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Autore: BabyLolita    26/08/2013    2 recensioni
E' l'ultimo anno di liceo. E' passato ormai un anno dal trasferimento di Alyson alla nuova città ed al Dolce Amoris. Ne sono successe di cotte e di crude, ma alla fine la nostra protagonista ha trovato il vero amore e prega che sia per sempre. Ma sarà davvero così? Alyson non si aspetta minimamente che il suo ultimo anno di liceo, sarà anche il più brutto.
Spero che anche questa storia, che non è altro che la seconda parte del mio racconto, piacerà come la prima! Anche se io stessa mi sono resa conto che è diversa come stile rispetto alla prima xD Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alle dieci mi alzo dal letto. Barcollo fino alla porta e vado in bagno. Mi fermo davanti allo specchio ed inizio a mettere a fuoco la mia immagine. I miei capelli assomigliano ad una massa informe piena di nodi, ed i miei occhi sono segnati da profonde occhiaie. Odio quando passo la notte a fare il dormiveglia. Mi siedo sul bordo della vasca e butto la testa indietro. Cerco di distendere i nervi. Questa sera Rosalya farà la sua scelta. Non me lo ha detto esplicitamente, dato che è da parecchio che non parliamo, quindi non so come ho questa certezza, so solo che ce l’ho e basta. Ritiro su la testa ed impugno la spazzola. Inizio a passarmela tra i capelli. Una passata, due passate, tre passate,…incastrata. Perfetto. Sbadiglio assonnata ed inizio a tirarla per cercare di toglierla. È come se il mondo intorno a me si fosse rallentato di colpo. Vedo tutto che va piano piano…piano piano… d’improvviso tiro la spazzola con forza.
-   MALEDIZIONE CHE MALE!!! – urlo saltando in piedi! – altro che piano piano! Basta al diavolo! –
Apro l’acqua della vasca da bagno e ci ficco sotto la testa. Inondo i capelli di balsamo ed appena diventano morbidi sfilo la spazzola. La getto di riflesso nel cestino della pattumiera.
– Ben ti sta spazzola infernale! –
mi faccio due shampoo e mi tiro su. Afferro un pettine e delicatamente mi pettino i capelli, finalmente tornati ad essere lisci. Li tampono con l’asciugamano e torno in camera. Castiel dorme ancora. Scendo sotto e mi siedo a tavola con mia mamma.
-   Buongiorno piccola mia, pronta per la cena di stasera?  Io e papà vi lasceremo casa libera, non vorremo essere di troppo –
-   Grazie mille, siete sempre i migliori. Ma dov’è papà? –
-   È dalla nonna, ho intenzione di raggiungerlo tra qualche minuto, dormiremo li stanotte. Sai com’è la nonna, ci tiene che passiamo con lei il Natale. Tu ormai sei grande e capisco la tua necessità di passare questo periodo con i tuoi compagni di classe dato che è l’ultimo anno di scuola. E soprattutto capisco il tuo bisogno di stare insieme a Castiel. Sai, quando avevo la tua età avevo anche io un ragazzo che amavo molto, ma non dirlo a papà!! I miei genitori mi hanno sempre proibito di passare queste festività con lui o con i miei amici, imponendomi di seguirli ovunque andassero, e come ben vedi, ancora adesso la nonna pretende che passiamo il natale con lei! Di conseguenza mi sono ripromessa che se mai avessi avuto figli, gli avrei permesso di stare con i loro amici, con i loro fidanzati e gli avrei dato la possibilità di rincorrere i propri sogni. A proposito, finita la scuola, cosa vorresti fare? –
Il mondo attorno a me si immobilizza all’istante. Cosa farò? Non ci ho mai pensato. L’idea di dover scegliere un percorso da intraprendere non mi aveva mai nemmeno sfiorata. Mancano sei mesi alla fine della scuola. Sembrano tanti, ma di colpo mi appaiono pari ad un soffio. Io non ho sogni, non ho ambizioni, non ho nulla. Ho solo…Castiel. Già…chissà se lui ha già scelto cosa fare dopo il diploma. Che domanda stupida, di certo rincorrerà il suo sogno di sfondare nel campo musicale. Lo sento scendere le scale.
