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Autore: Coder    26/08/2013    1 recensioni
Come la vita, la guerra è sacrificio.Piegati nell'animo, e in una situazione drasticamente suicida, dodici persone affrontano la terribile realtà del loro mondo, sperando di riuscire a portarvi una svolta.
-Storia scritta per il concorso "Finiamola-
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Faceless

La sua sala era buia.Lui stava scrutando le stelle dal proprio alloggio.

“Oramai manca poco”, pensava.”La squadra di Elyos è stata eliminata, mentre quella di Yros è quasi arrivata.Fra poco toccherà a noi.”

Oramai erano nella zona del rendez-vous.Si era fatto buio, e la notte stava prendendo piede.Loro erano in una radura, alle giuste coordinate e perfettamente puntuali.Aspettarono per alcuni minuti.Anna si era seduta a terra e stava pensando a tutto ciò che aveva significato quel terribile viaggio.Ma dentro di se si faceva forza, perchè presto in un modo o nell’altro sarebbe finita.Ad un certo punto un rumore di passi si fece presente, e tutti loro si girarono verso il punto di provenienza, alzandosi.Un soldato pesantemente corazzato uscì dalla boscaglia con il fucile alzato.

-Siete la squadra di Yros?-
Sylo lo guardò fisso negli occhi, e lentamente si tolse la piastrina che aveva al collo, gettandola ai piedi dl soldato.Lui lentamente si abbassò a prenderla e la esaminò.
Tirò un sospiro di sollievo e abbassò l’arma facendo un cenno con la mano.Un’altra decina di uomini uscirono da ogni lato della radura, rivelando un accerchiamento probabilmente preventivo in caso di trappola.

-Lieti che siate arrivati in tempo- disse l’uomo levandosi il casco.Era un ragazzo sulla trentina, dai capelli rasati e gli occhi scuri.
-Ne siamo lieti anche noi- rispose Sylo
-Siete un po’ pochini, ci avevano riferiti che eravate una decina e più- disse l’uomo incerto
-Abbiamo avuto dei...problemi- rispose Sylo con la sua voce profonda

-Il comandante sicuramente non vedrà l’ora di ascoltarvi, ora vi scortiamo al campo base-

Marciarono per diversi minuti, prima di trovare l’enorme accampamento in cui si era appostato l’esercito.Era in una grossa vallata, all’ombra di alcune alture dalle quali cadevano alcune cascate.Il fiume era abbastanza grosso e passava a fianco di tutto lo stabilimento.Sulle alte fortificazioni esterne erano piazzati periodicamente dei ripetitori, presumibilmente per schermare  la zona da una qualsiasi lettura radar.Entrati all’interno lo spettacolo era incredibile.Centinaia e centinaia di uomini alloggiavano in qual campo, tutti indaffarati nei propri compiti.C’erano anche diversi mezzi d’assalto, fra cui Camminatori e Serpi, insieme a grossi carri d’assedio.Tutto l’esercito di Meynor era li, questo attacco era un’evidente giocata d’azzardo.

Loro vennero portati alla tenda del comandante, piccola in confronto ad altre strutture da campo.Una grossa mappa olografica del territorio di Stevior era al centro della tenda, emanando una luce bluastra su tutte le pareti.Il comandante era un uomo di mezz’età, completamente pelato e con un occhio bianco rovinato da chissà quale ferita.

-E così eccovi qua.L’asso nella manica, la vera ragione di questa imminente battaglia-
Sylo si avvicinò a lui e gli strinse la mano, facendo poi le dovute presentazioni.Il comandante si chiese il perchè del numero notevolmente ridotto rispetto  alle aspettative.Sylo molto sinteticamente spiegò cosa era successo e il comandante ne rimase molto colpito.
-Dunque voi non saprete nulla di quello che sta accadendo in questi giorni- disse con tono cupo.

