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Autore: 3lkom    26/08/2013    3 recensioni
 
-"Era inverno quando ti ho conosciuto, e tirava vento e pioveva, ma da quando mi hai preso per mano era come se fosse spuntato il sole: mi hai sorriso, e ho capito di amarti. Nulla di più semplice"
-"Ho paura. Non voglio perderti, non posso, anche se non potremo stare insieme.
Sono troppo piccola, io, e tu sei famoso.
Ma ti amo. E tu mi ami.
E l'età è solo un particolare, una sottigliezza, di fronte a certi sentimenti così profondi e forti"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izzy Stradlin, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era inverno quando ti ho conosciuto, e tirava vento e pioveva, ma da quando mi hai preso per mano era come se fosse spuntato il sole: mi hai sorriso, e ho capito di amarti. Nulla di più semplice. Jeff
Ho paura.
 Non voglio perderti, non posso, anche se non potremo stare insieme.
Sono troppo piccola, io, e tu sei famoso.
Ma ti amo. E tu mi ami.
E l'età è solo un particolare, una sottigliezza, di fronte a certi sentimenti così profondi e forti. Julia

Ti ho conosciuta in quel pub dove vado sempre coi miei amici. Cioè, li ti ho rimorchiata.

O forse tu hai rimorchiato me, non ricordo di preciso come è andata.

Ero ubriaco. E fatto. E arrapato, anche.


Pensavo solo a trovarmi una fighetta qualunque con cui divertirmi un po', e poi l'avrei scaricata la mattina dopo.

Solita routine. 


Odio quando si lagnano.. Cosa si aspettano, forse che io brami il loro cuore, le loro attenzioni, dopo che ho già avuto il loro corpo?

Solo perché, se mi ci metto, sono capace di scrivere testi per canzoni romantiche, a tratti quasi smielate, mica vuol dire che sono in cerca del vero amore, cazzo!

Sono un uomo, mica una ragazzina..


Ma tu si. 

E questo è un fottutissimo problema.



Mi guardavo intorno, allucinato, in cerca della fortunata a cui avrei permesso di passare la notte con me. 

Axl era con la ragazza, Steven anche, e infatti quella sera c'eravamo solo io, Slash e Duff. 


Avevamo bevuto parecchio, fumato crack e sniffato coca ancora di più, e con Slash ci era scappata anche una strisciatina di ero.

Stavo da favola, lo ammetto, ma non ci capivo proprio un cazzo: e quando Slash si è avvicinato al vostro tavolo, dove tu e la tua amica stavate tranquillamente sorseggiando i vostri cocktail, e dopo avervi parlato mi ha fatto gesto, tutto ghignante e soddisfatto, di venire a sedermi con voi, io non ti ho nemmeno guardato negli occhi..

Ero troppo preso ad ammirare il tuo corpo, la tua pelle nuda, le tue gambe lunghe che spuntavano da sotto il tavolo, e quando finalmente ho incrociato il tuo sguardo sono rimasto incantato. Come l'idiota che sono.


E poi mi sono ritrovato davanti due pozzi neri, scuri proprio come i miei: lo ammetto, ne fui completamente risucchiato. 


Ancora oggi, il mio sogno più grande è di potermici perdere dentro, di annegare nelle profondità del tuo sguardo..



Ma quella sera ero troppo fatto, e riuscii solo a stabilire che eri altamente scopabile; Slash giudicò la tua amica nello stesso modo, e così voi con noi due; in breve tempo, ci siamo ritrovati all'uscita.

Tutti sbronzi, chi più chi meno; tutti rilassati, senza problemi in testa, pronti a una più che piacevole notte di sesso..


Duff intanto aveva rincontrato una sua vecchia fiamma, e quando ce ne siamo andati loro due erano ancora li al tavolo, ridendo nel rievocare bei momenti.

A bere, a provarci spudoratamente l'uno con l'altro, in attesa che qualcuno dei due prendesse l'iniziativa, prima di ritrovarsi di nuovo a darci dentro come conigli, come ai bei vecchi tempi..



Ti ho portato subito in camera mia, bramoso di averti.

Ci siamo spogliati a vicenda, di fretta, come se non avessimo avuto tutta la notte: oggi me ne pento, avrei voluto che la nostra prima volta fosse stata più romantica, più dolce..


Ma cazzo, se mi era piaciuto.. Mica capitano tutti i giorni, amanti che sanno fare quelle cose.. 

