Fanfic su attori > Alex Pettyfer
Segui la storia  |       
Autore: Aissela_    26/08/2013    1 recensioni
Jonathan Rider è un comune diciannovenne di Seattle che ama stare in compagnia degli amici e uscire con le belle ragazze il sabato sera. Ma appena i suoi genitori rimangono coinvolti in un incidente mortale, la vita di Jonathan cambia radicalmente. Viene affidato ad uno degli orfanotrofi più duri del Paese, non avendo più nessun parente ancora in vita. Jonathan si trova costretto a fuggire dalla città, a lasciare i suoi amici e a cambiare nome pur di non finire in orfanotrofio. Inizia così un viaggio verso Miami, una delle più grandi città dell'America, piena di misteri e verità con cui Jonathan dovrà fare i conti. E' proprio qui che scoprirà di non essere un ragazzo qualunque, e che alcune persone farebbero di tutto per arrivare a lui.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

12. La verità

Quella notte era impossibile dormire. Ero talmente sconvolto da quello che era successo la sera prima che dormire era l'ultima cosa che avrei fatto in quel momento. E poi la corda che mi teneva legato mani e piedi era talmente stretta che sentivo un dolore atroce per tutto il corpo. Perciò di dormire proprio non se ne parlava. Vedevo Dom, Lexi e Lorenzo che dormivano sui letti matrimoniali attaccati alla parete. Dovevano essere più o meno le 3 del mattino. Non riuscivo a credere che mi trovavo lì, sperduto chissà dove con tre pazzi squilibrati che mi tenevano legato su una sedia scomodissima. Tentai più volte di liberarmi dalle corde strettissime, ma non ci riuscii. Alla fine mi arresi alla stanchezza e chiusi gli occhi.

Una risata acuta mi svegliò improvvisamente. Aprii gli occhi e vidi Lexi seduta a gambe incrociate sul divano davanti a me, che parlava al telefono. Appena mi vide sveglio smise di ridere e mi fissò intensamente. "Scusami Jay, ti devo lasciare perché ho un impegno importante, ci sentiamo presto." disse Lexi riferendosi al telefono, continuando a fissarmi. Poi attaccò. "Ben svegliato, biondino." mi disse alzandosi e passandomi accanto. Mi scompigliò i capelli con la mano, poi si diresse in cucina e prese un cartone di latte dal frigo. "Ci siamo solo noi. Dom e Lorenzo sono andati a contattare il nostro pianeta." disse lei, prendendo un sorso di latte dal cartone e pulendosi poi con il dorso della mano la propria bocca. "Hai fame? Ci sono dei biscotti alla crema." mi chiese lei indicando una scatola grigia sul tavolo. Io feci segno di no con la testa. Lei mi si piazzò davanti e mi guardò incuriosita. "Non vuoi nulla? Sei sicuro? E' da ieri mattina che non mangi e bevi nulla." mi chiese lei stupita. "Non voglio niente." risposi io infastidito. Poi mi venne un'idea fantastica. "L'unica cosa è voglio è andare in bagno. Me la trattengo da ore ormai." dissi facendo un sorrisetto. Lei mi guardò facendo una smorfia e disse: "Devi proprio? Non puoi aspettare Dom?" Io feci di no con la testa e aggiunsi: "Se aspetto ancora un po' me la faccio sotto!" Poi lei alzò gli occhi al cielo e si abbassò per slegarmi i piedi. Poi passò alle mani. Una volta libero, pensai che era il caso di correre verso la porta d'entrata, o magari di spingere Lexi a terra se avesse tentato di fermarmi. Ma appena mi girai, lei già mi stava puntando una pistola in faccia. A quel punto decisi che era meglio trovare una via d'uscita in bagno. "Allora? Muoviti, dai. E non tentare di scappare dalla finestra, o te ne pentirai." disse fulminandomi. Appena entrai in bagno chiusi la porta a chiave, lentamente, cercando di non far sentire il rumore della serratura a Lexi. Poi tentai di aprire la finestra. Non credo che quella finestra era mai stata aperta prima d'ora. Era difficile da aprire, ma dopo vari sforzi ci riuscii. Era una finestra molto piccola e non si apriva più di tanto. Sentii Lexi che mi parlava: "Hai fatto? Quanto ci metti?" Anche se con difficoltà, riuscii a infilarmi nell'apertura e saltai dalla finestra. Fortuna che eravamo al piano terra! A quel punto cominciai a correre per la strada acciottolata, giù per la collina. Correvo più veloce che potevo, cercando di raggiungere al più presto la città. Una volta arrivato lì presi il primo autobus che vidi e arrivai finalmente nella periferia di Miami.

