Ormai era
sera e Charlie stava attraversando la stradina che l’avrebbe portata a casa, ma
non appena passò sotto un lampione questo si fulminò improvvisamente, cosa che
la fece sobbalzare spaventata.
-Ma che … -
Prima guardò il lampione, la lampadina era letteralmente esplosa, poi si guardò
intorno, aveva una strana sensazione, come di … Essere seguita. Allora visto
che era parecchio sospettosa ed in giro non c’era nessuno evocò Anubis.
-Che vuoi? –
Chiese scocciato l’enorme lupo.
- Su fai il
bravo, voglio sapere senti la presenza di demoni o … Qualcos’altro. –
Il lupo
rizzò le orecchie ed annusò in giro. Il demone di Charlie ovviamente non era
come un lupo normale, infatti aveva olfatto, udito e gli altri sensi molto più
sviluppati rispetto ad un animale normale.
-Non sento
niente, ne di demoni ne di nient’altro. – Questa risposta la tranquillizzò
molto.
- Bene
grazie, ora puoi andare! – Lo fece scomparire e si avviò verso casa.
Non si era
minimamente accorta di quell’ombra che la stava osservando.
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-Aniue
perché la tavola è apparecchiata? –
- Perché
viene un ospite. –
- Oh … E’
quella ragazza strana? –
- Ah quindi
l’hai conosciuta … E perché pensi che sia strana? –
- Bhe … Non
ha paura di me … Ma anche perché non puzza di umano, ma neanche di demone … Bho
… - Iniziò a mangiucchiarsi le unghie.
Mephisto
rimase in silenzio a pensare per qualche istante.
-Aniue
scommetto che tu te ne eri accorto dal primo momento in cui l’hai incontrata …
- Mephisto continuava a rimanere in silenzio a pensare.
- Amaimon …
-
- Si … ? –
- Dovresti
andare per me in un posto a controllare una cosa. –
\\\\\\\\\\\\\
-Uff … Ci
voleva proprio un bel bagno caldo … - Non appena arrivata a casa aveva deciso
di riempire la vasca e di rimanerci immersa per un po’, nel frattempo pensò a
tutte le cose che le erano successe i pochi giorni e le scappò una sonora
risata. Prima Mephisto ed i suoi inguardabili vestiti, poi, sempre per colpa
sua, ha saltato una missione che li è costata una bella sgridata da parte di un
suo superiore, ha dovuto fare
l’insegnante, cosa cche non le era dispiaciuta in effetti, poi ha avuto
un incontro ravvicinato con uno degli otto re di Gahenna, Amaimon , che
dopotutto le stava molto simpatico, anche se aveva la brutta abitudine di
fissare la gente. Poi ripensò anche a Mochi, quel dolcissimo terrier bianco che
era apparso all’improvviso alla sua porta d’ingresso. – Chissà dov’è adesso … -
Uscì dalla
vasca e si mise l’accappatoio, poi andò davanti allo specchio del bagno per
pettinarsi i capelli. Ma quando vi si trovò di fronte vide dietro di lei una
gigantesca ombra nera, si girò di scatto spaventata, ma non c’era niente, si
girò nuovamente verso lo specchio, ma non vide nulla, solo il suo riflesso
impaurito.
-Ahahah …
Credo di aver respirato troppo vapore … Ora … Ho anche le allucinazioni … -
Cercò di calmarsi un attimo, dopotutto Anubis le aveva detto che non c’era
niente e lui non disubbidirebbe mai ad i suoi ordini, quindi uscì dal bagno, si
vestì e decise di avviarsi verso casa di Mephisto, visto che ormai erano le
otto.
- Ah … Un
po’ di aria fresca mi farà bene … - Disse mentre camminava per le strade
affolate.
- E se …
Fosse quella cosa di 12 anni fa … ? – Charlie si massaggiò le tempie. – Naaaa …
Ma a cosa vado a pensare ora! –
Trovare la
casa di Mephisto non fu molto difficile, diciamo che di case come la sua non se
ne vedono molto spesso in giro.
-Porca
miseria è gigantesca!! – Disse Charlie meravigliata di fronte all’enorme
cancello. Cercò il citofono, ma niente. Non aveva nemmeno il suo numero, non
che le interessasse averlo eh, però non sapeva proprio come contattarlo.
-Ed io come
diamine dovrei entrare eh? – Guardò il cancello e le venne un idea di cui
presto si sarebbe pentita.
- Argh … Ce
l’ho quasi fatta … Ecco! – Disse atterrando perfettamente in piedi dopo una
capriola.
- Bene ed
ora … - Charlie raggelò nel sentire ringhiare dietro di lei.
- OH CAVOLO.
– Cinque dobermann con intenzioni poco simpatiche la stavano puntando.