-   Giorno signora! Giorno piccola! –
Dice accarezzandomi i capelli umidi e baciandomi la testa. Si siede accanto a me e si fa passare una tazza di latte e cereali da mia mamma. Poi lei ci saluta e se ne va. Mi perdo nel mio mondo. I miei pensieri vagano nei meandri della mia mente. Possibile che non ho un sogno? Una passione? Un qualcosa che mi può indirizzare verso il mio futuro? Ci penso e ci ripenso. Mi rendo conto di non avere nulla su cui puntare, nulla su cui far leva. Non sono brava in niente, ne tanto meno ho un obbiettivo da raggiungere. Sposto la tazza dei cereali e appoggio la testa sul bancone, tenendola rivolta verso Castiel. Lui mi osserva mentre mangia di gusto.
-   Qual è il tuo sogno? –
-   Perché? –
-   Hai intenzione di rincorrerlo fino a quando non lo avrai raggiunto? –
-   Aly che succede? Perché queste domande? – alzo la testa e l’appoggio sulla sua spalla.
-   Mia mamma mi ha fatto rendere contro che tra sei mesi la scuola finirà, ed io non so cosa farò. Non sono come te e Lysandro che avete la musica, io non so cosa fare. Io ho solo te. Non ho alcun talento particolare ne ho un sogno che voglio realizzare. Cosa farò? –
Mi sento così inutile e Castiel mi stringe accarezzandomi i capelli. Sento che vorrei piangere ma mi trattengo. Non voglio rovinare il Natale al mio ragazzo. Mi alzo e vado a cambiarmi, indosso un vestito di lana rosso con uno splendido fiocco di neve bianco cucito sul petto. Lego i capelli in una coda alta e mi trucco gli occhi, nascondendo le occhiaie. Poi mi osservo meglio. Cerco di guardare dentro me stessa. I miei occhi azzurri mi sembrano così confusi e turbati. Che cosa farò se Castiel diventerà famoso e io non concluderò niente? Di colpo lo sento lontano, mi accorgo che non avere propositi per il proprio futuro, mentre il proprio ragazzo ha già le idee chiare, mi fa soffrire. Resterò indietro, sola e sconsolata. Abbasso lo sguardo e noto l’anello al mio dito. Sollevo la mano e lo osservo. Non l’ho mai guardato così intensamente come adesso. È tutto nero, con una piccola catenina argentata che lo attraversa nel centro. Me lo porto alle labbra e lo bacio. E se sarà l’unica cosa che mi rimarrà di lui? Non voglio perderlo ancora. Sfilo l’anello e me lo rigiro tra le mani. Poi mi accorgo di una scritta bianca al suo interno, lo avvicino agli occhi e me lo rigiro fra le dita per leggere tutta la frase. È scritto davvero in piccolo, probabilmente perché altrimenti la frase non ci sarebbe stata tutta. “Ti amo Alyson, prometto che non ti lascerò mai andare”. Il mio cuore fa un sussulto così forte da far scendere le lacrime che mi stanno appannando gli occhi mentre leggo quella splendida frase. Sto per crollare a terra ma Castiel mi afferra al volo. Nell’esatto momento in cui ho bisogno di sentirlo vicino, di capire che non mi lascerà mai indietro, ho scoperto l’esistenza di quella frase. Mi giro dietro di lui e lo stringo fra le braccia.
-   Non scendevi più e mi stavo preoccupando. Si può sapere perché l’idea di non sapere cosa fare ti turba tanto? – mi chiede prendendomi in braccio e sedendosi sul letto, posandomi gentilmente sulle sue ginocchia.Mi allontano dal suo petto, rimetto al dito l’anello che tengo in mano e lo guardo negli occhi. Quegli occhi che hanno visto ogni parte di me. Ogni mia espressione, ogni mio modo di fare ed essere. Gli accarezzo la guancia e gli bacio la fronte.