Hai saputo compiacermi come non mi succedeva da tempo, e nel momento di estremo piacere, ho creduto di amarti..

Ma poi mi sono ricreduto, e ho giudicato la mia un'enorme imprudenza: eravamo estranei, tu  solo una ragazzina, chissà poi quanti avevi, e io solo un tossico. 

Non sarei stato mai quello che si dice un bravo ragazzo, non potevo prometterti niente!


Ci siamo addormentati, e il giorno dopo, quando mi sono svegliato, tu non c'eri già più..

Il letto mi sembrava stranamente vuoto, senza di te.

Ho fatto finta di niente con i ragazzi, solo Axl si è accorto -senza commentare alcunché, ottenendo la mia più profonda gratitudine- che ero più cupo del solito: che dire, lui mi conosce troppo bene..


Ho raddoppiato la dose quel pomeriggio.



Ti ho rincontrato due giorni dopo per strada, per caso, e ti sono corso incontro come un invasato: ho temuto di averti spaventata, ma tu sei scoppiata a ridere come una bambina, felice, e prendendomi per mano abbiamo passeggiato insieme, come una coppietta di innamorati.


Era strano, per me, ma era bellissimo starti accanto, inebriarmi del tuo profumo ancora una volta.



Abbiamo parlato, ci siamo confidati, mi hai raccontato dei tuoi problemi con tua madre e del tuo sogno di sfondare come ballerina: per questo eri venuta a Los Angeles, scappando da casa, ma le cose non erano andate esattamente come volevi.. Ora ballavi, si, ma da spogliarellista in uno squallidissimo locale.

Avevi problemi a pagare l'affitto, dopo che la tua compagna di stanza era scappata chissà dove, il tuo stipendio era da cani, e odiavi il tuo lavoro.

Ti ho proposto di venire a stare da me, e tu dopo qualche titubanza hai accettato: è stato bellissimo averti vicina tutti i giorni, tutto il giorno, sapere che anche quando tornavo a casa col morale a pezzi, c'eri tu ad aspettarmi.



Ci siamo messi insieme quel fine settimana, quasi mi vergognavo a chiedertelo: era tutto nuovo, per me, mai provato niente di simile!



Non mi hai mai detto quanti anni avevi, meglio..

Sarà che non te l'ho mai chiesto: sai, non lo volevo sapere.

Immaginavo fossi troppo piccola, beh, non mi importava. 

Non mi importa..



Era inverno quando ti ho conosciuto, e tirava vento e pioveva, ma da quando mi hai preso per mano era come se fosse spuntato il sole: mi hai sorriso, e ho capito di amarti. 

Nulla di più semplice.


La nostra storia era iniziata così, e si era protratta a lungo, ininterrotta fino ad oggi.

Quando ti avevo presentato agli altri, notando le occhiate che ti hanno rivolto ci mancava poco che esplodessi di rabbia..

Non ero mai stato geloso prima d'ora, non avevo mai messo tutto in gioco per una ragazza, prima di incontrarti!

Ma poi hanno capito cosa significavi per me, che non eri affatto da una scopata e via, e hanno tenuto le mani al loro posto.. O gliele avrei staccate, e loro lo sapevano più che bene!



La nostra complicità non aveva pari, e non ti ho mai tenuto nascosto niente.

Ricordo ancora il giorno in cui ti ho rivelato che mi bucavo, che ero un fottuto tossico: ero terrorizzato dall'idea che ti spaventassi, che ti facessi schifo, e che fuggissi a gambe levate..

Ma tu non mi hai abbandonato, e comunque, molto probabilmente, lo sapevi già.

Non sei ingenua, affatto.

Anzi, spesso mi sono chiesto come mai una così bella e intelligente fosse finita con uno come me..


E i giorni passavano così, tra gli scherzi che ti facevo con i ragazzi e tu che fingevi di offenderti, che mettevi il broncio, minacciando di lasciarmi per sempre.. 

E le mie serenate improvvisate per farmi perdonare, seguite dalla tua risata melodiosa che si diffondeva per tutta casa..

E i tuoi baci che mi attorcigliavano lo stomaco, sconvolgendomi, facendomi sentire un ragazzino alle prime armi!


Ricordo ancora il giorno di San Valentino, una festa smielata per persone con seri problemi, avevamo commentato..

