stanza osservando quel posto paurosamente ordinato. Una volta in cucina si appoggiò a una colonna chiedendosi il vero perché avesse accettato,avrebbe potuto tranquillamente lasciarlo lì a terra e andarsene per i fatti suoi eppure … i suoi pensieri vennero interrotti dall’amico già di ritorno
 
–Ok,la caldaia è accesa. –
 
disse Jae toccando un termosifone per assicurarsi che fosse caldo poi guardò l’amico
 
– Che vuoi mangiare? Hai a disposizione una grande scelta di cibo istantaneo! –
 
 disse il tutto come se stesse annunciando un suntuoso banchetto
 
 –Istantaneo? –
 
 ripeté l’altro dubbioso
 
–Non fare quella faccia! Visto che sei un arrogante scelgo io …. Vada per i Noodles.-
 
 detto questo prese un paio di confezioni e dopo aver scaldato dell’acqua la versò nei recipienti,soddisfatto
 
– Ta-da! Fra cinque minuti saranno pronti.-
 
 annunciò fissando l’amico che se ne stava impalato addosso alla colonna
 
–Hey … ci seiiiii … -
 
 aggiunse poi sventolando un pezzo di carta in faccia al maggiore che lo guardò torvo e dopo svariato tempo disse
 
– Che vuoi? –
 
quello posò il pezzo di carta
 
 – No,niente,è  solo che sembravi disperso nei tuoi pensieri,tutto qua.-
 
 lo disse con un espressione che fece squagliare il cuore di Dae che si concesse un sorriso divertito
 
– Sei proprio uno scemo … -
 
 disse a bassa voce dando un buffetto all’altro che arrossì e distolse lo sguardo andandolo a fissare la “cena istantanea” che secondo il timer era quasi pronta,difatti dopo pochi minuti scattò il tempo e Dae  spintonò l’amico fino al tavolo dove si sedettero a mangiare
 
 – E così i tuoi stanno fuori per lavoro? –
 
 chiese poi mentre iniziava a mangiare i noodles,l’altro aprì bene la sua confezione e ci infilò le bacchette
 
– Si. È così da quando ho iniziato il liceo,stanno via anche per un anno intero a volte. In questo caso torneranno fra svariati mesi. –
 
 disse poi alzando gli occhi verso l’amico che lo ascoltava attento
 
– Così almeno posso studiare tranquillamente.-
 
 aggiunse poi finendo con l’osservare l’amico che per poco non si strozzava
 
– Studiare? –
 
 ripeté quello dopo aver ripreso fiato
 
– Vuoi dirmi che hai casa tutta per te e passi il tempo a “studiare”?-
 
 disse l’ultima parola come se fosse un insulto
 
– Bhè? Che avresti da ridire? È per questo che ho la media alta! Mi servono buoni voti per entrare nell’università che voglio.-
 
 rispose Jae con fare serio
 
 – E che università vuoi prendere?-
 
chiese l’altro col cuore che stava impazzendo(lì vicino non c’erano poi tante università)
 
- Si trova a Tokyo … -
 
 rispose l’altro con lo sguardo basso,questa volta Dae andò d’avvero vicino al soffocamento
 
– Tok .. yo?-
 
disse col poco fiato che aveva
 
 – Ma si trova in Giappone!-
 
 aggiunse poi,l’altro si concesse un sorriso amaro
 
– Lontano il Giappone,non trovi? –
 
 disse finendo di mangiare
 
 – Ma … ma perché proprio quell’università? Qui ce ne sono tante buone!-
 
continuò Dae
 
 – Proprio perché è lontana.-
 
 l’amico posò le bacchette senza capire,il cuore gli bruciava all’idea di non poterlo più vedere
 
– Tempo fa ho fatto un patto a una persona a me cara,se avessi trovato qualcosa di veramente importante per me qui sarei dovuto rimanere,se non avessi trovato nulla me ne sarei dovuto andare il più lontano possibile. Per ora non ho trovato nulla di importante per cui rimanere. Devo ammettere che però l’idea di andarmene non è che mi piaccia molto … -
 
 continuò dopo essersi alzato inconsapevole del gelo che aveva attanagliato l’amico che si trovava ancora seduto,incapace di muoversi
 
– Ma che dici,e i tuoi amici? Loro sono importanti! E poi ci … ci …. –
 
voleva dirgli  “ci sono io! Non puoi lasciarmi così!” ma optò per
 
- Ci sarà qualche ragazza che ti interessa,no? –
 
 disse l’ultima parte con un groppo in gola al solo pensiero che qualche ragazzina avesse catturato quel cuore che lui tanto desiderava. In risposta ricevette una risatina amara
 
– Amici? Mi hanno voltato tutti le spalle,quelli non valgono assolutamente nulla,il resto lasciamolo proprio stare … -
 
disse girandosi a guardare l’amico
 
 - … Non è il mio genere … -
 
 aggiunse poi sottovoce,inutilmente,visto che l’altro era tanto teso che non gli sarebbe sfuggito nulla,nemmeno un accento. Dae si alzò a gli poggiò una mano sulla spalla
 
 – Sei un cretino,principessina. Giuro che ti aiuterò a trovare un qualcosa di importante,ok? E quando dico le cose poi stai sicuro che ci riesco!-
 
 detto questo gli diede un pizzicotto e stiracchiandosi guardò di sfuggita l’orologio
 