-   Ho paura che mi lascerai indietro, ho paura di perderti ancora! Se tu riuscissi a diventare famoso con Lysandro sicuramente ti allontaneresti da me. A maggior ragione dato che io non so cosa fare dopo la scuola. Ho tanta paura di vederti andare via! Di vederti inseguire il tuo sogno mentre io non riesco a stare al tuo passo! E mentre pensavo a tutto questo, ho scoperto la scritta nell’anello. Ho letto quella frase che tu ci hai fatto incidere. Che era quello che avevo disperatamente bisogno di sentirmi dire! Tu capisci sempre come mi sento e quello di cui ho bisogno, anche quando non sei con me! È vero che tecnicamente c’eri, ma eri al piano di sotto. Nell’esatto momento in cui ho avuto bisogno di te, improvvisamente sei comparso, come se sentissi che ti necessitavo. Scoprire quella frase mi ha fatto capire quanto disperatamente io sia innamorata di te –
-   Te lo prometto Aly, qualsiasi cosa accadrà, qualsiasi strada percorreremo, che sia diversa o simile, io troverò sempre un modo per tornare da te. Non ho intenzione di lasciarti andare o di farti uscire dalla mia vita. Ho già rischiato una volta di perderti per sempre per colpa mia, e so cosa si prova. Per cui non ho intenzione di ripetere lo stesso errore una seconda volta. Troverai la tua vocazione, ne sono certo! Devi solo aspettare e vedrai che troverai qualcosa. Ho fiducia in te. È vero, sei una persona pasticciona e sbadata, ma sei anche sincera e diretta, ed aiuti sempre le persone che hanno bisogno di te. Sicuramente troverai qualcosa che ti si addice. Ora rilassati e goditi la giornata. Siamo a Natale infondo! –
Gli sorrido. Castiel ha ragione. È inutile tormentarsi. Tanto prima o poi qualcosa troverò. Scendo dalle sue gambe e gli tendo il braccio. Lui afferra la mia mano e scendiamo. Mi aiuta ad infilare il cappotto, indosso gli stivali ed usciamo. Nevica ancora, in questo modo si può sentire davvero la magia del natale. Mi afferra la mano e cominciamo a camminare sotto i candidi fiocchi di neve. Alzo lo sguardo e osservo il cielo grigio. Un fiocco di neve si appoggia sul mio naso. Abbasso lo sguardo mentre un brivido di freddo mi percorre il corpo. Sono le undici meno un quarto, tra qualche ora la cena inizierà. Camminiamo ancora un po’ mentre il mondo attorno a noi tace come per magia. Decidiamo di entrare in un bar a bere qualcosa di caldo. Mi siedo e mi sfilo il cappotto. Castiel mi fa segno di aspettarlo mentre va al bagno. Lo osservo mentre si allontana e ordina qualcosa alla barista. Mentre cammina i suoi capelli bagnati a causa della neve ondeggiano ad ogni suo passo. Porta un maglione di lana rosso e nero, e dei jeans grigi. Ai piedi gli anfibi concludono il suo look. Sparisce dietro la porta del bagno. Mi metto a leggere la lista delle bevande, sapendo che tanto prenderò sempre la stessa cosa. Guardo le scritte ma in realtà non le leggo, mi limito a passare in rassegna la lunghezza delle parole giocando con loro. Che cosa stupida. Appoggio la lista sul tavolo e guardo fuori dalla finestra. Mi sembra di trovarmi in una di quelle palle di neve che le nonne regalano ai nipoti per Natale. Osservo un fiocco cadere, poi un altro, ed un altro ancora. Che nevicata abbondante, non me la sarei mai aspettata. Inizio ad accarezzarmi l’anello ripensando a quella stupenda frase che il mio ragazzo ci ha fatto incidere. Castiel ritorna e si siede davanti a me. In quel momento la