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Autore: Liberty_    26/08/2013    1 recensioni
C’erano così tante cose che avrebbe voluto dirle, ma quella non era una parte della loro relazione. Così le scrisse delle lettere, senza l’intenzione di fargliele leggere. Fino a che, un giorno, Kate non le trovò per sbaglio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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17. Sucker Punch




“Vuoi leggerne ancora?” Castle si sistemò sul letto accanto a Kate, spalla contro spalla appoggiati alla testiera. Teneva il diario in una mano e aveva un’espressione speranzosa. Kate ruotò gli occhi ma non riuscì a nascondere del tutto il suo sorriso. A volte non sapeva chi dei due amasse di più leggere le lettere. Probabilmente lui.
 
Ma erano passati un paio di giorni dall’ultima volta che avevano letto il diario, in più Castle sembrava così impaziente e il suo sorriso super-eccitato era così affascinante e… come avrebbe potuto dirgli di no?
 
Mise da parte il libro che stava leggendo, piegò le gambe sotto alle coperte e lui fece lo stesso, appoggiando il diario sul ripiano creato dalle loro ginocchia. Castle sfogliò le pagine fino a trovare quella giusta e appoggiò la testa a quella di lei.
 
 
 
Mi dispiace, Kate. Mi dispiace così tanto. Per aver ficcato il naso in questo caso, per quello che stai passando, per ciò che è successo oggi. Se avessi saputo che le cose sarebbero andate così, mi sarei fatto gli affari miei.
 
Ovviamente è semplice dirlo guardando indietro. Quello che volevo veramente era che tu ponessi la parola fine a questo caso, e invece ti ho solo spinta ancora più lontano dalla verità. Giudicando dal file sul caso, quella era la migliore opportunità di avvicinarti alla verità che avessi mai avuto. E grazie a me, quella connessione è svanita. E io… so che non sei arrabbiata con me, so che non pensi che sia stata colpa mia, ma lo è. Se non fossi stato così stupido e incosciente forse Coonan non mi avrebbe preso in ostaggio e avremmo potuto fermarlo in qualche altro modo. Forse se avessi pensato un po’ di più a queste cose, avremmo potuto capire la verità prima che lui facesse l’accordo. Vorrei solo poter tornare indietro e rifare gli ultimi due giorni.
 
Non so come tu possa volermi ancora al tuo fianco, non dopo quello che è successo. Non hai idea di cosa significhi per me che tu mi permetta di rimanere. Non credo di meritarmelo, ma rimarrò per te. E se dovesse diventare troppo difficile avermi intorno, fammelo sapere. Perché me ne andrei via per te, Kate. Ti prometto che mi farò perdonare uno di questi giorni. Non so in che modo possa farlo, ma lo capirò. È il minimo che possa fare considerando quanto io abbia rovinato le cose.
 
E per finire, spero che tu stia bene. Spero che ti stia riprendendo, che stia parlando con tuo padre e che andrai a letto presto…  cercando di non farti sopraffare. Perché so che io molto probabilmente avrò gli incubi stanotte. Ma sono qui per te, Kate. Qualunque cosa ti serva. Se non riesci a dormire, chiamami. Non importa a che ora, chiamami. O vieni qui. Ho dell’alcol, molti film e una camera da letto per gli ospiti. Anche le mie braccia sono sempre aperte. Parlerò, ascolterò, ti stringerò, I’ll pull your pigtails. Qualsiasi cosa ti faccia sentire meglio.
 
Come ho detto ieri, farò qualsiasi cosa tu abbia bisogno. Anche se questo potrebbe significare fare un passo indietro per permetterti di gestire questa cosa da sola. Non so cosa fare perché non mi sono mai trovato in situazioni del genere prima d’ora. Posso solo cercare di immaginare cosa stai passando e non ho idea di come affrontarlo. Quindi dì quello che vuoi e io ti accontenterò.
 
Tengo a te, Kate.
 
E tutto quello che voglio è vederti sorridere.
 
-Castle
 
 
 
“Sembra così tanto tempo fa,” mormorò Kate, sollevando la testa e posizionando il giornale vicino ai suoi fianchi, permettendo alle pagine di chiudersi.
 
Annuì. “Già.”
 
Erano successe tante cose da allora. Cecchini, cospirazioni, funerali, proiettili, cicatrici. A volte risultava difficile credere che erano sopravvissuti a tutto quello, che avevano trovato le risposte e ne erano usciti tutte le volte più forti di prima. È strano come la cosa che li aveva divisi  così tante volte, alla fine era quella che li aveva avvicinati.
 
“Sai che non ti ho mai incolpato per quello che successe quella volta, vero?” disse dolcemente, appoggiando una mano sul braccio di lui.
 
“Lo so. O perlomeno lo so adesso. Non lo sapevo allora. Non riuscivo a capire come potessi non odiarmi dopo aver rovinato tutto.”
 
“La tua vita era più importante,” rispose Kate senza esitazione.
 
“Ma il caso di tua madre…”
 
“Era anch’esso importante. Ma quando tu eri vicino a me, mi facevi dimenticare che era la sua morte quella che mi guidava. Mi facevi divertire e sorridere. Mi facevi semplicemente sentire ed era una cosa che avevo evitato per così tanto tempo.”
 
Sorrise, intrecciò le loro dita e posò le loro mani sulle coperte. “Sono contento di averti aiutata.”
 
Risero entrambi pensando a quanto lontano erano arrivati da quando lei si presentò al suo party per il lancio del libro.
 
Il silenzio cadde mentre Kate iniziò a pensare. I ricordi della sua vita di allora le riempirono la testa. Castle aveva trasformato l’esistenza in così tanti modi che mai avrebbe potuto immaginare una sola persona potesse fare, più di quanto lui stesso non avesse realizzato. Prima di lui, era guidata dalla sua sete per la giustizia, e prima ancora dal desiderio di vendetta. Lavorava per molte ore, ritagliando poco tempo per se stessa o per delle attività al di fuori del distretto.
 
Ovviamente usciva con gli amici in alcune occasioni, andava anche a degli appuntamenti. Ma nella maggior parte dei casi, manteneva le distanze, si chiudeva in se stessa per evitare di far vedere il dolore che provava dentro. Era il suo meccanismo di difesa e funzionava sempre. Fino a che Castle non era entrato nella sua vita sconvolgendola completamente, risvegliando in lei il desiderio di riemergere da quelle mura.
 
“Non riesco a credere che siano passati quindici anni,” disse quasi in un sussurro, con una mano ancora intrecciata a quella di lui mentre le dita dell’altra giocavano con la coperta. “Vorrei che l’avessi potuta conoscere.”
 
“Anche io.”
 
“Ti avrebbe adorato.”
 
Castle sorrise teneramente. “Se era simile a te, so che l’avrei adorata anche io.”
 
Kate appoggiò nuovamente la testa alla testiera del letto e sospirò tristemente. “Mi manca così tanto.”
 
Si voltò in modo da far appoggiare la fronte contro quella di lei e appoggiò le labbra contro la sua guancia. “Lo so.”
 
 
 

ANGOLINO DI ARI & FEDE:
Buonasera gente! :D Questo hiatus sembra non finire più >.< Mentre aspettiamo con ansia promo, photoshoot e bloopers, speriamo di distrarvi un po' con la traduzione di questa storia ;)
Un ringraziamento speciale alla nostra super beta, ivi <333
Vi lasciamo come sempre il link della storia originale ;) http://www.fanfiction.net/s/7928392/1/Spiral-Bound
F
ede & Ari
  
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