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Autore: Sivel    27/08/2013    1 recensioni
Se ne stava seduta sull'uscio della sua grotta,silenziosa,torcendosi convulsamente una ciocca di capelli attorno all'indice sinistro. La tempesta infuriava sopra di lei,la sentiva chiaramente,con i suoi tuoni,lo scroscio continuo dell'acqua e il vento che alzava le onde in superficie.I suoi occhi neri scrutavano il cielo grigio attraverso l'acqua con rabbia,la stessa di sette anni prima.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se ne stava seduta sull'uscio della sua grotta,silenziosa,torcendosi convulsamente una ciocca di capelli attorno all'indice sinistro. La tempesta infuriava sopra di lei,la sentiva chiaramente,con i suoi tuoni,lo scroscio continuo dell'acqua e il vento che alzava le onde in superficie.I suoi occhi neri scrutavano il cielo grigio attraverso l'acqua con rabbia,la stessa di sette anni prima.
Aspettó,la testa tra le gambe,le labbra serrate.
Sarebbe passata,mancava poco,lo sapeva.
Udì il familiare tuono in lontananza,e sentì l'acqua intorno a lei calmarsi.
Era il momento.
Chiuse gli occhi,prese un profondo respiro e scattó.
La sua figura alta e snella si liberó agilmente nell'acqua,risalendo in superficie.
Sentiva la pioggia leggera solleticarle il viso,e con gli occhi iniziò a guardarsi intorno,la solita speranza nel petto.
Sarebbe tornato.
Sarebbe tornato a prenderla,era questione di tempo.
Si amavano e lui sarebbe tornato.Per lei.
Smise di guardarsi intorno solo quando si rese conto che non era più possibile farlo.
Quella notte buia non era illuminata nemmeno dalla luna.
Sentì la familiare rabbia e delusione salirle nel petto.Non era tornato nemmeno quella volta.
Il silenzio di quella notte senza luna fu squarciato da un urlo disumano,un urlo di dolore straziante.
La ragazza si rimmerse con furia nelle acque scure,precipitandosi folle verso quel punto di mare che solo lei poteva riconoscere.
Quel punto in cui lui,durante il naufragio, aveva lasciato la sua mano,pur consapevole che lei non sapesse nuotare.
Quel punto in cui lei era morta.
Una rabbia cieca la travolse,facendo intorpidire l'acqua attorno a lei. 
Sarebbe tornato,si ripetè.
E lei lo avrebbe aspettato.
Lei,dopotutto,lo amava ancora.
  
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