cameriera ci porta due cioccolate calde con la panna. Sorrido, come sempre quel bel fusto seduto difronte a me mi conosce e sa che bevanda avrei preso. Mangiamo in silenzio. Non ho niente da dirgli, e lui probabilmente ha capito che non voglio essere turbata ulteriormente. Eppure mi ero ripromessa di non rovinargli il Natale! Mangio l’ultimo cucchiaino di cioccolata e mi alzo per andare a pagare, torno al tavolo e Castiel si è già rivestito. Gli afferro la mano e lui me la stringe. Usciamo  dal bar e torniamo a casa. Ci sediamo sul divano ed accendo la tele. Castiel mi cinge le spalle mentre io affondo la testa sul suo petto. Sento il suo cuore battere forte e capisco che è preoccupato per me. Chiudo gli occhi e mi concentro su me stessa. Che cosa posso fare per trovare una strada da percorrere? Ripenso alle parole di Castiel. Secondo troverò la mia strada prima o poi. Ma se si sbaglia? Se invece non la troverò? Immagino che Castiel avverta il mio senso di disagio perché mi alza il volto baciandomi. Ho ancora gli occhi chiusi e mi lascio coccolare dalla sua lingua. Mi bacia con così tanta dolcezza che vorrei non finisse mai. Lo abbraccio dolcemente accarezzandogli i lunghi capelli rosso rubino. Il suo bacio riesce a calmarmi ed a rilassarmi. Le nostre labbra si separano ed io apro gli occhi, perdendomi dentro i suoi. Gli accarezzo dolcemente le labbra con il dito, lui me lo lecca ed un brivido mi pervade tutto il corpo. Non riesco a resistergli e gli salto addosso, sdraiandolo sul divano. Mentre lo bacio le mie mani lo toccano insistentemente sotto la maglia. Gli afferro la cintura e gliela slaccio, passando successivamente ai bottoni dei pantaloni.
-   Quanta intraprendenza piccola – mi dice, mentre con la lingua gli accarezzo il collo.
-   Ho bisogno di sfogarmi –
-   Ti aiuterò con piacere –
Così dicendo si alza e mi prende di peso. Avvolgo le mie gambe al suo bacino e lo stringo. Mentre sento che sale le scale per portarmi in camera inizio a baciargli l’orecchio come solo io so che gli piace. Lo sento che mi stringe, e che il desiderio lo sta pervadendo completamente. Arriviamo in camera e mi butta sul letto, fa per sdraiarsi sopra di me ma mi sposto, finendo io sopra si lui. Continuo a spogliarlo con foga. Ho bisogno di farlo mio, adesso.
-   Non ti farò andare da nessuna parte! –
-   E chi si muove! –
Ci baciamo ancora e ancora, mentre con le mani mi sfila il vestito e mi toglie il reggiseno. La situazione si ribalta quando capisco che non resiste più e si getta sopra di me. Lo lascio fare, so che preferisce essere lui quello che domina, ma apprezzo il fatto che mi abbia lasciato almeno per un po’ il comando. Sento che con la lingua mi accarezza il seno, mentre con la mano mi sfiora sopra gli slip. Fremo di piacere e sento di non poter più resistere. Il mio sguardo incrocia il suo. Mi sorride dolce mentre mi sfila le mutande. Siamo soli, in camera mia sul mio letto, mentre fuori la neve fa tacere tutto e tutti. Iniziamo a fare l’amore mentre sento che anche nella mia testa inizia a cadere una strato sottile di neve che mette a tacere ogni mio pensiero, ogni mia paura. Ora rimane solo più il mio cuore, che batte forte per quel ragazzo che tanto amo e che ora mi sta facendo sua per l’ennesima volta, con quei modi dolci ma allo stesso tempo forti e prepotenti che solo lui sa avere, facendomi gioire dal piacere e facendomi sentire amata.
