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Autore: AzerCeralts    26/08/2013    3 recensioni
“ci rivedremo un giorno Ace?” chiese Lalin vedendolo andare via
“se starai su quest’isola sicuramente no, ma se prenderai il largo sono sicuro che le nostre strade si incroceranno ancora” disse sorridente e Lalin ricambiò sorniona
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finally, i will find you

Prologue

Un vicolo buio, laddove il sole non poteva entrare a causa delle case troppo vicine fra loro.
Una figura esile stesa a terra in una pozza di sangue.
Era una ragazza:  I capelli scuri erano arruffati e sporchi di sangue, gli occhi verde smeraldo erano semi chiusi e colmi di lacrime che continuavano a scendere incontrollatamente dalle guance della ragazza, i vestiti stracciati e ridotti a brandelli.
Un volto era rimasto impresso nella mente della giovane e non lo dimenticherà mai; il pirata che fino a poco fa aveva abusato di lei resterà sempre impresso nella sua mente e nel suo corpo da sedicenne.
Non si muoveva…piangeva in silenzio e non aveva nessuna voglia di alzarsi da lì, era come se aspettasse che il terreno si aprisse e la inghiottisse dentro di se lasciando che sparisse dalla faccia della terra, dato che a nessuno era mai importato di lei, o almeno così credeva.
Si sentì sollevare da terra e non oppose resistenza, non aveva la forza per farlo anche volendolo, un ragazzo di qualche anno più grande di lei l’aveva presa in braccio: aveva i capelli neri come la pece coperti da un cappello e anche gli occhi erano del medesimo colore; una camicia aperta che lasciava intravedere il torace, dei pantaloni al ginocchio e degli scarponi; la ragazza lo guardò strofinando la mano sugli occhi per togliere le lacrime che li appannavano e lo guardò senza proferir parola, lui ricambiò lo sguardo quasi per rassicurarla e camminò fuori dal vicolo. Lì la ragazza perse conoscenza ma il ragazzo la portò in braccio lo stesso cercando qualcuno che lo aiutasse, dato che non era del posto e non conosceva nessuno.
“hey ragazzo vieni qui” disse una voce alle sue spalle, quello si girò e vide un uomo abbastanza anziano, ma decise di seguirlo e l’anziano lo scortò in una casa dove gli fece adagiare la ragazza su un letto
“che le è successo?” chiese iniziando a prendere delle bende
“non lo so, non la conosco nemmeno…però l’ho notata nel vicolo e non mi sembrava giusto lasciarla lì” disse il ragazzo grattandosi la nuca
“capisco…non sei di qui vero?”
“no, sono in viaggio…sono un pirata” disse con fierezza
“oh un pirata…” l’anziano lo guardò inarcando un sopracciglio ma poi tornò al suo lavoro medicando la ragazza
Il ragazzo si sedette su una sedia “hem..lei conosce questa ragazza?”
“no, nemmeno io sono del posto”
“oh comunque io sono Ace, piacere”
“piacere mio, io sono Riley” disse sempre impegnato con i medicamenti.
“chi è stato secondo lei a ridurla così?” disse Ace incrociando le braccia
“non lo so, qualcuno capace di prendere a botte una ragazzina e di violentarla” disse notando un marchio strano che aveva la ragazza sulla parte destra del torace
“oh e quello cos’è un tatuaggio?” chiese curioso il giovane
“no è un marchio…ma ti spiegherà tutto meglio la nostra amica appena si sveglia”
“oh ma io veramente stasera dovrei partire”
“tranquillo si sveglierà prima di stasera” disse il vecchio allontanandosi dal letto e uscendo dalla stanza; Ace lo seguì guardando ciò che faceva
“nemmeno tu sei del posto hai detto, quindi sei un pirata?”
“non sono affari che ti riguardano ragazzo…” disse impegnato Riley  mentre preparava una specie di zuppa
Ace stette zitto e si sedette attendendo che la ragazza si svegliasse, appena avrebbe avuto la conferma che stava bene sarebbe subito andato al porto, un'altra isola lo attendeva.
La ragazza intanto aprì gli occhi ritrovandosi nella stanza, si guardò attorno e si mise seduta notando le fasciature e non capendo bene dov’era…cercò di fare mente locale e ricordò solo il ragazzo che la portava fuori dal vicolo. Non ebbe il tempo di alzarsi che la porta si aprì ed entrò Riley con una ciotola
