Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Bellatrix_Black_51    26/08/2013    3 recensioni
Segue "Do you Remember the Time of our Life?".
-Bellatrix continuerà ad insegnarvi quando sarete fuori da Hogwarts, ma prima dovrà riprendere ad allenarsi con me.-
I ragazzi annuirono, abbassando le teste ed allontanandosi lentamente. L'uomo si avvicinò al corpo incosciente della ragazza.
Si inginocchiò accanto a lei, e la guardò per alcuni istanti.
Era indeciso tra costringerla a continuare la scuola, o farle finire l'anno lì, in modo da avere l'esclusiva su di lei per l'anno a venire.
Decise.
Caricò il suo corpo sulle proprie braccia, e si smaterializzò.
Destinazione: Little Hangleton.

Bellatrix è stata presa da Lord Voldemort durante un allenamento nella foresta proibita.
Inizierà una convivenza di diversi mesi, fatta di Sangue, Sudore e Incantesimi. E non solo.
Genere: Erotico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[...]-Tornate al castello, continuate la lezione guidati da Rodolphus e Rabastan Lestrange nella stanza delle necessità.- disse. -Bellatrix continuerà ad insegnarvi quando sarete fuori da Hogwarts, ma prima dovrà riprendere ad allenarsi con me.-
I ragazzi annuirono, abbassando le teste ed allontanandosi lentamente. L'uomo si avvicinò al corpo incosciente della ragazza.
Si inginocchiò accanto a lei, e la guardò per alcuni istanti. 
Era indeciso tra costringerla a continuare la scuola, o farle finire l'anno lì, in modo da avere l'esclusiva su di lei per l'anno a venire.
Decise.
Caricò il suo corpo sulle proprie braccia, e si smaterializzò.
Destinazione: Little Hangleton.
 
 
 
 
 
