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Autore: xmiriam    26/08/2013    2 recensioni
Questa è una one shot Dramione della nuova generazione, ma di Dramione c'è ben poco.
Dal testo:
«Perché mi eviti?»
«Sei tu a evitarmi»
«Mia madre e tuo padre erano veramente felici insieme»
«Sì, anche noi possiamo essere felici come loro»
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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So cold and so sweet 
Quella mattina Hermione Granger doveva ritornare alla stazione di King’s Cross dopo tanto tempo, ma non per prendere l’Espresso diretto a Hogwarts, solo per accompagnare i suoi figli. Hermione non era cambiata di una virgola, ora aveva trentasei anni, due figli, un marito e un lavoro, era una donna matura e responsabile, eppure dopo aver superato la barriera tra il binario nove e dieci qualche atteggiamento bambinesco riaffiorava in lei, forse era la nostalgia o soltanto il luogo che la faceva ritornare bambina. «…e non dimenticare il gatto, Rose» stava ancora dando qualche raccomandazione a sua figlia Rose che andava a Hogwarts per la prima volta «Mi scriverete, mamma? Papà?» chiese Rose ai suoi genitori; Ron accanto a sua moglie diede una carezza alla ragazzina dai capelli rossi che gli assomigliava tanto e poi annuì «Ogni giorno!» la rassicurò la madre sorridendole. Hermione si guardò un po’ intorno, ‘Harry e Ginny non sono ancora arrivati’ pensò sospirando e continuò a guardarsi intorno alla ricerca di qualche suo caro compagno d’infanzia. Fu quando girò la testa verso destra che il suo cuore cessò di battere per qualche secondo: Draco Malfoy in compagnia di sua moglie Astoria Greengrass e di suo figlio Scorpius così identico al padre: dei capelli biondissimi, quasi bianchi e gli occhi grigi; spostò la sua visuale sul padre: ormai era un uomo, Hermione era così orgogliosa di lui che le venne quasi da piangere: Draco era andato avanti, aveva una splendida moglie e un figlio meraviglioso.
«Mamma, il treno sta per partire!» la sollecitò Rose scuotendola leggermente; nel frattempo erano arrivati Harry, Ginny e i loro figli James Sirius, Albus Severus e Lily Luna la più piccola della stessa età di Hugo, il figlio più piccolo di Hermione. «La borsa ce l’hai… la giacca… cosa manca?» continuava a chiedersi nervosamente Hermione «Non manca niente, mamma» la rinfrancò Rose ridendo, poi salutò i suoi genitori e suo fratello e si avviò con James e Albus verso lo sportello del treno.
***
Il treno era partito da mezz’ora e Rose e Albus avevano già trovato uno scompartimento libero; James si era unito ad un gruppo di Grifondoro del suo anno e si era allontanato e i ragazzini erano rimasti da soli: i due cugini avevano legato molto durante l’estate e si erano visti quasi ogni giorno.
La porta dello scompartimento si aprì e un ragazzo mingherlino e pallido si era sporto per vedere da chi era occupato lo scompartimento; sembrava confuso e spaesato. Rose aveva già visto quel ragazzino da qualche parte e poi si ricordò di quel giorno in cui sua madre l’aveva portata in soffitta e le aveva fatto vedere alcune foto dei suoi anni a Hogwarts: nella maggior parte di quelle foto c’era un ragazzo biondo, pallido e magro identico al ragazzino che in quel momento stava sbirciando nel loro scompartimento. Hermione aveva detto a Rose che quel ragazzo – Draco Malfoy – era molto importante e c’era sempre stato per lei e aveva detto anche che avrebbe dato tutto quello che aveva per rivederlo.
«Scusate, posso sedermi con voi? Non c’è neanche uno scompartimento libero» chiese il ragazzino biondo che aveva appena aperto la porta «Vieni, pure!» lo ospitò Albus in tono gioviale «Ciao!» sorrise il ragazzino a Rose che fino a quel momento l’aveva fissato «Io sono Scorpius Malfoy» si presentò il biondo «Io sono Rose Weasley» disse Rose «E io sono Albus Potter» affermò Albus sorridendo «Sei la figlia di Hermione Granger, giusto?» domandò Scorpius facendo un mezzo sorriso a Rose «Sì, ma come…» chiese Rose incredula guardando Albus anch’esso stupito «Mio padre mi ha parlato di tua madre» annuì il ragazzino biondo «Dovevano essere molto amici» disse Rose rivolgendo un grande sorriso al biondo.
