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Autore: miyuki90    25/08/2013    3 recensioni
Maya, diciassettenne apparentemente normale, ma che in realtà è destinata a grandi cose, grazie a un misterioso ragazzo scoprirà di possedere un antico potere e di avere un importante compito da assolvere.
Riscoprendo se stessa e la sua missione dovrà imparare a usare i suoi poteri e capire di chi fidarsi.
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In un luogo lontano nel bel mezzo del nulla ma allo stesso tempo al centro di tutto, un avvenimento atteso ormai da tempo, agitò la pace e la quiete di quel luogo.

Un uomo alta con un lungo mantello bianco e un cappuccio a coprirli lo sguardo si affrettava agitato nel lungo corridoio costeggiato da alte colonne e candele ad entrambi i lati...

-Signore- disse l'uomo inchinandosi di fronte ad un' altra figura -finalmente il giorno è arrivato, si è aperto!!-

L'uomo di fronte a lui sbarrò gli occhi per lo stupore, pensando che ormai questa notizia non sarebbe mai arrivata.


-Figliolo non potevi darmi notizia migliore- disse l'anziano avviandosi insieme all'altro.

Arrivarono in una grande sala, con specchi ovunque, uno di quelli era illuminato, al centro della stanza c'era un piedistallo, intorno ad esso giacevano dei pezzi di cristalli.

-Meraviglioso- disse il vecchio felice per l'avvenimento -dobbiamo subito dare la notizia e prepararci, invieremo una squadra di guerrieri...dove si è diretto?- domandò guardando verso lo specchio illuminato

-sulla terra signore...- rispose l'altro -sulla terra-







DRIIIIIIN DRIIIIIN


Il suono del campanello mi fece svegliare di soprassalto, mi strofinai gli occhi, la luce filtrava dalla finestra, ancora un po' confusa mi guardai intorno...

-Maya muoviti è tardi!- la voce della mia amica Maggie mi risvegliò completamente, guardai istintivamente l'ora, erano già le 7.45, mi ero addormentata sul tavolo mentre studiavo e come al solito ero in ritardo, staccai un foglietto che mi si era appiccicato sulla faccia e mi fiondai alla finestra


-Maggie scusa, sono in ritardo mi sono addormentata, 10 minuti e arrivo!!- dissi trafelata

-tu in ritardo?!che novità!!dai sbrigati ti aspetto in macchina!!!- disse scherzosamente dirigendosi verso la sua vettura.

Purtroppo però aveva ragione, non ero mai stata una ritardataria, ma ultimamente quella scena si ripeteva tutte le mattine, per la precisione da quando vivevo da sola; mia mamma era partita per una ricerca in un paese sperduto dell'Egitto, voleva portarmi con lei visto che sarebbe stata via per due anni senza aver contatti con il resto del mondo, ma io non avevo nessuna voglia di andare in un paese nel bel mezzo del nulla dove neanche con un miracolo avrebbe funzionato un telefono, e poi non volevo lasciare la scuola, mia madre all'inizio non voleva, una ragazza di diciassette anni secondo lei non poteva vivere da sola ma dopo varie discussioni si convinse a lasciarmi qui, leggermente rassicurata dal fatto che la mia amica abitasse a due case dalla mia.

Mia madre mi aveva lasciato qualche soldo ma, non sapendo se e quando ne sarebbero arrivati altri, visto il luogo dove se ne era andata, mi ero trovata un lavoro part-time dove andavo dopo la scuola, tornavo sempre piuttosto tardi ma, dovevo anche studiare e puntualmente mi addormentavo sui libri. Quella di questa mattina era ormai la normale routine e avevo imparato a prepararmi nel giro di 10 minuti,mi fiondai nella doccia, misi un paio di jeans scuri e un maglioncino bianco, mi guardai allo specchio mentre sistemavo i lunghi capelli castani, avevo un' aria piuttosto stanca, sotto i miei occhi verdi si intravedevano delle occhiaie segno del poco sonno, ma come al solito mi sarei dovuta accontentare di quell'aspetto, scesi di corsa le scale, presi la giacca, visto che a settembre faceva già piuttosto freddo, chiusi la porta e mi fiondai dalla mia amica che, guardando nervosamente l'orologio, aspettava in macchina. Maggie era una ragazza sempre allegra e socievole, aveva gli occhi nocciola e quel giorno portava i capelli ricci e castani legati con due bacchette cinesi.

Arrivammo a scuola giusto mezzo secondo prima il suono della campanella.

-Anche oggi ce l'avete fatta per un pelo...- disse una nostra compagna non appena varcammo la soglia

-già, colpa mia!- dissi ancora con il fiatone dirigendomi al banco insieme a Maggie

-un giorno di questi mi verrà un infarto, me lo sento- disse cercando di riprendere fiato

-scusa hai ragione, cercherò di essere più puntuale!- dissi unendo le mani in segno di scusa, un giorno o l'altro Maggie mi avrebbe fatto secca.