– Wow! Non pensavo fosse così tardi,adesso devo andare … -
 
 poi fece per avviarsi verso la porta ma una mano gelata gli afferrò il collo
 
– Dove credi di andare,idiota?-
 
chiese il proprietario della mano
 
 – Tu stanotte dormi qui.-
 
 detto questo Jae lo superò e gli indicò la porta
 
– La vedi? Non la varcherai fino a domani mattina.-
 
 Dae brontolò
 
– A si? Se la metti così allora vado a dormire! A proposito,dove dormo?-
 
chiese con un sorrisetto malizioso
 
 – Non fare quella faccia,dormi in camera con me. Non ci sono altre stanze e di sicuro non dormirai in quella dei miei.-
 
 in risposta ricevette una faccia di sconcerto
 
– Che? –
 
 stava per dire qualcos’altro ma venne interrotto dall’altro che lo stava tranquillamente ignorando come si fa con i bambini
 
– Muoviti se non vuoi dormire per terra.-
 
 disse poi Jae tirandolo per un braccio. La sua stanza era spaziosa e i mobili erano grandi,il letto doppio,l’armadio a muro che prendeva un intera parete ma che era per metà vuoto come apprese Dae curiosando,grandi mobiletti,una grande finestra,ecc … una volta dentro Jae rufolò nell’armadio e tirò fuori un paio di pigiami,ne tirò una all’amico
 
– Il bagno è dilla,vatti a cambiare.-
 
 disse con tono militare
 
–Si sergente!-
 
 scherzò l’altro mentre si avviava in bagno a passo di marcia. Dopo un paio di minuti tornò nella stanza ma schizzò subito fuori
 
– Scusa … -
 
 disse poi a un Jae che si stava ancora cambiando e che era diventato color pomodoro,di nuovo. Superato il rossore fece segno all’altro di rientrare e si infilò sotto le coperte,l’altro lo imitò. Si trovavano entrambi sdraiati ai limiti del letto dandosi la schiena
 
– Buonanotte … -
 
 esordì Jae prima di spengere la luce
 
 – ‘Notte.-
 
 rispose Dae con un filo di voce. Dopo pochi minuti entrambi si addormentarono.
Jae dormiva tranquillo al contrario dell’amico che mugugnava nel sonno,se di sonno di poteva parlare. Nella sua testa si erano fatti strada i vari pensieri e uno in particolare lo tormentava,che voleva dire quella frase di Jae?  “ … Non è il mio genere … “ si riferiva alle ragazze o a quegli amici che lo avevano messo da parte? Ma soprattutto,perché a lui interessava tanto capire il significato di quella frase? Nella sua mente balenò una risposta che però venne subito scacciata,no,non poteva essere così,non poteva essersi d’avvero “innamorato” di quell’idiota che dormiva lì vicino,era impossibile. Lui nemmeno sapeva come si fa ad amare,non sapeva nemmeno cosa vuol dire quella parola.
 Nella sua vita ne aveva sempre ricevuto molto poco e di conseguenza si era convinto che non fosse nel suo destino finire come nei Drama,felici e contenti,no,non faceva proprio per lui. Dopo che fu sicuro di aver ripulito completamente la mente da quel fastidioso pensiero tentò di dormire veramente e si mosse tra le coperte nel tentativo di stare più comodo ma finì solo per urtare l’amico che era finito completamente nel suo lato del letto e che adesso gli dava le spalle,Dae borbottò qualcosa infastidito e gli diede la schiena a sua volta. Per quanto voleva far finta di nulla,per quanto voleva rifiutare quel pensiero e quella risposta,doveva però ammettere che sentire il suo respiro calmo accanto a lui lo faceva star bene. Anche quella volta però chiuse il pensiero dicendosi che probabilmente si stava solo confondendo con un'altra cosa,probabilmente l’amicizia visto che Young Jae era il primo che lo trattava normalmente da diversi anni. A notte inoltrata,finalmente,anche la sua mente si concesse una pausa.
ANGOLO DELL’AUTORE:
Eccomiiiiii!!!!!!! Allora,come vi sembraaaaa?????’ O.O *impazziente* vi è piaciuto? Ma soprattutto,perché recensite solo in pochiiii??? Non voglio nemmeno pensare che sia perché lo leggete solo in due o tre, ù.ù mi rifiuto di pensarlo!! *adotta la tattica di Dae nel rifiutare i pensieri scomodi* XD XD Oltre agli scherzi,che ne dite? Devo ammettere che il cibo istantaneo sarà abbastanza presente ù.ù io per prima ne mangerei a vagonate … lol … anche se “qualcuno” potrebbe sempre insegnare a Jae a cucinare … lezioni “private” …. Muhahahahahha!! *Ok forse sono un P.O esaurita -.-“”avete capito il gioco di parole vero? P.O … i Block B e l’esaurimento …. no e? fa nulla* E di Tokyo k mi dite? Povero Dae adesso dovrà anche stare con la pura che se ne vada (anche se devo ammettere che sono stata gentile e gli ho dato tanto tempo per aiutare l’amato a trovare qualcosa di importante!! ù.ù) . Chissà se riuscirò a far capire a questo idiota k è quel pensiero scomodo è giusto …. Ma io dico! Il maknae è più convinto di lui! *pensa a un piano* trovato!! Potrei mandarlo in ospedale!! Magari in coma! No,no,questa storia è già stata usata fin troppo,dovrò inventarmi qualcos’altro … Comunque,recensite recensite recensite!! Ditemi se ho fatto qualche “orrore” ortografico o magari o toppato su qualcosa,ma ditemi anche che sono bravissima,stupenda e geniale!! XD XD XD ^(*-*)^ Fighting!! *Bye*
   
 
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