“ben svegliata” disse porgendole la ciotola e con i suoi occhi vispi la ragazza notò Ace e lo guardò senza lasciar trasparire emozione e notò che Ace si sedette su una sedia di fronte al letto mentre Riley restò in piedi
“come ti chiami?” chiese il vecchio
La ragazza strinse le coperte fra le mani nervosamente “mi chiamo Lalin” disse timidamente
“chi ti ha ridotto così?” intervenne Ace e Lalin sentì gli occhi inumidirsi a quel pensiero ma deglutì
“un pirata…” disse mentre Riley spalancò gli occhi e Ace riprese “cosa?!”
Lalin chiuse gli occhi e inspirò l’aria “mi ha avvicinato stamattina e l’ho rifiutato più di una volta…poi mi ha spinto del vicolo e c’era anche tutta la sua ciurma così…” anche con gli occhi chiusi le lacrime scendevano “è stato bruttissimo” coprì il volto con il lenzuolo e Ace si scambiò un occhiata con Riley
“chi era? Sai per caso il nome?” disse il ragazzo
“no…mi ricordo solo che aveva i capelli rossi” disse fra un singhiozzo e l’altro Lalin
“se lo becco…” disse stringendo il pugno Ace e Lalin tolse le coperte dal volto guardando il ragazzo. Nessuno si era mai preoccupato di ciò che accadesse a lei e ora quell’estraneo voleva addirittura fare del male a quel pirata che prima ne aveva fatto a lei? Era confusa…e Ace la guardò aspettando che parlasse
“tu faresti del male a quel pirata solo perché mi ha ridotto così?” chiese con quanta più innocenza possibile
“beh…si.”
“ma non mi conosci nemmeno”
“non importa…non può definirsi uomo e soprattutto pirata, chi fa una cosa del genere ad una ragazzina. Io stesso sono un pirata ma non mi comporto così”
A quell’affermazione Lalin spalancò ancora di più le iridi smeraldo; l’ideale di pirata che fino a cinque minuti fa detestava ora era stato completamente ribaltato dalle sue parole: Ace l’aveva salvata, Ace voleva addirittura vendicarla…Ace era un pirata.
Ci fu un attimo di silenzio nella stanza e Riley lo spezzò
“come sei evasa da Marijoa?” una domanda diretta. E Lalin si toccò il fianco mentre Ace spalancò gli occhi confuso, non sapendo cosa volesse dire il vecchio
“cos’è Marijoa?” chiese innocentemente il ragazzo
“l’inferno” rispose di getto Lalin inspirando profondamente “tu lo conosci?” disse poi guardando il vecchio
“si, ma non ci sono mai stato ovviamente di presenza…tu come sei scappata da lì? E soprattutto come ci sei finita?”
Quei ricordi le facevano male…molto male ma doveva parlarne lo stesso, dopotutto quelle due persone nella stanza con lei l’avevano aiutata, mentre tutti se ne erano fregati di lei
“come ci sono finita non lo so…stavo lì fin da quando riesco a ricordare…e sono evasa grazie ad un angelo…” si toccò il cuore quella persona la portava lì, e si era ripromessa di incontrarlo un giorno
“Fisher Tiger” pronunciò con fierezza “ha salvato moltissime persone da lì! E io gli devo tutta la mia vita” disse stringendo il pugno e Riley fece un mezzo sorriso quasi conoscesse colui che aveva nominato la ragazza mentre Ace era confuso più che mai.
“capisco…beh ora devi rimetterti in sesto perché se vuoi rivedere il tuo salvatore devi andare via da quest’isola” disse Riley porgendole la ciotola “io ho da fare ragazzi a dopo” ed uscì
Lalin bevve il contenuto della ciotola “quindi se devi vedere questo Fish…e non mi ricordo il nome, devi viaggiare…vuoi diventare un pirata?”
Chiese Ace e Lalin scosse la testa “no…non ne vedo il motivo” disse tranquilla e lui annuì
“ma dato che prima non ci ho capito nulla…a Marijoa che fanno?”
Lalin inspirò l’aria
“tutto quello che per noi e al limite dell’umano…li ci abitano i draghi celesti e tengono prigionieri moltissime persone solo per loro divertimento, facendogli fare ciò che vogliono…anche io ero un giocattolino, e come ogni giocattolo ognuno aveva questo marchio” si scoprì il fianco “e il marchio dello zoccolo del drago cavalca cielo, tutti i prigionieri ce l’hanno, ed è simbolo che da lì non uscirai mai più..”
“ma tu sei uscita” fece un mezzo sorriso
“si per fortuna” disse lei cercando di ricambiare il sorriso
“beh ti auguro che tu ti riprenda e che un giorno ci rincontreremo ora vado”
