Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: _E r i e    27/08/2013    1 recensioni
| sentimentale, malinconico, fluff | Saryuu Evan/ Fei Rune |
[...] Saryuu annuisce piano, si avvicina a lui lentamente, appoggiando la sua fronte su quella di Fei, con gli occhi che brillano di una luce che possiede solo lui.
« Ti odio. » borbotta Fei, ma non si sposta.
Saru ride, lo bacia, poi sorride e Fei si ricorda che alla fine si riduce tutto solamente a quello: le labbra di Saru che si incurvano verso l’alto [...]
{Hazel}
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fey Rune, Saryuu Evan - Saru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Autrice: Hazel
Titolo: Let it snow
Sottotitolo: [sometimes I think I love you]
Genere: sentimentale, malinconico, fluff
Avvertimenti: possibile OOC.
Pairing: shonen-ai. Saryuu Evan/Fei Rune.
Parole: 1.500 (Word)
Note: ringrazio Ursy (Oblivias_) per avermi fatto da beta-reader.  
 
Disclaimers: i personaggi presenti in questa fan fiction non mi appartengono, sono di proprietà della Level-5. Questa storia non è a scopo di lucro.
Warning: chiunque plagerà questa fan fiction verrà fatto investire da un battello. With love.
 


 

*** *** ***
 

 

Let it snow
 [sometimes I think I love you]
Edited by Hazel 
© 

 
 

Oh, the weather outside is frightful,
 But the fire is so delightful,
 And since we’ve no place to go,
 Let it snow, let it snow, let it snow.

 
Fei si alza dal letto, senza accendere la luce, andando a sbattere contro un comodino prima di uscire dalla stanza in punta di piedi: attraversa il corridoio e scende velocemente le scale, raggiungendo la cucina.
Dalle tapparelle semi alzate della stanza riesce a scorgere la neve che cade dal cielo indaco e sospira, spostando lo sguardo verso la sala, da cui fa capolino l’albero di Natale che Gillis e Meia hanno passato ad addobbare quel pomeriggio, mentre si sussurravano frasi sdolcinate, come fossero sposati, e Meia ha raccomandato –o meglio, ha praticamente minacciato- Saru di non toccarlo.
Fei sospira e sente che anche con tutto quel calore intorno a lui manca qualcosa e si chiede come sarebbe tutto se Kinako fosse lì e se ci fosse anche suo padre, ma non ci riflette su troppo e apre un’anta del mobile per cercare del the, ed è circa in quel momento che Saru compare appoggiato allo stipite della porta, con aria assonnata e le braccia incrociate al petto.
« Che fai, coniglietto? » gli domanda lasciandosi scappare uno sbadiglio subito dopo e Fei gli rivolge solo una veloce occhiata « The. » risponde, prendendo la scatola di the e il bollitore.
Saru gli si avvicina e lo abbraccia da dietro, prendendolo alla sprovvista e facendolo pietrificare sul posto, ma l’altro non ci fa caso e appoggia il viso sulla sua spalla « Voglio la cioccolata. Il the che compra Meia è orrendo. » e indica con espressione schifata il the alla vaniglia appoggiato accanto al fornello. Fei sbuffa e si libera da quell’abbraccio, ritirando la scatola di the e prendendo del cacao; resta in silenzio sino a che la cioccolata non è pronta, poi porga una tazza ad Evan borbottando un « Contento, ora? » così Saryuu annuisce piano, si avvicina a lui lentamente, appoggiando la sua fronte su quella di Fei, con gli occhi che brillano di una luce che possiede solo lui.
« Ti odio. » borbotta Fei, ma non si sposta.
Saru ride, lo bacia, poi sorride e Fei si ricorda che alla fine si riduce tutto solamente a quello: le labbra di Saru che si incurvano verso l’alto, ma non sa se è davvero amore o meno.