-Non ti preoccupare, so che non è colpa tua...e poi chi non vorrebbe una vita così frenetica avventurosa- disse sorridendo. Era sempre comprensiva con me e pronta ad aiutarmi in tutto e per tutto, eravamo migliori amiche fin da bambine e siamo sempre state inseparabili.

-Frenetica può darsi, avventurosa, mica tanto- le risposi scherzando, ma era vero se pur ero sempre piena di impegni la mia vita era piuttosto monotona, al di fuori della scuola non frequentavo nessuno, a parte Maggie, non andavo alle feste o cose del genere, un po' perchè non ne avevo il tempo, un po' perchè non avevo mai avuto tanti amici. Un anno fa avevo un ragazzo, il mio primo amore, che però si rivelò un vero idiota; da allora non avevo più frequentato nessuno quindi al momento la mia vita si limitava a destreggiarsi tra scuola e lavoro, in quel momento arrivò il professore interrompendomi dai miei pensieri, iniziando la lezione.

La giornata tutto sommato era passata abbastanza velocemente, a biologia la professoressa entrò con un televisore e un carrellino pieno di oggetti delicati che finirono a terra quando l'insegnante inciampò nel filo facendo rovesciare tutto, unico aneddoto interessante della giornata scolastica.

Finite le lezioni, salutai la mia amica e mi diressi a lavoro e, li ci fu una spiacevole sorpresa; il locale durante la notte era stato derubato, avevano danneggiato parecchie cose, e il proprietario una volta arrivata mi disse, dispiaciuto, che doveva fare dei tagli al personale per rientrare delle spese, tra cui io.

Uscii, sconsolata e di malumore, diretta per la prima volta a casa così presto, mi piaceva quel posto di lavoro e ora me ne sarei dovuta trovare un altro.

Stavo attraversando la strada immersa nei miei pensieri e non mi accorsi che una macchina mi stava per investire, il suono del clacson mi fece tornare coi piedi per terra, ma quando mi accorsi della macchina era troppo tardi, pensavo di essere spacciata e spaventata chiusi gli occhi in attesa dell'impatto; che però non arrivò da dove mi aspettavo.

Riaprii gli occhi, ero stesa sull'asfalto vicino al marciapiede, sentivo un peso addosso ma ancora non riuscivo a mettere bene a fuoco le immagini.

-Ehi tutto bene?ti sei fatta male?- sentii una voce e vidi un ragazzo, sembrava preoccupato, delicatamente mi fece mettere a sedere

-sto... sto bene...grazie- dissi con la testa che ancora girava

-sicura?- disse posando una mano sul mio viso per accertarsi che stessi bene

-si non preoccuparti!- dissi un po' imbarazzata

-meno male mi hai fatto prendere uno spavento, dovresti fare più attenzione quando attraversi la strada!-

-lo so ero sovrappensiero e non ho fatto caso alla macchina comunque grazie, se non fosse stato per te ora mi troverei spalmata in mezzo alla strada!-

-di niente figurati!- rispose porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi -io mi chiamo Axel e tu?- disse sorridendo

Inizialmente non avevo fatto molto caso a lui, non ce ne era stato il tempo ma, ora che lo guardavo bene, mi resi conto che era proprio un bel ragazzo! Era alto e muscoloso, capelli biondo scuro e profondi occhi blu ma, la cosa che attirò di più la mia attenzione in quel momento era una strana collana con un ciondolo di cristallo, molto bella in realtà ma piuttosto insolita per un ragazzo; restai a fissarlo per qualche secondo poi mi resi conto che dovevo presentarmi, se non altro per non sembrare una pazza anche se, avrebbe tranquillamente potuto attribuirlo al colpo in testa.

-Mi chiamo Maya!- dissi infine

-piacere di conoscerti! Se vuoi posso accompagnarti a casa-

-no, non preoccuparti sto bene!-

-ok! spero di rivederti presto allora, ciao!-

-ciao...- gli risposi mentre ancora un po' imbambolata mi avviavo verso casa.

Quel ragazzo era davvero molto gentile e, tutto sommato pensavo di essere stata fortunata, incidente quasi mortale a parte, ma dovetti subito ricredermi sulla mia presunta e insolita fortuna perchè a metà strada improvvisamente incominciò un violento acquazzone.

Mi misi a correre sotto l'acqua scrosciante ma, quando arrivai davanti la porta di casa ero ormai zuppa. Mi affrettai a cercare le chiavi, fuori si congelava e rischiavo di prendermi una polmonite, ma la sfortuna quel giorno sembrava non essere finita, le chiavi non c'erano più, probabilmente mi erano cadute durante il salvataggio.

Era davvero un guaio e ora come avrei fatto a entrare in casa, si gelava ero bagnata dalla testa ai piedi e la mia amica non sarebbe rientrata in casa prima di due ore, mentre ero impegnata a disperarmi sentii dei passi dietro di me, mi voltai e vidi l'ultima persona che mi aspettavo di trovare li in quel momento...





ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti!!!questa è la mia prima storia nella sezione originale spero che possa piacervi e che la seguirete...mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate quindi se vi va lasciatemi una piccola recensione!!:) grazie a tutti!
A presto
Baci miyuki90

  
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