Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Kastel    26/08/2013    2 recensioni
[SPOILER, dal capitolo 42 in poi]
“Reiner, tu... Non sei un soldato, ricordi? ”
Ed il punto è proprio questo. Alla fine.

[Berthold center, possibili BertholdxAnnie]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Berthold Huber
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Reiner, tu... Non sei un soldato, ricordi?”
Ed il punto è proprio questo. Alla fine.

 

 

Io non so esattamente quando il mondo è iniziato a crollare.
All'inizio era facile per me, Reiner e Annie.
Era facile nascondersi tra le persone normali. Semplice fingere che tutto quello che era successo cinque anni prima, nella realtà, fosse solo opera di qualcun altro.
Io non ho calciato quella parete. Reiner non ha distrutto il muro. La madre di Eren è morta solo per una misera disgrazia di un destino avverso.
Era semplice, perché non ero solo. Non dovevo addossarmi totalmente le responsabilità di un gesto omicida. E potevo fingere che i miei incubi fossero causati dal futuro che ci attendeva. Scuse su scuse, che però mi hanno permesso di sopravvivere tre anni.
Poi qualcosa si è inclinato.
Reiner ha iniziato ad impazzire. Non conosco altri termini per definire ciò che gli accadde. Iniziò a dimenticare le sue responsabilità e a fingere di essere quello che non potrà mai diventare. Un soldato.
E io mi sono ritrovato a ricordare per entrambi.
Ricordi, Reiner, cosa abbiamo fatto? 
Riesci a percepire i sensi di colpa o quello è un privilegio che vuoi lasciare soltanto a me?
Essere forte per due persone però logora. Logora tenere vive delle memorie che sono incubi ad occhi aperti. Perché questa responsabilità, ad Annie, non l'ho voluta donare. Non sono stato così generoso da salvarla del tutto però.
In questa storia non posso essere l'unico a sporcarmi le mani pagandone un prezzo equo.
Ma anche Annie è scappata da ciò che ha fatto. Si è chiusa in un bozzolo troppo duro per poter essere scalfito. E' sfuggita a tutto quello che avrebbe comportato l'essere catturata.
Si è comportata nella perfetta codarda che tanto dichiarava di essere. Lasciandomi, ancora una volta, da solo. E stavolta del tutto.
E ora che sono qui a sentire le voci piene di dolore e tradimento dei miei compagni, mi chiedo perché non capiscano.
Perché non comprendono che non l'abbiamo fatto per puro diletto ma per sopravvivenza.
Perché non capiscono che io stavo veramente bene con loro.
Ma soprattutto...
Perché non capiscono il dolore di chi deve sopportare i sensi di colpa di due persone?
Perché solo io posseggo questo coraggio.
E fa male, molto di più di quello che potrebbero pensare.
E' il coraggio dei carnefici.
Ed è uguale a quello dei soldati.


Reiner... Tu non sei un soldato.
Almeno questo può essere solo mio?

   
 
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