A Little Hangleton, in villa Riddle, una luce si accese.
Un forte "plop" risuonò in una delle numerose camere da letto.
Una figura vestita interamente di nero, ne teneva un'altra tra le braccia, e lentamente la posò su un letto.
Rimase alcuni secondi a guardarla, come a valutare due opzioni contrastanti. Le tolse scarpe, calze, mantello e maglione, per poi coprirla con una coperta rosso sangue che aveva a disposizione su una sedia alla propria destra.
Evocò un foglio di carta pergamena, e scrisse su di esso "Stanza a sinistra". Poi uscì, silenzioso come la notte.
Entrò nella stanza appena accanto. Scura, dalle tende e l'arredamento verde scuro. 
Due poltrone erano posizionate davanti ad un tavolino, e lui si sedette su quella più vicina, che dava le spalle alla porta. 
Posò una mano sulla fronte, abbandonando il suo solito portamento e abbandonando le spalle sullo schienale della poltrona, traendo un sospiro.
Dopotutto, pensava, la scelta di tenere Bellatrix Black con sè era stata la migliore. Magari non il costringerla a non finire l'anno, ma era certo che assieme a lui sarebbe diventata una strega migliore di quanto non sarebbe diventata studiando ad Hogwarts.
Sorrise tra sè, pensando a cosa avrebbe fatto di lei.
L'avrebbe resa la migliore tra tutti, il potenziale era palpabile. Solo doveva rendere cieca la sua fedeltà: non doveva trattarsi solo di una stupida cotta adolescenziale.
Storse le labbra, poi le distese in un sorriso compiaciuto: quella convivenza l'avrebbe modellata come desiderava lui, volente o nolente. Ogni giorno l'avrebbe allenata fino allo sfinimento. Desiderava vedere i risultati degli allenamenti, e avvertirla piùù potente ogni settimana che passava.
Ma, in quel momento, c'erano cose più importanti che doveva fare.
Si voltò verso il comodino. Un ciondolo raffigurante lo stemma di Serpeverde era posato su di esso. 
"Devo uccidere qualcuno" si trovò a pensare, osservando quell'oggetto. "Porterò la ragazzina con me. Potrebbe imparare qualcosa... e potrebbe piacerle".
Sorrise, immaginandola trovarsi davanti ad un omicidio. Era certo non si sarebbe scomposta: probabilmente avrebbe guardato con aria di sufficienza le vittime dicendo qualcosa come: "non erano abbastanza potenti per sopravvivere".
Si distrasse da quei pensieri notando un'ombra coprire la luce che filtrava attraverso la porta aperta. 
-Entra. Come ti senti?- domandò, senza voltarsi.
Sentì dei passi leggeri avvicinarsi, e il suono di piedi nudi ad accompagnarli.
Avvertì il fruscìo della gonna della divisa avvicinarsi, poi sfiorare le sue dita sui braccioli della poltrona. La trattenne afferrando con due dita un lembo dell'abito.
Incontrò gli occhi della ragazza e notò che sembrava distrutta fisicamente e mentalmente. Lo guardava stanca, come durante gli allenamenti non l'aveva mai vista. 
Forse, pensò, aveva esagerato: riducendola a quel modo aveva probabilmente procrastinato gli allenamenti, perdendo tempo prezioso.
-Bene- rispose piano la ragazza, fermandosi davanti a lui. Posò inconsciamente una mano sulla mano di lui, guardandolo negli occhi. L'uomo scostò la mano, rivolgendole uno sguardo rabbioso.
-Perdonatemi- aggiunse poi lei.
-Siediti- Ordinò Lord Voldemort, indicandole la poltrona. Bellatrix obbedì.
Sembrava assente. Aveva lo sguardo vago, l'espressione apatica. Ma non aveva smesso di obbedire a lui, senza remore.
-Dimmi la verità, come ti senti?- insistette.
La ragazza fece una smorfia, arricciando il naso e aggrottando le sopracciglia, posando lo sguardo dai piedi della poltrona di lui, al suo volto.
L'Oscuro Signore sospirò scocciato, e si alzò. Si avvicinò e si inginocchiò accanto a lei, guardando i suoi occhi e posando una mano sulla sua fronte. 
-Torna a riposarti- si limitò a dire. 
La ragazza fece lentamente cenno di "no" con la testa, senza guardarlo negli occhi.
L'Oscuro Signore le alzò il voltò con le dita, visibilmente irritato. 
-Non fingerti invulnerabile davanti a me, ragazzina, e non discutere i miei ordini. Se non vuoi metterti a riposare possiamo iniziare l'allenamento in questo momento. Ma non sarò clemente con te- ringhiò.
Bellatrix alzò lo sguardo verso di lui, e la paura la colpì in pieno, risvegliando emozioni visibili dei suoi occhi.
L'uomo si tirò in piedi, lasciandole malamente il volto, e la ragazza fece lo stesso. 
A piedi nudi, fece alcuni passi verso la porta. Poi si voltò.
-Dove siamo?- domandò.
L'Oscuro Signore la guardò freddamente. -Sei con me, che ti importa? Sappi solo che non continuerai la scuola. Da ora in poi il tuo unico maestro sarò io- la informò. 
Un debole sorriso comparve sulle labbra della ragazza. -Come desiderate, mio signore- mormorò, per poi sparire nella camera accanto.
Lord Voldemort si limitò a guardare la sua ombra allontanarsi. 
-Stupida ragazzina...- disse, tra sè. 
Raggiunse il comodino, afferrando il medaglione e rigirandoselo tra le dita.
"E' il quarto. Ne ho tanti altri da fare, ancora" pensò. "Dopo il mio diario, l'anello e la coppa".
Prese a camminare per la stanza, pensieroso. "Non lo dirò a lei, non ancora" continuò, seguendo un filo di pensieri, mentre usciva a passi lenti dalla stanza per sbirciare in quella in cui dormiva la ragazza. 
Sentì il suo respiro profondo e regolare, segno che si era addormentata. 
"Non si sveglierà per un bel po'" pensò, smaterializzandosi con un forte "Plop".
 
 
___________________________________________________________________________
 
Un po' breve come capitolo. E' il seguito di "Do you Remember the time of our Life?", ma qui ho preso solo i personaggi di Bellatrix e Tom Riddle/Voldemort.
L'inizio sarà leggero, ma andando avanti meriterà il rating Arancione. Spero vi piaccia ;)
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Bellatrix_Black_51