Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Talia_Grace_    26/08/2013    1 recensioni
Fiammetta Neri è una ragazza di 15 anni emarginata e derisa da tutti, ma sopratutto da i più popolari. Uno di questi è un suo vecchio amico che crede di odiare, ma in realtà il ragazzino che conosceva non è scomparso e presto se ne renderà conto. Può sempre contare sul suo migliore amico che la aiuta a superare i momenti più disastrosi, causati da sua sorella.
Dal Capitolo 1: Io non voglio diventare una Stellina e non c'è nessuna premessa che tenga, da quella che non trascurerai i non popolari fino a quella che non diventerai snob.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

 

CAPITOLO 2

 

 

Cinque e mezza del mattino, leggo sulla sveglia che suona facendomi quasi diventare sorda. I miei genitori ovviamente non sono a casa, saranno rimasti in qualche hotel per la notte come fanno sempre. Loro non ci sono mai.

Ho deciso di far passare Tommaso e di andare a scuola a piedi anche se è parecchio lontana da casa, ma piuttosto di farmi portare da mia sorella che di sicuro mi renderebbe ridicola, farei sette chilometri a piedi sotto il sole e senza acqua.

Mi vesto allegra, perché i miei vestiti sono tornati dov'erano e senza subire danni. Scendo di sotto per fare colazione con gli avanzi freddi della cena di Esmeralda, almeno è robe che ho cucinato io e quindi so che non fa schifo. Sono discretamente brava a cucinare e per fortuna a mia sorella il mio cibo piace.

 

« Ehi Tom » dico aprendo la porta d'ingresso a Tommaso.

« Ehi Fiamma » replica sorridendomi.

« Dove pensi di andare Fiammetta? » dice qualcuno alle mie spalle.

Tommaso mi fa capire che Esmeralda è pericolosamente vicina e che ha un coltello in mano. Abbiamo dei codici speciali per queste emergenze, ad esempio se c'è qualcuno alle mie spalle con un coltello, come in questo caso, Tom alza occhi e fa schioccare tre volte la lingua.

« A scuola » le rispondo girandomi.

« ti dovevo portare io a scuola, ricordi? » dice lanciandomi uno sguardo glaciale.

« Cambio di programma Esmeralda, ora vado con Tommaso. Ciao » rispondo chiudendomi la porta alle spalle.

Capisco di averla combinata grossa, ma tanto cosa può cambiare ora come ora? Nulla.

Dafne, la stellina numero uno, mi ha visto conciata in un modo a dir poco umiliante. Quindi vele la pena infastidire mia sorella.

Sto camminando già da dieci minuti credo, anzi non lo so proprio, mi sto concentrando su un albero sempreverde che vedo da lontano. Mi rilassa pensare agli scoiattoli e agli uccelli che ci si rintanano dentro in cerca di un po' di calore.
« Fiammetta » sento Tom che mi chiama. Penso che se è arrivato a dire il mio nome senza accorciarlo, non gli rispondo da un po'.

« Si scusa » dico.

« Cos'hai? » chiede preoccupato.

« Nulla » rispondo senza pensarci. In realtà sono preoccupata per tutto , anche se non so da cosa è rappresentato “tutto”.

« Fiamma. Dimmi cosa ti passa per la testa » dice bloccandomi le spalle.

« Non lo so. Sono preoccupata, ma non so per che cosa... » rispondo. Lui mi lasci subito andare e riprendiamo a camminare.

Non so se mi risponda o meno, so solo che non capisco più niente e ho la vista annebbiata. Chiudo gli occhi per qualche secondo e quando li riapro va un po' meglio.

« Sei sicura di star bene? » mi chiede lui dolce. Giro la testa per guardarlo e mi assale un forte senso di nausea.

«» mento. Mento perché si preoccupa sempre troppo per me e non voglio farlo allarmare.

« Dimmi se ti senti male però » dolcemente mi accarezza i capelli e mi abbraccia. È la persona migliore del mondo.

Capisco che ci avviciniamo alla scuola perché ne distinguo la sagoma in lontananza, il che mi fa credere di essermi ripresa a sufficienza.

 

« Oh, guarda Dafne » sento la voce della Stellina Edoardo Merli in lontananza e noto che mi sta indicando.

Realizzo che sono troppo debole per saltargli addosso, quindi mi limito a guardarlo male. Evidentemente lui lo interpreta come uno sguardo da vittima, o perché è troppo stupido o perché per me oggi non è proprio giornata.