Nella stanza tutti fecero cenno di no, e il comandante continuò a parlare.
-Yros è sotto assedio da parte dei Kalar.Le truppe che avete visto muoversi da Alyna presumibilmente sono le stesse che ora attaccano la zona della vostra città-
Fra i soldati calò un lieve senso di paura.Era chiaro che quelle navi si stavano dirigendo da qualche parte, in fondo loro sapevano che era Yros la tappa più probabile in quanto più vicina, ma ognuno sperava il contrario.

-Tuttavia il triumvirato del Nord è sceso in campo alleandosi con voi e cercando di proteggervi-

Lo stupore più completo inondò le loro menti.Il triumvirato del Nord da sempre era stato nemico di tutti, come mai una tale presa di posizione?

-Una mossa sospetta, per quanto mi riguarda.Tuttavia Yros ora come ora è ancora salva, nonostante il susseguirsi di scontri sul perimetro del vostro territorio.Pare che le tre città del nord siano riuscite a mettere su un esercito formidabile- disse con una lieve punta di disapprovazione -Ora però dobbiamo pensare a noi- il comandante si avvicinò alla mappa e iniziò a muoverla con le dita mostrando loro i punti focali del territorio-Domani mattina ci muoveremo verso Stevior e nel pomeriggio daremo il via all’assalto.Attaccheremo frontalmente da ogni lato della città, accerchiandola.La nostra flottiglia, che in questo momento sta seguendo un diverso percorso per evitare di essere rintracciata, interverrà contro le navi Kalar- continuò serio -dopodichè cercheremo di fare breccia nelle mura, e voi entrerete.-

Il piano sembrava molto semplice ma efficace.
-Ottimo, cercheremo di fare del nostro meglio signore- disse Sylo

-Non ne dubito, dopo ciò che avete passato- prese un attimo respiro -Ho preparato delle tende per voi.Ovviamente alcune adesso verrano tolte, ma per la vostra ultima notte prima della battaglia, mi è sembrato giusto allestire degli alloggi privati.Inoltre se voleste qualcosa di buono da mettere nello stomaco c’è la nostra mensa da campo, che non è poi così male, sicuramente meglio di quelle insipide pastiglie.- concluse sorridendo.A quel punto li congedò.Anna si diresse con Harold a farsi un boccone alla mensa.Effettivamente mangiare del cibo vero dopo diversi giorni di razioni da campo, era un bel passo in avanti.

-Ci siamo.Siamo alla fine, al momento decisivo- disse il ragazzo
-Già, e abbiamo per le mani chissà quante vite- aggiunse Anna
-Ma sono positivo, sicuramente riusciremo nel nostro intento- disse sorridendole-
-Anche io sono sicura che ce la faremo.L’esercito è imponente e ben organizzato, ci saranno delle perdite ma nonostante questo alle mura riusciremo ad arrivarci- disse riflettendo ad alta voce
-Non dovremo farci prendere dal panico sul campo di battaglia e rimanere uniti, fino alla fine- completò Harold
La mezz’ora seguente passò in maniera piacevole, Anna non credeva che Harold potesse essere una persona così aperta e simpatica, probabilmente perchè il contesto in cui erano stati fino a quel momento non aveva mai permesso a nessuno di loro di mostrarsi per ciò che erano nella vita di tutti i giorni.

Finita la piccola cena, Anna andò nella propria tenda da campo.Era ben attrezzata e aveva tutto, anche una sorta di piccolo impianto d’acqua ciclico, che permetteva di lavarsi.Erano giorni che lei non si levava quella tuta e che non si lavava, e nonostante la cosa fosse passata molto in secondo piano, il sudore e lo sporco si erano comunque accumulati sulla sua pelle.Nonostante oramai fosse notte, decise di lavarsi da capo a piedi in quella piccola vasca a strati assemblata in un angolo della tenda.E finalmente, dopo diversi giorni, per molti minuti, Anna riuscì a staccarsi da quel terribile mondo, rilassandosi nell’acqua senza pensare a nulla.

