Come
saltare
educazione fisica
P.O.V
Sebastian
Scienze,
educazione fisica,informatica e due ore di matematica.Ero quasi tentato
di
scappare fuori dalla finestra o chiudermi in camera ma era il primo
giorno,
dovevo essere per forza presente alle lezioni. Avevo una sola lezione
con Thad
ed era quella di educazione fisica dove, con mio sommo dispiacere,
avrei
rivisto la Barbie bionda, anche conosciuta come Jeff, e il suo sposino
Nick
Duvall. Feci un sospiro profondo e entrai nell’aula di
scienze ed ignorando lo
sguardo malizioso o i sussurri concitati dei ragazzi presenti in aula,
mi
sedetti, guardando distrattamente l’orologio, quella sarebbe
stata l’ora più
lunga della mia vita.
P.O.V
Thad
Dopo
aver rassicurato il mio professore di educazione fisica, che mi aveva
fatto una
specie di interrogatorio preoccupato da come mi fossi estraniato dalla
realtà,
andai nell’aula di informatica. Appena entrato mi maledissi
mentalmente vedendo
una chioma fin troppo bionda avanzare velocemente verso di me,
-THAD!!!!- urlò
facendo girare tutte le persone della classe, professore incluso, verso
di noi.
Jeff
iniziò a tartassarmi di domande mente sentivo i lividi e i
graffi prendere
letteralmente fuoco a contatto con il suo abbraccio stritolante.
–Perché
non ci hai fatto più sapere nulla?Come è andata
l’estate? Io ho moltissime cose
da raccontarti,sai che Wes ha la ragazza? Per non parlare di
ciò che è successo
a me e Nick, dio non ci crederai- disse in modo logorroico Jeff, senza
neanche
aspettare una risposta alle sue domande. Sopraffatto dal dolore che mi
stava
involontariamente procurando mi scostai fin troppo bruscamente,
sussurrandogli
nel modo più dolce possibile un -Dopo- che fece imbronciare
il biondo e
sospirare di sollievo il professore che iniziò la lezione.
Dopo
quella stressante ora piena di bigliettini e sussurri da parte di Jeff mi
rifugiai, nel vero senso della parola, nel bagno della palestra mentre una tachicardia
improvvisa mi colse
impreparato al pensiero che era la MIA ora di educazione fisica, il che
significava cambiarsi e far vedere braccia e gambe alla classe e al
professore.
Non ci avevo minimamente
pensato e non potevo
neanche fingere di stare male perché il professor
Horan,colui che mi aveva
quasi visto cedere sotto la violenza dei ricordi, era il mio professore
di
educazione fisica, un ansia improvvisa si insinuò dentro di
me facendomi
respirare a scatti e barcollare pericolosamente. Il mio cervello
cercava
disperatamente un appiglio e trovare una soluzione per evitare di far vedere a tutti come
avevo
passato la mia estate, lo stomaco era pensante per colpa
dell’ansia ma fu
quello che mi spinse a inginocchiarmi davanti al gabinetto e mettermi
due dita
in gola.
P.O.V
Sebastian
Cercavo
Harwood da quando ero entrato negli spogliatoi ma di lui neanche
l’ombra, al
contrario della Barbie che invece continuava a schiamazzare con le sue
“amichette” su gossip vari e esperienze estive. Mi
nascosi in bagno per evitare
le chiacchiere della Barbie e anche perché speravo che
qualche ragazzo a cui
avevo ammiccato parecchie volte mi seguisse per rendere più
piacevole la mia
“permanenza” nel bagno ma , al contrario di ogni
mia previsione,sentii solo il
rumore strozzato di un conato di vomito mentre dalla porta leggermente
aperta
guardavo dei capelli neri che collegai, senza neanche pensare, a Thad. Mi
fiondai
nel bagno chiudendo la porta e sostenendo delicatamente la testa di Thad
mentre
sentivo i rumori farsi meno insistenti e leggeri singhiozzi a
scuotergli le
spalle. Lo sollevai dalle ascelle e lo portai di fronte al lavandino
dove gli sciacquai
la bocca e gli bagnai dolcemente la fronte, restando stupito dei miei
stessi
gesti ma in quel momento volevo solo chiedergli perché si era
ridotto così, sapevo che
non era semplicemente stato male anche perché una delle mie
sorelle rischiò
seriamente di diventare anoressica e ormai i “sintomi
“ li riconoscevo. Tutto
ciò che riuscivo a pensare era solo
“Perché?” ma vedendo come Thad si era
abbandonato sul mio corpo decisi di lasciar perdere, per il momento.