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Autore: Sofia s    26/08/2013    2 recensioni
Una ragazza, una semplice ragazza subirà un cambiamento radicale della propria vita, entrate e scoprireteee :)
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1- IL PRIMO GIORNO, IL PRIMO GIORNO SENZA LORO.


Ciao! Mi presento, io sono joel, joel tomlison, la sorella del famoso Louis Tomlison, ho 16 anni, e vivo a Londra, vicino al centro, più che vivo..convivo, perchè abito con mio fratello, la sua band, che molti di voi penso conosceranno, e la mia migliore amica (Chris). Tutta la mia vita, il motivo di tutto ciò ha una radice che ora vi spiegherò.
I nostri genitori erano molto amici dei genitori della mia migliore amica (Chris) e passavano tutti i Sabati sera insieme, mentre io e lei  ce ne stavamo per i fatti nostri. Quel periodo mio fratello viveva solo, con la sua band e come tutte le famiglie anche io e Chris ognuno a casa sua. Un Sabato sera però, circa 1 mese fa, arrivò una chiamata dal fratello di Chris (Alex) dicendo che i loro genitori avessero fatto un incidente, io ricollegai immediatamente il fatto che insieme a loro c' erano anche i miei di genitori, e che andavano sempre in una sola macchina, infatti, poco dopo, mi arrivò una chiamata da parte di Louis dicendo che anche i nostri genitori si trovavano all' ospedale. Ci recammo entrambe in quell' orribile posto che tanto odiavo, e ci ritrovammo io e Chris, Louis, e Alex, ma solo dopo pochi istanti ci informarono che i genitori di Chris erano in coma, mentre i nostri erano in condizioni gravi.
Passammo giornate di fuoco fino a quando ci avvisarono dopo circa tre giorni che i genitori di Chris erano deceduti e i nostri peggioravano. Ci dissero infine che se i nostri avessero superato la notte sarebbero stati fuori pericolo e che ci avrebbero avvisato durante la notte.. ma la stessa notte quel maledetto telefono non squillò .
Mio fratello decise così di farmi andare a vivere con lui e la band, mentre Chris sarebbe andata a vivere con la nonna che si trovava a pochi istanti da casa mia. Così fu.

*PrimO giorno della prima settimana dopo l' incidente:

ero in camera mia, piangevo al telefono con Chris, ricordando i bei momenti passati con i nostri genitori, fino a quando sentii chiamare "Joel scendii, è pronta la cenaa"
-"Non ho fame" gridai con una voce strozzata dai singhiozzi per non farmi sentire che stessi piangendo.
-Toc Toc-
Mi asciugai immediatamente gli occhi abbozzai un "chi è?". La porta si aprì, era Louis.
"Ehy!" io non risposi e lui si sedette sul letto vicino a me.
"ehy, ti capisco, so che questo è un momento difficile per noi ma dobbiamo superarlo, e lo supereremo insieme ok?"
Guardai il letto come se in quel momento risultasse interessante (?)
Io e mio fratello non siamo mai andati d' amore e d' accordo, insomma come tutti i fratelli, ma in quel momento mi era molto d' aiuto..
"dai scendiamo" scendemmo giù e mi misi a tavola, mangiai poco senza spiccicare parola, gli altri ragazzi non erano come al solito, non ridevano, non scherzavano, non erano al momento giusto per farlo, così ruppi io il silenzio.
"Non dovete non parlare o non scherzare perchè a me mi sono morti i genitori e sono l' unica a cui dispiace veramente, perchè così me lo farete solo notare, piuttosto siate voi stessi, che forse è la cosa migliore, dovremo vivere 2 anni insieme, fino alla mia maggiore età, e questo è solo il primo giorno, la vostra vera identità uscirà fuori, già mi immagino i vostri cazzo di tour in giro per il mondo, ed io a casa sola, ma non fa niente, vabene così, ripeto, solo 2 anni, i miei 16 anni con i miei genitori sono volati, speriamo anche questi siano uguali" poi mi corressi "se, uguali! Ma che dico!" Dissi sarcastica, e nel frattempo mi accorsi che il silenzio prese il sopravvento.
Mi alzai e sentendo le lacrime minacciose che volevano uscire salii i gradini della scala per andare in camera, ma mi misi su uno dei gradini a sedere con la testa fra le mani e i gomiti poggiati sulle mie gambe. Piangevo, ma cercavo di farlo in silenzio finchè non sentii parlare e cominciai a origliare in modo da poter capire qualcosa di quello che succedeva in cucina.
“Ragazzi io non so più come prenderla, insomma lei è sempre stata una ragazza molto felice, rideva sempre e mi ricordo che mio padre a casa gli chiedeva spesso perché rideva, è sempre stata molto allegra, educata e le piaceva uscire con il suo gruppo di amici, le piaceva la compagnia, le feste, non era mai sola, e il fatto che ora si chiuda in camera non mi piace, io riuscirò a superare tutto questo, ma lei ha vissuto fino all’ ultimo giorno con loro mentre io no, lei non una ragazza molto forte, anche se lo sembra.. l’ ultima volta che l’ ho vista piangere nemmeno me la ricordo, e ora non fa altro che questo” Louis si mise le mani nei capelli appoggiando i gomiti sopra al tavolo.
“Non ti preoccupare Louis, è normale, ci penseremo noi, la faremo tornare sorridente e allegra come prima, basta un po’ di tempo, ha bisogno solo di tempo, ci sono stati i funerali solo ieri..” disse Niall.
A quelle parole me ne corsi in camera, mi dava fastidio che loro pensavano di poter mettere a posto le cose, non ci potevano riuscire, non ce l’ avrebbero mai fatta, continuai a sentire parlare ma neanche volli sentire.
Era pomeriggio, guardai il cellulare e segnava le 14:00.. mi sarebbe piaciuto uscire, anche se non mi andava, ma me lo imponni.
Andai in bagno e mi feci una bella doccia, uscii mi asciugai i capelli e mi vestii, indossai le converse, un pantaloncino di jeans corto, e una maglia a top (era estate con precisione il 24 agosto 2013)
Scesi in cucina e trovai i ragazzi a parlare del loro “lavoro” in salotto cosi mi guardarono tutti stupiti del fatto che volessi uscire.
“Io vado a fare un giro.”_”Ciao”
Louis:”Ok ma sei sola? A che ora torni?”
“No con una mia amica, presto”
Louis:”Ok, stai attenta eh” Mi chiusi la porta alle spalle.



  
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