La mattina dopo si misero in marcia di buon’ora.L’esercito si spostava a un buon ritmo, e continuarono a più riprese per tutta la giornata, sino a giungere per il tardo pomeriggio nella zona perimetrale di Stevior.La città che si affacciava su un mare cristallino, appariva circondata dalle navi dei Kalar, una vista spaventosa che ricordava  quella di Alyna.Tuttavia Stevior era a quanto pare uno dei punti strategici più importanti per il territorio, dunque anche dopo la sua conquista alcune navi erano rimaste a difenderla per sicurezza.Sylo chiamò a raccolta la squadra.

-Bene uomini.Ci siamo.- disse con tono grave -Questa è l resa dei conti, il nostro momento.Siete stati fantastici ad arrivare qui con me, ed ora dobbiamo compiere la nostra missione al meglio, per far si che il sacrificio dei nostri compagni non sia stato vano- disse deciso.Gli sguardi di tutti si incrociarono, e un bagliore di forza si fece vivo in ognuno di loro.

-Non ci muoveremo con l’avanguardia, ma caricheremo il nemico con la seconda ondata di soldati.Dovremo restare spalla a spalla dirigendoci verso il perimetro cittadino, poi entreremo dentro e andremo alla torre.- continuò estraendo una piccola chiave di decriptazione -Questo è ciò che ci permetterà di aprire i file ed estrarli.La stanza in cui si trovano è quella in cima alla torre scientifica, al piano più alto , nel terminale centrale- rimise in una delle tasche il tesserino blu che conteneva il file di decrittazione -dopodichè appena daremo il segnale via radio una piccola navicella da trasporto ci porterà via prelevandoci sul posto, e ci trasporterà a una delle ammiraglie che è incaricata di riportarci ad Yros-

Tutti annuirono.

-Come ho già detto siete stati molto forti, ad arrivare fin qui.Ora dovrete fare con me questo ultimo ed enorme sforzo, e finire il lavoro per non rendere vana la morte dei nostri compagni, dei nostri amici.Siete con me?-

Tutti asserirono all’unisono.

-Bene.Allora al lavoro squadra- finì Sylo

 

L’esercito era schierato e pronto ad attaccare.Il sole si preparava a calare, e con esso il fuoco sulle truppe Kalar.
Il comandante  era insieme al capitano Sylo e gli altri su un’altura, pronto a dare il via all’attacco.Ben presto si sarebbe scatenato l’inferno.
Nell’aria si poteva sentire palese la tensione, e la paura.Anna era vicino a Sera ed Harold, a scrutare l’orizzonte, in attesa dell’inizio della battaglia.

-In gamba ragazzi.E’ stato bello viaggiare con voi- disse Sera con un velo di preoccupazione

Nessuno le rispose, si guardarono semplicemente negli occhi.

Il comandante diede il segnale.

Tutto d’un tratto la valle si animò.Una muraglia di soldati a piedi caricarono in un unico urlo  le mura della città sbucando dagli alberi e correndo per centinaia di metri.I Camminatori seguirono l’ondata di fanteria, mentre i carri d’assedio si piazzarono in punti strategici.Le navi Kalar iniziarono a girarsi rivolgendosi verso l’onda di uomini che si stava riversando nel campo aperto.Come sciami, migliaia di navicelle più piccole si librarono dagli imponenti monoliti, abbattendosi sui soldati in corsa, sganciando le truppe difensive in una pioggia di morte.

-ORA!-

La seconda ondata di uomini, con forza caricò il nemico.Anna e il resto della truppa, erano fra di loro.

Correva, correva più che poteva, con la rabbia che pervadeva il suo corpo.Attraverso il casco i suoni erano ovattati, quasi si sentiva isolata dal resto del mondo, durante quella carica inferocita.A fianco a lei i suoi compagni di viaggio e di fronte Sylo, il comandante decaduto, che stanco della guerra guidava i propri uomini verso un unico disperato atto di speranza.Le centinaia di soldati a fianco a loro combattevano e morivano, in un tripudio di esplosioni e urla.