Sono le quattro e mezza quando Castiel si infila sotto la doccia. Mi alzo e mi osservo allo specchio. Guardo il mio corpo nudo mentre nella mi testa ormai la neve si è sciolta. Chiudo gli occhi. Io voglio stare con Castiel, voglio che lui sia sempre con me. Apro gli occhi e mi guardo nuovamente, ma sorridendo questa volta. Ho capito quello che farò dopo la scuola. Entro in bagno e Castiel è ancora sotto la doccia per cui non mi sente entrare. Mi avvicino alla doccia e la apro e mi infilo dentro con lui, lui si gira di scatto prima spaventato, poi sorpreso. Lo abbraccio stretto e mentre il getto d’acqua bagna i nostri corpi lo bacio dolcemente. Mi sbatte al muro mentre con un bacio carico di nuovo desiderio mi serra le labbra.
-   Cosa ti ha spinto ad avere il coraggio di entrare nella tana del lupo? – mi domanda divertito chiudendo l’acqua.
-   La tana del lupo dici? Beh…sono una pecorella coraggiosa! –
-   Si oggi sei parecchio impavida devo ammetterlo, non avevi mai fatto una cosa del genere. È la prima volta che mi trovo in una situazione di questo tipo, ma non mi dispiace affatto –
Così dicendo mi bacia ancora e mi solleva. Facciamo di nuovo l’amore e per dispetto apro l’acqua, con la scusa che lo trovo divertente, anche se in realtà lo trovo eccitante. Dopo un’ora usciamo stanchi, bagnati e stremati. Mi infilo l’accappatoio mentre Castiel si asciuga il corpo statuario con l’asciugamano e poi se lo avvolge in vita. Prendo un altro asciugamano e glielo appoggio in testa.
-   Voglio stare con te –
-   Lo so piccola –
-   No, no lasciami finire…voglio stare con te…sempre. Per sempre. Anche dopo che finisce la scuola, anche quando diventiamo adulti, anche quando saremo vecchi. Avevi ragione, ho trovato quello che voglio fare da grande! –
-   E cosa vuoi fare? –
-   La manager! –
Castiel mi guarda in modo strano, come se una parola senza senso fosse appena uscita dalle mie labbra.
-   La manager? –
-   Si! Io voglio stare con te, e tu vuoi diventare musicista con Lysandro. Io potrei diventare la vostra manager! Così non dovrei rinunciare a te e potrei starti sempre accanto! –
Vedo che un sorriso gli compare sul volto, poi  mi stringe a se. Contraccambio l’abbraccio.
-   Ce l’hai fatta piccola! Ne ero sicuro! –
-   È grazie a te che ho trovato la mia strada, lo so che suona ridicolo fare un lavoro solo per seguire il proprio ragazzo…ma ho guardato dentro me stessa e mi sono resa conto che avevo solo te e niente altro. E questo mi basta, quindi perché non fare un lavoro in cui ci sei tu? –
-   Sono fiero di te! –
Mi allontano da lui e gli afferro la mano. Andiamo in camera e ci vestiamo, questa volta indosso un vestito lungo rosso con dei nastri neri nella parte superiore. Lui indossa dei jeans rossi ed una felpa nera con sopra delle catene e delle borchie. Scendiamo al piano di sotto. Sono le sei e tra poco arriveranno tutti. Castiel mi aiuta ad apparecchiare la tavola mentre accendo il forno e ci infilo dentro una teglia con un enorme pollo che basterebbe per dieci persone ed un’altra piena di patate, poi imposto il timer. Preparo i bicchieri per lo champagne e li poso vicino alle patatine ed ai pop corn. Il campanello suona e vado ad aprire.
Rosalya mi salta al collo e mi bacia la guancia augurandomi buon natale, dietro di lei entrano tutti gli altri. Contraccambio amorevolmente l’abbraccio. Quanto mi è mancata questa Rosalya! Ci accomodiamo in salotto e Castiel stappa lo champagne facendo volare il tappo fino al soffitto. Un sorriso beffardo gli compare sul volto mentre tutti applaudono. Ci sediamo sui divani e cominciamo a chiacchierare allegramente. Il suono dei timer ci interrompe e tutti vanno in sala da pranzo, mentre Rosalya viene in cucina con me per aiutarmi con le teglie. Portiamo tutto a tavola ed iniziamo a mangiare. Il mio cuore si commuove vedendo tutti i miei più cari amici seduti attorno allo stesso tavolo. Ad un tratto mi accorgo che mancano Leigh ed Armin. Osservo Rosalya e vedo che sta scrivendo un messaggio. Mi alzo e le afferro la mano portandola in cucina, lei non si oppone.