« Neri. Dov'è il tuo bel vestitino su cui hai vomitato? » ride e mi guarda divertito.

Se c'è una cosa che non sopporto dopo le Stelline è che mi chiamino per cognome. Io odio il mio cognome, lo odio per la persona da cui lo prendo, la persona che non c'è mai stata per me e che mi ha lasciato nella grinfie di quell'arpia di mia sorella. Non odio solo lui odio anche la donna che mi ha messo al mondo perché è anche colpa sua se ora mi trovo in questa situazione.

Mi limito a passargli davanti indifferente, ma subito giunge un altro commento:

« Che fai Neri? Scappi? » questa volta è Dafne che ridacchia divertita nello stuzzicarmi.

« No, ma se ti salto addosso per strapparti le extension svengo » le avrei risposto così se avessi perso il controllo, ma per fortuna la sanità mentale mi appartiene ancora.

Quindi le urlo: « No Rossetto. Però toglimi una curiosità, come fai a sapere dell'esistenza del mi vestitino beige? » dico beige perché chiamandolo “vomito” le spianerei la strada.

« Ti ho vista ovvio » mi risponde.

« Dove? »

« In centro »

« Io non ero in centro, io ero a nord »

Sono adrenalina allo stato puro. Non vedo l'ora fargliela pagare.

« Io no ero a nord » replica Dafne. Fiuterei la sua paura da un chilometro

« Invece sì e ho anche un testimone » ho deciso di coinvolgere anche Tom c'era anche lui e lui è la persona giusta per sostenere le mie parole.

« Chi sarebbe? »

« Tommaso »

« Fiammetta ha ragione, ho visto anche io Dafne a nord nel negozietto del quartiere del cimitero » Tom interviene al momento giusto e io lo ringrazio con un altro dei nostri segnali, faccio schioccare le dita e gli sfioro la mano. A dire il vero questo lo abbiamo inventato perché ci divertiamo molto a parlare in codice.

« E va bene lo ammetto » sento la Stellina che confessa e nelle mie orecchie, in questo momento, le sue parole suonano meglio di una canzone dei The Killers, ma ho la sensazione che sia ancora troppo presto per esultare.

« Ero in quel negozietto perché stavo facendo la dog-sitter, quello era il negozio più vicino alla casa della signora in cui mi trovavo per badare a due batuffoli coccoloni e loro avevano fame quindi sono andata là per prendergli delle

crocchette » finisce Dafne sorridendo a tutti i presenti.

Subito noto che compare il Sole, la Stellina più brillante che in confronto alla numero uno, quest'ultima non è nulla. Matteo Galli. Ancora non mi capacito di come possa essere cambiato. Ora è snob e popolare, ma quando eravamo bambini stavamo sempre insieme eravamo molto amici, io lo stimavo invece ora lo odio e basta.

Prima di girarmi vedo le due Stelline più brillanti del firmamento che si baciamo appassionatamente e la cosa mi fa ribrezzo. Appare talmente schifosa ai miei occhi che fa ritornare il mio malessere, la testa ricomincia a girare e la vista si offusca di nuovo.

Devo resistere. Mi ripeto queste due parole almeno una decina di volte. Devo resistere perché se torno a casa dovrò lavorare mentre sto male. Ora le due parole sono diventate una frase, più complessa e impegnativa, provo a ripeterla un paio di volte, ma non cambia nulla. Anzi sto peggio di prima.

« Dai Fiamma, è un oca lasciala stare » Tommaso si rivolge a me calmo e tranquillo, ma non posso evitare di sentire come cambia il suo tono di voce quando pronuncia la parola “oca”. La sua solita voce dolce e tranquilla diventa aspra, lui odia le Stelline più di me.

« Sì un'oca » replico.

Subito mi accorgo che anche la mia voce si è incrinata sulla sua stessa parola: “oca”. Sarà meglio non chiamare più così Dafne con quel termine diamo il peggio di noi.

« Sei bianca come un lenzuolo » queste sono le ultime parole che afferro prima di cadere nell'incoscienza.

 

 

 

ANGOLO AURTRICE

 

Salve a tutte le fantastiche persone che hanno sono arrivate fino a questo punto :)

Un grazie specialissimo va anche a: Reiko moria e DreamyDrop per aver recensito il primo capitolo.

Se anche voi lettori silenziosi volete un ringraziamento personale, lasciatemi una recensione positiva, neutra o negativa le accetto tutte :)

A presto un bacione

Talia.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Talia_Grace_