-COPERTURA!- urlò Sylo, e la squadra dissimulò la formazione dispiegandosi in copertura con altri soldati.Il fuoco era molto intenso, Anna tenne la testa bassa e avanzò insieme a Sera, sparando ai Kalar e cercando di coprire i soldati che erano occupati a far si che avanzassero.Sylo corse velocemente fra le esplosioni insieme ad Olga e Dereth, sfondando una falange nemica con successo.Il fronte di terra avanzava pian piano, fra soldati morenti e mezzi distrutti.Anna corse a perdifiato verso un’insenatura sotto la quale scivolò velocemente.Un forte frastuono di esplosioni le martellò le orecchie: uno dei carri d’assedio era esploso e i pezzi erano volati ovunque travolgendo diversi uomini e donne.Ma il vero spettacolo arrivò di li a pochi secondi.La flotta di Meynor calò sulle navi dei Kalar che si erano spostate sul campo di battaglia.Le enormi navi fecero fuoco sulle imponenti ammiraglie Kalar, nella speranza di abbattere il nemico.La risposta al fuoco fu immediata.Sylo ordinò a tutti di correre e spostarsi ancora più avanti.Con loro alcune truppe di Meynor, che cercavano di aprire una breccia nelle difese nemiche.Anna sparò a tutti i bersagli che vedeva mentre scavalcava i corpi degli alleati deceduti.

-SPALLA A SPALLA UOMINI!- urlò Sylo alla radioSi accostarono uno ad uno tutti insieme per penetrare fra i Kalar.La formazione da sfondamento ordinata da Sylo si abbattè sui nemici Kalar come una ghigliottina sul collo di un traditore, con violenza i soldati ferirono a morte i loro nemici in uno scontro ravvicinato.Dereth si fece avanti con Olga e insieme neutralizzarono i Kalar che attaccavano frontalmente, mentre Sera, Harold ed Anna pensarono alle difese laterali.Nell’inferno di proiettili e morta, con uomini che cadevano ed altri che caricavano e lottavano senza pietà, le cose cambiarono repentinamente.I raggi laser delle navi Kalar tagliarono a metà diverse navi di Meynor.Le navi iniziarono a distruggersi in una cascata di detriti, che si schiantò direttamente sul campo.

-VIA, VIA, AL RIPARO!- urlò Sylo, indaffarato a finire alcuni nemici.

Lo scroscio mortale di detriti piovve con violenza, esplodendo sulle teste dei soldati.Anna corse insieme a tutti gli altri sotto delle coperture precarie, nella sepranza di non morire.Porter era a fianco a lei, ma ad un certo punto uno dei detriti cadde vicino a loro esplodendo con violenza mentre correvano sotto copertura, scagliando l’uomo contro la ragazza.Anna si rialzò scostando il corpo di Porter, dilaniato  da scaglie di metallo.Porter era esanime, vittima di alcuni pezzi di metallo, che come coltelli si erano abbattuti sulla sua carne finendolo in pochi secondi.Anna inorridita e paralizzata dal terrore si rialzò solo grazie a Sera che gli porse la mano e la tirò su velocemente.

Diverse navi di Meynor vennero distrutte, tant’è che la flotta in quei pochi minuti era stata dimezzata.

-AVANTI, AVANTI ANCORA!- ordinò Sylo

In un urlo di rabbia Anna si lanciò alla carica frontalmente, scivolando di copertura in copertura al fianco di Sera, e sparando il più possibile.
Altri Kalar piombarono dal cielo su di loro.Durante la corsa uno di questi cadde con violenza su Olga, trascinandola a terra e piantandole la lama nel torso.
Dereth urlò di dolore e si lanciò indietro combattendo i nemici appena arrivati

-Dereth no!Lasciala, lasciala andare!- gli urlò Sylo

Ma Dereth era oramai accerchiato e solo, in mezzo a un nugolo di Kalar che gli scaricò addosso una salma di proiettili mortale.
Sylo urlò di rabbia, quasi per sfogo.