-   Sai cosa sto per chiederti – la incito.
-   Si, lo so. E avrai presto la risposta –
-   Hai deciso? –
-   Già…anche se è stata dura. Mi dispiace essermi distaccata così tanto da te ma era necessario. Mi perdoni? –
-   Certo che ti perdono! –
Dico abbracciandola di colpo. Torniamo al tavolo e ricominciamo a parlare. Nessuno ci ha chiesto niente, ma sappiamo che presto succederà qualcosa. Finito di mangiare torniamo in salotto, e ci scambiamo i regali. Stranamente io ricevo solo un vestito da Rosalya, un libro da Nathaniel ed una elegante pinza rossa da Melody. Castiel il suo regalo me lo ha già fatto, ma Lysandro e Kentin? Non nascondo un velo di delusione, ma va bene così. Castiel esce a fumare ed io esco con lui, voglio essere da sola mentre gli do il suo regalo. Usciamo dalla porta di casa e ci sediamo in cortile. Guardo Castiel mentre fuma e mi appoggio a lui, immergendomi nel suo profumo.
-   Ti stai divertendo piccola? –
-   Si…sono solo preoccupata per Rosalya. Ha preso una decisione ma non mi ha detto quale. –
-   Vedrai che prima o poi capirai. Allora? Niente regalo per il tuo ragazzo? – mi chiede imbronciato. Rido divertita.
-   Aspettavo che me lo chiedessi! –
Tiro fuori una scatolina dalla tasca e gliela porgo. Lui la afferra incuriosito e la scarta in fretta e furia. Da li ne sfila il braccialetto che ho scelto con cura. È un bracciale nero fatto di catenelle. Proprio nel suo stile. Lui lo osserva estasiato e mi abbraccia.
-   È bellissimo! –
-   E non è tutto! –
-   Cosa intendi? –
-   Vedi…c’è un motivo per il quale ti ho regalato un braccialetto? –
-   Sputa il rospo ragazzina –
-   Vedi, alcuni giorni fa ho letto su una rivista il significato di certi regali all’interno di una coppia. Ogni gioiello rappresenta un determinato desiderio di possesso: l’anello rappresenta la fede, la collana è come una specie di collare, mentre il braccialetto…rappresenta le manette. Con  questo al tuo polso, sei incatenato per sempre a me! Vedi, quella volta al bar ho pensato che per farti capire che ero solo tua dovevo dimostrartelo in qualche modo. E con questo siamo legati per sempre, non credo ci sia modo migliore – dico ridendo felice.
Lo vedo arrossire improvvisamente prima di baciarmi. Quando ci stacchiamo sorridiamo felici, lo aiuto a mettersi il braccialetto e rientriamo assieme, stringendoci le mani. Quando entro in casa vedo Rosalya parecchio agitata. Le vado incontro e si limita a dirmi:
-   È ora –
Subito dopo bussano alla porta. Castiel apre e da dietro entrano Leigh ed Armin. Una carica di tensione pervade la stanza. I due ragazzi si avvicinano a Rosalya e si fermano di fronte a lei. È ora, deve scegliere. Uno dei due ragazzi avrà il cuore spezzato, l’altro vedrà coronarsi il suo sogno d’amore. Siamo tutti agitati mentre Rosalya fissa intensamente entrambi i ragazzi.
-   Io ho scelto –
Inizia lei. Siamo tutti sulle spine, mentre le labbra di Rosalya sussurrano qualcos'altro.

Commento dell'autore: Il momento è giunto, la verità è vicina. Rosalya sta per annunciare il verdetto. Chi ne uscirà "vincitore???"
   
 
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