Bussai con tutta la forza che avevo, finché Vince aprì la porta. Mi precipitai dentro e mi chiusi la porta alle spalle. Rimasi con la schiena appoggiata alla porta per vari secondi, con il cuore in gola. Respiravo a fatica. "John, ma che cazzo...?" mi chiese Vince con stupore. "Si può sapere dove sei stato? Che ti è successo?" Dopo aver visto che ero chiaramente sconvolto, Vince mi prese per il braccio e mi portò in cucina, dove c'era anche Mia. Mi fecero sedere su una sedia e mi diedero dell'acqua. "Okay, John, ora che ti sei calmato raccontaci tutto." mi disse tranquillamente Mia. Spiegai tutto quello che era successo. Gli raccontai della rissa al bar, del poliziotto che mi aveva interrogato una volta arrivato in centrale, di Dom, Lexi e Lorenzo che mi avevano fatto uscire di prigione, mi avevano portato in una casa sperduta, legato ad una sedia, e raccontato quelle assurdità sui "Potenti", e infine della fuga dal bagno. Dopo il mio racconto, Vince e Mia mi guardarono chiaramente sconvolti. "Oh merda." riuscì a dire Vince. Poi guardò Mia, preoccupato. Lei ricambiò lo sguardo, si portò una mano alla bocca e, guardandomi, disse: "Tu sei un Potente?" Io la guardai con la bocca aperta, senza riuscire a capire. "Cosa? Credi a queste cazzate, Mia?" dissi io. Poi Vince mi guardò e disse: "Non sono cazzate, John. Se è vero quello che ti hanno detto Dom e gli altri, significa che tu sei il Potente più forte di tutti." Io continuavo a guardarlo con gli occhi sbarrati. "Ma che stai dicendo, Vince? Quelli erano degli psicopatici sfigati che volevano solo divertirsi con questa storia del cazzo. Non è reale!" sbottai io. Vince mi guardava con lo sguardo preoccupato e infine si rivelò. "Credo che sia ora di dirti tutta la verità. E' tutto reale, John. Anche noi siamo Potenti. Io e Mia. Noi conosciamo Dom, Lexi e Lorenzo, lavoravamo insieme per Astrea, quando vivevano sul nostro pianeta. Cacciò anche noi, perché non eravamo abili servitori. Non sapevamo che tu eri il figlo di Tod Rider. Dovevi dirci che il tuo cognome non è Smith." Non dissi nulla. Ero sconvolto. Non potevo credere che Vince e Mia potessero essere davvero degli esseri magici venuti sulla terra. Non volevo crederlo. Era una cosa talmente assurda che cominciai a ridere. "Si, Vince, certo. Bravo, sei stato davvero ottimo, ci stavo per credere, giuro!" dissi io, continuando a ridere di gusto. Poi vidi che Vince scrollava la testa e guardava Mia. Tutti e due sembravano delusi. A quel punto Mia alzò una mano, con il palmo rivolto verso di me. Poi la scrollò, come se si stesse liberando di una mosca che ronzava intorno a lei. Ad un tratto la mia sedia cominciò a muoversi avanti e indietro, sempre più veloce e io caddi a terra, col sedere sul pavimento. Fissai con gli occhi e la bocca spalancati quella sedia che sembrava imbizzarrita e che continuava a muoversi finché Mia non chiuse la mano di scatto. Poi li guardai. Vince e Mia si scambiarono un sorrisetto furtivo e sembravano soddisfatti. "Hai visto, John? Possiamo fare questo ed altro." disse Vince. Detto questo schioccò le dita e una bottiglia di succo di pesca che si trovava sul davanzale della cucina cominciò ad ondeggiare nell'aria, posandosi proprio sul tavolo davanti a Vince. Io, ancora seduto per terra, fissai tutta la scena in silenzio. Vince e Mia continuavano a ridere, sempre più soddisfatti. Ad un certo punto non riuscivo a capire più niente, tutto davanti a me sembrava muoversi così veloce da sembrare un gioco virtuale. Tutti i colori si mischiarono tra loro, poi ad un tratto ne vidi solo uno. Il nero. Il buio.







Hey bellissimi, ciao :') Allora? Vi piace come si sta mettendo la storia? Se avete dei consigli da darmi li accetto molto volentieri :') Se vi va, come vi ripeto sempre, potete mettere la mia storia tra le preferite e le seguite. Sempre se vi piace :') Mi fareste felicissima :')

Adfghjklkjhgf non ho parole per descriverlo *-*

Image and video hosting by TinyPic

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Alex Pettyfer / Vai alla pagina dell'autore: Aissela_