-UNITI E AVANTI, PER LORO!- urlò a tutti.

Per loro.Per chi non c’era più, e per tutti gli altri che avrebbero cessato di esistere in quei pochi attimi.

 

La battaglia è iniziata.Meynor ha mandato al macello tutte le sue truppe, pensava l’uomo brizzolato.Forse è ora di muoversi, ed entrare in scena.Così con calma diede l’ordine, l’ordine che stava per cambiare tutto.

 

Anna era incredula.Tantissime altre navi erano giunte alla carica contro i Kalar.Erano palesemente navi del triumvirato del Nord, bianche e scintillanti, dalle forme molto più aggraziate delle spartane navi da guerra di Meynor.Da queste molti altri uomini vennero sganciati tramite navicelle e navi cargo, intervenendo sul campo di battaglia
-Cosa diavolo succede?- si chiese Sylo ad alta voce

Era come se per un attimo tutti si fosse fermato, mentre le carte in tavola mutavano radicalmente.Il fuoco delle bianche navi, si abbattè sull’ammiraglia Kalar, che enorme, esplose in un fortissimo e travolgente fragore, che cadde violentemente sul campo scaraventando tutti quanti a terra e più in la di diversi metri.Anna era stordita e la sua vista annebbiata.Una pioggia di fuoco stava ricoprendo il cielo: era quella la fine di tutto?

Le urla furono la seconda cosa che sentì, ma dopo pochi secondi il braccio di Sera, la afferrò di nuovo.
La nave era andata distrutta, i detriti ricaduti dopo l’esplosione, e il cielo rosso come il sangue.Un forza sconosciuta si fece strada nel suo animo, e la fece rialzare.

-Manca poco alle mura, dobbiamo entrare!- disse Sylo -FORZA!-

mentre urlava diverse truppe del nord vennero sganciate su di loro.Erano truppe di Niira, la principale città del triumvirato, la stessa città che si era alleata con Yros.
Il soldato di Niira piombato a pochi metri da Sylo alzò il fucile fece fuoco su di lui centrandolo in pieno petto.Non erano alleati, ma nemici pronti ad ucciderli tutti uno ad uno.

-No!- urlò Sera -Fuoco!Fuoco su questi bastardi!-

Riparandosi fra una copetura e l’altra, sotto il fuoco dei Kalar e il fuoco dei Niiriani, Harold, Sera ed Anna con le poche truppe di Meynor rimaste si difesero dall’accerchiamento, facendo fuoco il più possibile.Sera cercò di trascinare il corpo di Sylo vicino a loro, ma un Kalar calò su di lei sotto gli occhi impotenti di Anna ed Harold, che sparavano verso i Niiriani.

Il Kalar le mozzò di netto la testa, mentre il tronco cadeva esanime a terra.Sylo era ancora vivo ed urlò di dolore mentre il sangue di Sera gli bagnava il corpo.Sylo estrasse la pistola e fece fuoco sul Kalar colpendolo da terra sul volto.Anna ed Harold sotto la copertura di alcuni soldati di Meynor presero Sylo e lo portarono sotto copertura.

Gli levarono il casco.L’uomo era vivo ma aveva le lacrime agli occhi
-Per me è finita ragazzi.Mi unirò ai nostri amici, li saluterò da parte vostra- disse con la voce rotta e un sorriso abbozzato.

Prese la mano di Anna.

-Tu tieni questo- le mise la tessera digitale, di quel blu fluo, in mano -voi finite questa cosa per noi, e per tutti quelli che vivranno-
Dopodichè lentamente i suoi occhi diventarono opachi, e le sue mani persero forza cadendo a terra.
Harold ed Anna si guardarono negli occhi : erano soli.
Un soldati di Meynor si avvicinò a loro

-Dobbiamo muoverci ora, sfonderemo le mura con delle armi pesanti, voi avanzate e tenetevi pronti ad entrare- disse frettoloso
Anna ed Harold corsero in avanti sotto il fuoco nemico, mentre alcuni soldati respingevano gli ultimi Niiriani rimasti in quella zona.
I lanciarazzi colpirono le mura aprendovi un varco dopo una forte esplosione, i soldati di Meynor si chiusero intorno ad Harold ed Anna mentre entravano, così da non far passare alcun nemico.