Ti ho fatto una sorpresa a lavoro: tu non volevi che venissi li, e infatti in un primo momento ti sei arrabbiata.. 

Ma avevamo bisogno di soldi, e non volevi essere un peso a casa: e così quasi ogni maledetta sera ti ritrovavi a ballare mezza nuda davanti a schifosissimi arrapati.

Giuro, gli avrei ammazzati uno per uno..


Proprio all'inizio del tuo turno mi sono presentato li con un sorriso idiota sul volto e un mazzo di rose in mano, in quel posto così squallido, e ti ho convinta a scappare via con me, sotto la neve. E' stato bellissimo, amore.


Il giorno dopo ti hanno licenziata, e hai detto addio per sempre a quel postaccio, grazie al cielo.


Hai iniziato così ad esibirti durante i nostri concerti, come ballerina: probabilmente non era granché, ma la paga era migliore, e sopratutto, ti divertivi.

Vederti felice, piccola, era la più grande ricompensa che potessi mai ricevere..

No, anzi, odiamo questo nomignolo, è il motivo per cui..



Ed è stato proprio dopo un concerto, nel backstage, che hai scoperto quanto fosse piacevole l'eroina. Mi dispiace..


Avrei dovuto impedirtelo, dannazione!


Ma io ero troppo debole, troppo egoista per preoccuparmene: eravamo felici, innamorati, tu non mi impedivi di drogarmi, anzi, ci sballavamo insieme, e col gruppo stavamo per sfondare..

Un paradiso, dicevi. E lo era davvero.


Io, te, sdraiati uno accanto all'altra sul letto, persi ognuno nel proprio viaggio.

Sfioravo la tua pelle candida, bianca come la sostanza che ci eravamo appena sparati in vena..

I tuoi capelli sul mio viso mi facevano il solletico: forse lo facevi apposta, forse no, fatto sta che finivano sempre li..


Ti baciavo piano sul naso, ridevi sempre. Adoravo sentirti ridere.

Un paradiso, pensavo. E, cazzo, lo era davvero.



Ma tu, tu sei solo una ragazzina.. Maledizione! 

Per una volta che credevo di aver trovato l'equilibrio, per una volta che avevo trovato quella giusta, con cui impegnarmi..

Non sei nemmeno maggiorenne!


E io non posso stare con te, è "contro la legge".

Come se me ne fosse mai fregato qualcosa, poi.. 

Non l'ho mai rispettata, non ho mai fatto quello che lo stato voleva da me, anzi, spesso sceglievo il contrario solo per il gusto di farlo.


Ma la complicazione, quel fottutissimo problema che mi sta facendo andare fuori di testa, nasce dalle lamentele della casa discografica.

Hanno detto, testuali parole: o la pianti, di scoparti le minorenni, o mandiamo tutto affanculo.


Per loro sei solo un inconveniente..


Il contratto, i soldi, la nostra occasione di sfondare.. E non posso permettermelo, non sarebbe giusto per gli altri della band.

Ma così è ingiusto per me, dannazione!


Sei la prima per cui provo certe cose.. Non sei stata da una scopata e via, come la tua amica con Slash, come tutte le altre amanti della mia vita: ti amo, tu mi ami, e vederti andare via è la cosa più difficile che mi sia capitata. 

Ma devo farlo.



So che non piangerai, perché tu sei una persona forte, forse molto più forte di me.

E prego che non ti butterai giù, come farò io, che non cercherai salvezza nelle braccia della droga, come farò io.

Non ho più niente, se non lei. Mi dispiace di non esser forte abbastanza.

Non vorrei mai farti soffrire, ma devo.. E forse lo farò ancora.

È nella mia natura, dopotutto, io sono solo un tossico..


Ma mi sono incontrollatamente, follemente, morbosamente innamorato di te, ed ho il terrore di svegliarmi nella mia, anzi, nostra camera stanotte, e di non avere più i tuoi rassicuranti piccoli sospiri da bimba addormentata a cullarmi.

Il tuo profumo è ancora qui, tra le lenzuola, e io sto impazzendo..


Ti amo, mia piccola Julia, e il mio cuore è, e sarà sempre e solo tuo.

Non mi dimenticare, ti prego. Io aspetterò.



Jeff.



P.S. Devi smettere con quella merda, ti prego, fallo per me..

Ho triplicato la dose questo pomeriggio.

Mi sembrava giusto dirtelo.

 

  
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