- Ahahah b …
Buoni cagnolini … Argh! – Uno riuscì quasi a saltarle addosso, non voleva fare
del male a quei cani, quindi optò per il piano B, ovvero darsi ad una fuga
rapida. Peccato che dopo dieci minuti di corsa finì rovinosamente per terra
inciampando. Un cane riuscì anche a ferirla ad un braccio .
-EHY! –
Improvvisamente dentro di lei qualcosa cambiò in pochi istanti, si sentiva
diversa ed arrabbiata … Molto arrabbiata.
- NON
PROVATE AD AVVICINARVI. – Lo disse con una voce così roca e … Spaventosa che
per un attimo nemmeno lei si riconobbe. I cani immediatamente si allontanarono
guaendo spaventati, anzi è più giusto dire terrorizzati.
- SITZENDE!
– I cani al suono di quelle parole si sederono ed arrivò Mephisto.
- Sono
davvero dispiaciuto, ti sei fatta male? … Ma mi stai ascoltando? –
Charlie era
seduta per terra ed aveva lo sguardo spento e perso nel vuoto e non emetteva
una sola parola.
-Ehy! –
-EH?? – Si
svegliò solo quando Mephisto le appoggiò una mano sulla spalla.
-Vuoi andare
in ospedale? –
-E per cosa?
– Chiese con nonchalance.
Mephisto si
mise una mano sulla faccia.
-Come per
cosa?? Ti hanno attaccata cinque cani e sembravi paralizzata! –
-No no, sto
… Sto bene anzi benissimo! – Si alzò di scatto in piedi.
- Ah
Mephisto … -
- Si? –
Charlie gli tirò un ceffone sulla nuca che gli fece volare via il cappello.
- Ma perché
l’hai fatto??! – Chiese il viola che si massaggiava dolorante il collo.
- PERCHE’???
SECONDO TE??? – Lei lo guardò con ammonimento.
- Uff … Ho
capito, seguimi, ti conduco all’entrata … - Disse Mephisto sospirano e
raccogliendo il suo cappello.
-Wow che
casa fantastica! Anche dentro è bellissima! – Disse Charlie con gli occhi che
brillavano. Mephisto sorrideva come un ebete.
- Ho buon
gusto vero? – Chiese lui già sicuro della risposta.
- In effetti
l’arredamento è fantastico! … Apparte tutto sto’ rosa eh … -
- Che
cos’hai contro il rosa? – Chiese leggermente irritato.
- Bhe niente
ma … Diciamo che prediligo altri colori … - Disse lei grattandosi la testa.
- Il
braccio! –
- Come? –
Disse Charlie perplessa. Mephisto si avvicinò pericolosamente.
- Hai un
taglio sul braccio. –
Lei si
guardò il braccio destro ed il taglio che le aveva fatto quel cane sanguinava
ancora.
-Sai com’è,
i tuoi cucciolotti ci vanno giù pesanti! Ma non è niente ho avuto ferite
peggiori! -
- In una
casa grande come la mia, servono dei sistemi di sicurezza … -
- Come se tu
ne avessi bisogno … -
Mephisto la
fissò per un attimo, non ne era certo ma quella ragazza doveva sapere la verità
su di lui. Per la prima volta non riusciva a capire qualcuno, di solito era lui
a manipolare gli altri ma questa volta … Questa volta era lui a sentirsi
manipolato, ma tutto questo non lo faceva arrabbiare anzi, lo faceva divertire,
ed anche molto, forse aveva finalmente trovato qualcuno con cui giocare un
interessante … Partita a scacchi.
ANGOLO DEMENTE DELL’ AUTRICE
Innanzi
tutto vorrei ringraziare XAniuEX_lol x aver messo la mia storia sia tra le
seguite che tra le preferite! Grazie!! *^* Comunque vorrei precisare una cosa,
Mephisto ad un certo punto dice “sitzende” che TECNICAMENTE in tedesco vuol
dire “seduti”, ora io non sapendo una mazza di tedesco ho usato google
traduttore, quindi se è sbagliato vi chiedo scusa! ^__^”
Charlie :
Dovresti studiare di più invece di poltrire! -____-
Le me :
Parla quella che la maggior parte delle volte salta il lavoro perché ha sonno!
-___________-
Charlie :
Bhe, se si parla di scansafatiche, Mephisto ci batte alla grande! U__U
Mephisto :
Guarda che il lavoro di preside è stancante!
Charlie : Se
firmare fogli, fare ogni tanto qualche ramanzina a degli studenti, bere tè e
mangiare pasticcini stando seduti sopra una comoda poltrona è faticoso, allora
voglio fare anch’io il preside! =_____=
Mephisto :
*non sa come ribattere*
Le me : Bhe,
ci vediamo alla prossima gente! Chissà cos’ha in mente Mephisto!
Ciaooooooooooo!!