Ora erano dentro.

 

Sotto di lui il campo battaglia si infuriava e si muoveva in un insieme di colori sfavillanti.Le navi Kalar stavano cadendo una ad una, come da programma, tuttavia le perdite erano state più grosse del previsto.

A questo punto non rimaneva che aspettare.



La città sembrava ridotta come Astra, ma al suo interno non c’era anima viva.La torre scientifica, imponente spiccava sulle altre costruzioni.
-Eccola, forza- disse Anna ad Harold
-E’ così ecco qual’è la fine.Se dobbiamo farlo facciamolo in fretta- disse alla donna in risposta

Raggiunsero in pochi minuti la torre, scoprendo che i sistemi interni erano ancora attivi: come ipotizzato la torre era ancora funzionante.

Nel caso fosse stata senza energia, avrebbero dovuto attivare manualmente il generatore sotterraneo, perdendo molto tempo.Invece a quanto pare i Kalar non avevano toccato nulla, o forse stavano cercando di decrittare i codici dei file contenuti nella torre, per questo l’avevano tenuta in funzione.
L’ascensore saliva velocemente.Anna scrutò il cielo rosso, e il sole intento a calare sotto l’orizzonte.Era quasi fatta.
Raggiunsero la stanza principale ed entrarono.Era una suggestiva stanza circondata da vetrate che davano sulla città, molto elegante e con un unico piccolo terminale olografico posizionato sopra una scrivania dalla forma affusolata.
-Perfetto- disse Anna mettendosi all’opera.

Harold era al suo fianco mentre accendevano il terminale e una serie di ologrammi si materializzavano a mezz’aria.Anna andò nel registro dei file e trovò i file criptati, così inserì la chiave di decriptazione.Una cartella piena di file e molto pesante si aprì.Mentre scaricava i file sul supporto fisico, Anna decise di aprirne alcuni: voleva sapere.

Aprì il video più in evidenza e in silenzio e con curiosità si mise ad ascoltarlo con Harold.Uno scienziato anziano si materializzò a mezz’aria.

“Bene, questo è forse il messaggio più importante dell’intero pacchetto.Le loro navi sono qui fuori, ma io lo faccio per spiegare brevemente la situazione.Qui troverete tutti i file sui quali ho lavorato, una vera e propria biblioteca di informazioni.Ma in breve, in questi miei ultimi attimi di vita, vi dirò tutto quello che ho scoperto e che troverete in maniera molto più dettagliata all’interno di questo pacchetto.All’inizio della guerra abbiamo usato delle testate quantiche in grado di disgregare la materia cellulare.Efficacissime armi di distruzione di massa, ma con effetti collaterali che non conoscevamo.L’abuso delle testate, in breve, ha provocato degli squarci dimensionali che aprendosi hanno collegato la nostra dimensione con quella dei Kalar.Tuttavia se i nostri si sono aperti nell’atmosfera e senza lasciare alcuna traccia che ce ne facesse intendere la presenza, dalla parte dei Kalar essi si sono aperti al centro del pianeta, prima contaminandolo con diverse scariche di radiazioni e poi spaccandolo lentamente a metà.Ora come ora il pianeta si sta distruggendo e preso esploderà, sconvolgendo gli equilibri del loro spazio.Ma i Kalar hanno deciso di imbarcare tutto il proprio genere sui monoliti, attraversando gli squarci più superficiali e giungendo da noi per prendersi ciò che noi gli abbiamo tolto: un pianeta su cui vivere.Lo spostamento dimensionale però richiede tempo, e per questo qui troverete una serie di metodi per chiudere gli squarci ed evitare l’arrivo di tutte le altri navi Kalar che ancora devono passare.Mi rendo conto che non è molto, ma è già un punto di partenza per provare a contrattaccare.Addio.”