***
«Rose Weasley» la chiamò la professoressa McGranitt con il Cappello in mano; lei era molto nervosa, quasi tremava. Si sedette sullo sgabello e la professoressa posizionò il Cappello sopra la sua testa e quest’ultimo gridò: «Corvonero!» e al tavolo Corvonero ci fu un boato; poi Rose si alzò dallo sgabello e si andò a sedere accanto a due biondi dall’aria stravagante. «Scorpius Malfoy» reclamò la professoressa McGranitt e il ragazzino biondo che Rose aveva conosciuto sul treno si fece avanti anche lui molto spaventato. A Rose d’altro canto stava simpatico Scorpius e incrociò le dita sotto il tavolo. Non appena il Cappello sfiorò la testa di Scorpius, il urlò: «Serpeverde!» e Rose sospirò sconsolata; Scorpius si stava dirigendo a grandi passi verso la tavola dei Serpeverde, si fermò a guardare Rose e poi le fece un cenno con la mano sospirando.
***
Rose era ormai al quinto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Nella sua Casa era capitata sua cugina Molly che non era una buona compagnia durante la ricreazione o nei week-end perché era sempre occupata a fare piani per diventare ‘il prefetto perfetto’ e non dava molto ascolto ai monologhi disperati della cugina Rose.
Da quando Albus era stato Smistato in Serpeverde, non passava più il suo tempo con Rose anche se lui cercava in tutti i modi di attirare la sua attenzione, come successe esattamente quel pomeriggio: Albus e Scorpius se ne stavano tutti soli in cortile, Rose era anche lei lì con una compagna di Grifondoro, dato che era ricreazione. «Guarda chi si vede, mia cugina!» la canzonò Albus «Oh, lasciami in pace per una buona volta» disse la ragazza, alzando gli occhi al cielo. «Non essere così suscettibile, Rose» proferì Albus «Piantala, Al» fece Scorpius «Vuoi unirti a noi?» propose quest’ultimo alla ragazza «Ne posso fare anche a meno, grazie» affermò Rose con un sorrisetto scettico e andò via sbuffando.
Nel frattempo Scorpius aveva capito che Rose Weasley non aveva intenzione di perdere del tempo con lui e si sentiva sempre più sconsolato, non serviva a niente parlare al suo amico Albus dei capelli rossi della Weasley e dei suoi occhi verdi, «Vai a parlarci, Scorpius» era la risposta di Albus, stufo di sentir parlare di sua cugina in continuazione.
***
Il settimo anno stava finendo, il giorno dei M.A.G.O. si stava avvicinando e l’ansia cominciava a farsi sentire. Scorpius non aveva ancora parlato con Rose, l’unica parola che si rivolgevano era ‘ciao’ e Scorpius era stanco di sentirsi così invisibile.
Quel giorno c’era il sole, era sabato e non c’erano lezioni, Albus era in giro a fare il playboy, quindi Scorpius si distese all’ombra delle fronde di una vecchia quercia in cortile: era così bello per la prima volta starsene da solo senza che nessuno gli chiedesse niente.
Sospirò, posizionò le braccia dietro la testa e chiuse gli occhi. Passarono alcuni istanti prima di accorgersi che qualcuno lo stava osservando: guardò dalla testa ai piedi la persona che lo stava osservando: aveva una divisa identica alla sua tranne che per il distintivo, quello era del Corvonero; i suoi capelli di un rosso acceso ricadevano sulle spalle, lucenti, occhi grandi e verdi lo osservavano accigliati: era Rose Weasley. Scorpius si alzò a sedere e si aggiustò la cravatta di Serpeverde. «Che fai, dormi?» gli Rose chiese sedendosi accanto a lui e respirando profondamente l’aria fresca di maggio: nei suoi movimenti c’era la naturalezza. Fu solo quando lo guardò negli occhi che ritornò alla realtà. «No» rispose semplicemente e poi si distese di nuovo sul prato e lo stesso fece lei. Dopo dieci minuti buoni Rose si girò verso Scorpius e disse: «Perché mi eviti?» la fronte del ragazzo si aggrottò «Sei tu a evitarmi» replicò Scorpius sollevandosi sui gomiti ma si rimise subito disteso perché Rose non dava segno di volergli rispondere. Ci furono alcuni istanti di silenzio e poi Rose parlò di nuovo «Mia madre e tuo padre erano veramente felici insieme» affermò sorridendo al pensiero «Sì, anche noi possiamo essere felici come loro» dichiarò Scorpius. In quel momento i visi dei due ragazzi si avvicinarono pericolosamente, così come le loro labbra. 
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Ciao a tutti!:)
Questo è un riassunto dei sette anni a Hogwarts di Rose Weasley e Scorpius Malfoy!
Nei sette anni a Hogwarts di Hermione Granger c'è stata qualcosa con Draco Malfoy e quindi questo è il seguito di una Dramione ahahah
Potete trovare la mia fanfic Dramione cliccando qui!
Spero vi sia piaciuto!:)
Recensiteee
un bacio<3
Miriam. 

  
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