Simple and pure love.

 

Kira guardò Atsuya che si era buttato sulla erba soffice, mentre era accerchiato da farfalle.

Il suo amico dai capelli rosa, della sua stessa età, lo fissava intensamente.

«Buttati anche tu. Non devi di certo sederti su un cactus.»  il rosso rise, fissando il ragazzo dai capelli color salmone.

Tutti pensavano che il paradiso era un posto tranquillo con tante nuvole soffici.

Certo, tranquillo lo era, ma era diverso da come tutti prima della morte lo immaginavano.

Era una distesa verde, con tante farfalle, e anche cascate.

Case non vi erano, inutili visto che non si dormiva mai, e la stessa cosa valeva per il cibo, che non era necessario.

I bambini piccoli, o addirittura quelli in fasce, crescevano fino a diventare maggiorenni - a seconda del loro paese chiaramente -, e poi si fermavano, e rimanevano sempre così.

Kira si distese, mentre una farfallina si poggiava sulla punta del suo indice; una vanessa, per precisare.

Soffriva di entomofobia, quando era sulla terra, ed era buffo il fatto che poi appena arrivato nel paradiso le farfalle non gli facevano nessun effetto.

Il tempo sembrava infinito, e non terminava mai in quel posto.

«Sai... mi annoio. Certo, questo posto è fantastico ma... vorrei vedere i miei genitori.»  disse Atsuya sospirando.

Sapeva che il rosa aveva anche i genitori in quel posto, ma appena risvegliatosi non erano con lui. Forse erano stati mandati tutti e tre in posti diversi, ma sta di fatto che non li aveva più trovati.

Il ragazzo diede un abbraccio di consolazione al suo amico, che sembrò gradire, e anche troppo.

«Atsuya, non mi abbracciare così... ti prego.» 

«Ti amo.» il rosso sgranò gli occhi, mentre si divincolò dalla presa, e fissava la cascata vicino a loro.

«Anche io... Atsuya. Ma è tremendamente sbagliato. Io sono un maschio, e anche tu lo sei.» ricevette uno schiaffo in faccia, e tentava di reprimere le lacrime che minacciavano di scendere.

«Dio vuole tutti bene; che uno abbia ucciso o rubato, sia un omosessuale, ha la pelle diversa da altri, lui ci ama tutti. Tutti. Ama anche il criminale peggiore che esista, perché lui perdona sempre. Se non ti piaccio è un conto, ma se credi che Dio consideri tutto ciò sbagliato... sei ancora un bambino.»  si girò, dando le spalle a Kira che aveva incominciato a piangere.

Aveva sbagliato, era stupido.

Aveva detto una cosa stupidissima.

Aveva ragione Atsuya.

«Ti amo anche io.»  disse, facendo voltare Atsuya. Lo baciò dolcemente sulle labbra, e i due inciamparono, cadendo sulla distesa verde.

Si staccarono, e si fissarono.

Erano entrambi con gli occhi lucidi.

 

Il loro era un amore semplice e puro, senza pretese.

 

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angolo autrice.

salve.

ehm- sono diciamo un emo depressa.

sì lo so, avevo detto che non avrei pubblicato niente per un poco di tempo.

ma questa fic la amo ;w; non sarà una delle mie fic migliori, certo, ma adoro questa immagine.

e comunque niente.

e sarà così alla fine. non scriverò niente per un periodo di tempo. non sono di buon stato in questo tempo. ci sono i vari litigi dei miei genitori per la scuola, su chi deve pagare cosa e altro. le mie amicizie fanno schifo, e come se non bastasse sono anche malata.

sarà piena di errori, che bello. non ci vedo manco bene col mio occhio sinistro, a causa di una botta da parte del mio adorabile ma cattivo fratello.

vanessa comunque è la specie di una farfalla, per precisare.

e la cosa delle età e inventata da me, chiaramente. uwu non potevo mettere maggiorenni a diciotto anni, anche perché in Giappone lo si è a venti. in altri a nove, e non ne parliamo ;uu;

coppia crack, ma la adoro. sarebbe il figlio del creatore della alius academy, quello morto, kira intendo uwu

e il paradiso credo sia così. nonostante soffri di entomofobia credo sia così. insomma, ho letto un libro di nome "milioni di farfalle", e viene descritto così.

odio come tutto va storto, gnh. non credo siano IC loro, ne sono sicura.

gnh- ora vado. ah, il banner è fatto da me :c

 

magic.~