“come di già?” chiese Lalin intristendosi un attimo
“beh si stasera ho una nave che parte e non voglio mancare affatto ho un'altra isola che mi aspetta e una ciurma da formare…sai diventerò un grande pirata io” disse sorridendo e Lalin restò un attimo imbambolata a quel sorriso
“tutto bene?” continuò Ace leggermente in imbarazzo
“si tutto benissimo…sai…” Lalin abbassò lo sguardo e strinse nervosamente le coperte fra le mani
“tu e quel vecchio siete le prime persone a cui importa qualcosa di me…insomma non mi conosci affatto eppure mi hai salvata da quel vicolo e la stessa cosa vale per il vecchio che mi ha curata…vi devo tutto e non so come sdebitarmi”
“non c’è di che” disse Ace avvicinandosi e poggiandole una mano sui capelli; Lalin alzò la testa e gli sorrise “ogni persona con un briciolo d’umanità l’avrebbe fatto” disse poi lui allontanandosi
“ci rivedremo un giorno Ace?” chiese Lalin vedendolo andare via
“se starai su quest’isola sicuramente no, ma se prenderai il largo sono sicuro che le nostre strade si incroceranno ancora” disse sorridente e Lalin ricambiò sorniona; era come se avesse trovato uno scopo nella vita…fino a qualche ora fa voleva morire ora invece voleva vivere e crescere per prendere il largo e rincontrare Ace, Fisher Tiger e…soprattutto le sue sorelle che dopo Marijoa non ha più visto.
Ace uscì dalla stanza e rientrò Riley
“non vi ringrazierò mai abbastanza” disse Lalin facendo un sorriso innocente
“tranquilla ragazzina comunque mi chiamo Riley”
“capisco Riley…” lui le porse una pillola dicendo di prenderla e lei lo fece
“anche tu sei un pirata?” chiese lei
“lo ero…”
“ed abiti qui?”
“no, prima si, ma ora sto in un posto lontano chiamato Arcipelago Sabaody, sono qui per prendere alcune cose e la fatalità ha voluto che incontrassi te e Ace”
“capisco…Riley, so che non sono nelle condizioni per farlo ma…anche io voglio prendere il mare come Ace e diventare un pirata!” iniziò la frase con un tono di voce basso e la finì alzando la voce entusiasta; Riley la guardò e restò in silenzio
“come pensi di prendere il mare?” chiese lui poi
“non lo so…ma voglio farlo e lo voglio con tutta me stessa! Ci sono molte persone che voglio rivedere e l’ho capito solo adesso…fino a poco fa volevo solo morire tanto a nessuno importava di me ora invece sento di avere uno scopo nella vita…tu sei stato un pirata ti prego devi aiutarmi”
“stai farneticando spero, è pericoloso andare per mari, e tu sei una ragazzina che non sa difendersi, se ti capitasse davanti uno come quel pirata che ti ha ridotto in quello stato non ci saremo di nuovo io o Ace a salvarti…”
“ma è proprio per questo che ti chiedo aiuto Riley! Insegnami tu..so di essere debole ma non voglio continuare ad esserlo..ti prego..io poi so fare qualcosa” chiuse la mano a pugno e aprendola vi era una perla grigia; Riley la guardò in modo strano
“io modifico qualsiasi oggetto o elemento, tranne l’acqua…”
“hai mangiato un frutto del diavolo vero?”
“mi hanno obbligato a mangiarlo a Marijoa” abbassò lo sguardo lei… “te lo chiedo per favore Riley, sembri uno che di esperienza ne ha da vendere, sei l’unica persona che può aiutarmi”
 

 
2 years later
Tramonto…il sole stava lasciando posto alla luna e i suoi raggi deboli raggiungevano il viso della ragazza seduta su un barile sopra una nave mercantile al quale aveva scroccato un passaggio; gli occhi verdi a contatto con quella luce aranciastra avevano delle venature castane che rendevano ancora più vivi gli occhi di Lalin che guardava il paesaggio marino...era cambiata molto…il corpo non era più quello di una ragazzina ormai era una donna…i capelli raccolti e il viso pulito…
Si era allenata molto…
Riley era rimasto con lei pochi mesi ma erano bastati ad allenarla e poi i restanti anni li aveva passati sola nella casa che Riley le aveva lasciato, si era allenata da autodidatta aveva affinato i suoi poteri e aveva imparato a difendersi…si sentiva pronta a tutto, voleva e doveva viaggiare...


ditemi che ne pensate così so se continuare o meno :P 
  
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