Il messaggio si chiuse.Anna era sconvolta.I dati erano stati tutti scaricati sulla tessera.

-Bene..- disse con voce debole- Incredibile-

Ancora non riusciva a credere a ciò che aveva visto e sentito.Mi se mano alla tessera e la estrasse, poi si alzò.
-No- disse Harold con voce ferma.
Il freddo metallo della pistola premette sulla nuca di Anna.La poca forza che le era rimasta si tramutò in disperazione.
-Ora con calma, girati e mettiti in ginocchio- disse Harold con voce ferma
Anna così fece.Lo stupore era pari alle lacrime che le solcavano le guance.Lo credeva un compagno, era diventato un suo amico, quasi un punto di riferimento per lei.Qualcuno in cui credere.Ma non era così.Era come Aran: una spia.Dunque anche un traditore, un uomo che aveva finto di essere una persona infine inesistente, un uomo senza un volto.

Perchè alla fine, a volte succede: credi fino all’ultimo di avere ragione e poi ti ritrovi così, spiazzato, ad osservare il sole che cala dietro l’orizzonte.

-Metti a terra i dati- disse Harold
E così lei fece.
-Brava-
Harold prese la tessera, dopodichè attivò un trasmettitore.

-E’ ora di dirci addio- disse l’uomo

Anna non aveva neanche avuto la forza di contrattaccare.
Una navicella Niiriana arrivò al livello della vetrata, e un’uomo si affacciò dal cargo sparando ai vetri e facendoli saltare.I reattori facevano molto rumore, ma Anna non aveva niente nella sua testa se non il senso di inutilità ed impotenza.Stava scrutando il sole che oramai non si vedeva quasi più.Il cielo rosso.

L’uomo che si era sporto gli fece cenno di salire mentre la navetta si accostava alla stanza.

-Salutameli- disse Harold

Premette il grilletto, e il colpo esplose nella testa di Anna, uccidendola in un solo e rumoroso istante.

 

La battaglia era ormai finita, e lui aveva ordinato alla flotta di cessare l’attacco, prelevare gli uomini e andarsene.Le truppe di Meynor erano tutte morte, mentre i Kalar continuavano a lottare senza sosta.Ma oramai non aveva più senso restare li, Niira aveva avuto ciò che voleva e con la stessa violenza con la quale era calata sulle truppe di Meynor aveva pugnalato alle spalle Yros, conquistandola.

I dati riportati dal suo agente erano nelle sue mani.Non era stato facile per Niira infiltrare un soldato fra le linee di Yros, ma ancora più stupefacente era stata l’operazione di Elyos.Avevano infiltrato una spia nel gruppo di Yros e avevano cercato di eliminarli, mentre nello stesso tempo organizzavano un’operazione simile con una propria squadra scelta.Squadra che prontamente era stata eliminata dalle forze del triumvirato del Nord, tuttavia il loro uomo durante l’operazione con i soldati di Yros era impossibilitato a fare rapporto o avere collegamenti, e ciò che gli aveva detto pochi minuti prima sugli assassini lo aveva colpito.Quella di Elyos era stata una mossa azzardata, finita male.Ora, con Yros in pugno Il triumvirato mirava a schiacciare l’indifesa Meynor e poi puntare verso Elyos, che se non si fosse arresa o alleata sarebbe caduta sotto la mannaia del Nord.Inoltre le informazioni sui Kalar erano un punto di partenza per concludere la guerra e vincere l’invasione.Sfruttando la speranza di molti uomini disperati e pronti a tutto, il triumvirato stava ora riuscendo a prendere il controllo di ogni cosa.Tantissime vite erano state cancellate durante quei giorni.Ma questo faceva parte dei piani.

Rent si passò le stanche mani fra i capelli e si sedette sulla sua poltrona nel suo alloggio, smettendo di rimuginare.Si rilassò sui braccioli e sgombrò la propria mente dai pensieri, godendosi la propria vittoria.

  
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