Capitolo 1

 

 

La pioggia cade violentemente, facendo alzare il livello dell’acqua del fiume.Le lacrime scendono velocemente sul mio viso bagnato dalla pioggia.Quella era veramente la fine, un solo passo e tutti i problemi sarebbero scomparsi. Un solo passo a lasciare tutto il dolore, tutto quell’odio che era sfogato contro di me, senza neanche un motivo, sarebbe scomparso. Ormai ho preso la mia decisione, scavalco la ringhiera del ponte con le lacrime che mi graffiano il viso. I capelli e i vestiti sono zuppi a causa della pioggia. Chiudo gli occhi per ricordare i pochi momenti che ho avuto con i miei genitori da bambina.La mia infanzia è stata bellissima, io e i miei genitori si giocava e scherzava ogni giorno, fino a che mia madre non ha iniziato a sentirsi male. Quando avevo 8 anni è morta di un tumore al cervello, mentre mio padre è a lavorare in Australia.Da quando è morta la sua amata è andato in depressione e allora ha deciso di cambiare, iniziando dallo stato, lavoro e vita. Mi ha lasciato da mia zia insieme a mio fratello Zayn, lui è più grande di me di 5 anni.

Ha 22 anni e io 17.

Ed eccomi qua, sopra il bordo di un ponte, ho intenzione di buttarmi, ma prima mi guardo intorno se, tante volte, qualcuno è nei paraggi per fermarmi.Non vedo nessuno, ma poi sento dei singhiozzi, un ragazzo abbastanza alto che piange disperato, anche lui ha intenzione di buttarsi, ma sembra più intenzionato di me. Tento di avvicinarmi, ma non è così facile per via della pioggia che innonda tutto, ma nonostante tutto ce la faccio. Lo guardo velocemente e dall’aspetto è veramente un bel ragazzo: alto, ricco e delle labbra che, se fosse per me, li bacerei molto volentieri. Ma che sto pensando, nemmeno lo conosco, ma ammetto di esseri incantata a guardarlo. Con un gesto delicato gli prendo la mano, ha una mano veramente grande.Lui scatta la testa verso la mia e mi fissa nei miei occhi color cioccolato. Lo osservo: ha dei lineamenti perfetti, e i suoi occhi sono gonfi dalle lacrime, ma riesco a intravedere il colore, uno splendido verde che appena visto sento una strana sensazione allo stomaco. 

‘ti prego non farlo, scommetto che la fuori ci sono delle persone che ti vogliono bene’ gli dissi con voce spezzata dalle lacrime. 

‘invece no, la fuori tutti mi odiano, non c’è nemmeno una persona che ci tenga a me, nessuno mi ha mai detto ti voglio bene, nessuno mi ha mai fatto sentire bene, non merito di stare in questo mondo, sono solo un peso’ disse lui con tutto d’un fiato con voce roca. Dette quelle parole mi sento una fitta al cuore. D’istinto mi viene da abbracciarlo, e gli sussurrai  

‘ti prego, fai che io ti aiuti’, lui ricambio l’abbraccio insieme scavalchiamo la ringhiera. E’ incredibile, è la prima volta che parlo con un estraneo con così tanta confidenza. Mi sento chiamare e allora esco dalla fase di trance che ero cascata un  momento prima. Il ragazzo riccio inizia a parlarmi 

'perchè vuoi aiutarmi?' . 

'so cosa provi anche io sono odiata da tutti. Anche io fino ad un momento fa volevo buttarmi, ma poi ho visto tu, e non lo so, c'è stao qualcosa che mi ha detto che voglio aiutarti, ed è cio che voglio fare.Comunque piacere Simona' gli dico sorridendo porgendo una mano.

'piacere sono....'

 

 

 

 

 

 

 

salve a tutti se siete arrivati fino a qua grazie mille per aver letto la mia storia. Che ve ne pare?ditemelo con una recenzione :) scusate se questo capitolo è venuto un po da schifo o se ci sono errori, è un ora che ci lavoro e essendo la mia prima fan fiction e stanotte non avendo dormito (per aver guardato i vca lol) mi fa un po male la testa e sono un po' stanca. scusate per alcune eventuali errori o sbagliate coniugazioni. a presto, un bacio!!!

p.s. seguitemi su twitter!, sono @_horanslaughx :D