Il giorno dopo fuori si congela ancora.
Il freddo ti entra fin nelle ossa, ti penetra nei vestiti, ma nonostante questo la neve sopra Tokio si ostina a non cadere. Fei guarda fuori dalla finestra e poi l’albero addobbato da Gillis e Meia al centro della stanza e si sente fuori posto, un po’ come quella notte e non riesce ad evitarlo e continua a sentirsi malinconico. Non riesce ad evitare nemmeno quello.
È perso a riflettere tra i suoi ricordi quando Saryuu lo chiama, o meglio gli grida nell’orecchio « Conigliettooooo ~ » Fei si volta, irritato « Ti odio, ti odio davvero. » borbotta, anche se non è molto convincente e lui sa di non esserlo, ma Saru lo osserva come se fosse il contrario.
« Credevo che sotto Natale tutti diventassero più buoni. » sussurra sorridendo, così che a Fei per un attimo manca il respiro.
Poi Saru abbassa gli angoli della bocca e torna tutto normale, non è successo nulla « Sei sempre strano sotto Natale. » dice Evan all’improvviso, ma Fei non gli risponde, sospira soltanto e si mette a fissare il cielo di Tokyo, che si intravede appena da sotto lo strato di smog nell’aria, di quell'azzurro spento che lo caratterizza in inverno.
Natale gli mette malinconia, è vero. È una festa che si passa con la famiglia, ma Fei una famiglia non ce l’ha. È una festa che si passa con chi si ama, ma Fei è troppo confuso per capire chi amare.
Grandi e candidi fiocchi cadono su Tokio, sulle strade, sui tetti e rendono bianca anche la serra piena di peonie di Meia.
La neve sembra non voler smettere di cadere e il vento non intende cessare.
Sembra che il tempo ce l’abbia con Fei, che vorrebbe solo andarsene da qualche parte lontano dai suoi sentimenti.
« Magari esco. » mormora alla fine, sovrappensiero, andando verso l’ingresso, ma Saru lo afferra per un braccio e lo trascina nuovamente in salotto « Sono le undici di sera, fuori praticamente imperversa una bufera e tu vorresti uscire, coniglietto? » esclama l’albino, fissandolo « Qui in casa c’è il camino acceso, la cioccolata e le coperte. E poi ci sono io. Cosa vorresti di più di così? ».
« Vorrei che non ci fossi. » risponde Fei in un sussurro e non è vero di nuovo, ma Saru lo guarda sempre come se credesse ad ogni sillaba che pronuncia e questo lo fa stare anche peggio. « Vado a fare della cioccolata, non provare a muoverti. » dice Evan accarezzandogli i capelli e scomparendo in cucina subito dopo.
Fei si siede sul pavimento davanti al fuoco, sente freddo, ma quando Saru arriva con le cioccolate e lo abbraccia un’ondata di calore sembra avvolgerlo.
« Ora che ti ho portato la cioccolata mi odi ancora? » gli chiede, appoggiando il viso sulla sua spalla. Fei continua a fissare il fuoco nel camino, poi osserva la cioccolata « Sì » dice voltandosi in modo che Saryuu non lo veda in faccia « perché mi hai dato meno cioccolata. » si lamenta e nasconde il sorriso con una mano.

 

How I’ll hate going out in the storm;
But if you really hold me tight,
All the way home I’ll be warm.

 
 
La neve invade ancora il panorama fuori dalla finestra. Mancano due giorni a Natale, e più Natale si avvicina più Fei si sente confuso: oggi Saru è entrato in camera sua e l’ha svegliato con un bacio. È stato piacevole e Fei stava per dirglielo, ma le parole sono morte nella sua gola all’improvviso.
« Odio come mi fai sentire. » sussurra e lo sussurra al fuoco che illumina la stanza con una luce fioca, perché in casa ora non c’è nessuno: Gillis e Meia passeranno il week end fuori, Saru chissà dove è andato a cacciarsi, ma per il momento è un bene che non sia lì.
Fei si riempie una ciotola di pop corn, poi fa per tornare in salotto, ma nel breve tragitto che lo separa da quell’angolo di pavimento accanto al fuoco sente che qualcuno sta entrando in casa e Saru compare sulla soglia d’ingresso ricoperto di neve e con un pacchetto tra le mani.
« Buonasera. » lo saluta Evan e Fei risponde con un cenno della testa, abbassando poi lo sguardo verso l’oggetto che l’albino ha con sé.
« Cos’è quello? » domanda improvvisamente curioso, avvicinandosi e Saryuu gli mostra una scatola di the Twinings « Questo è vero the. » spiega l’albino, poi fa una smorfia « Non quella roba che compra Meia ».
Quando dopo alcuni minuti Saru entra in salotto ha in mano due tazze fumanti: si siede accanto a Fei e lo guarda « Non mi dirai perché sembri così malinconico in questi giorni, vero? » chiede.
« No ».
Saru sospira, gli sussurra « Ti amo. » poi beve un sorso di the e non si aspetta una risposta, infatti anche se Fei vorrebbe tanto rispondergli non ci riesce e tutto cade nel silenzio.
 
È mezzanotte quando Fei decide di alzarsi, andando verso la porta. Si volta a guardare Saru che osserva il fuoco nel camino, la cui fiamma è sempre più piccola « Dovresti metterci dentro della legna, se non vuoi restare al buio. » sussurra Fei. Saru annuisce ma non si muove « Buonanotte, Fei. » lo saluta, senza girarsi.
« Buonanotte » risponde l’altro uscendo dalla stanza, ma rientra subito « Saru, io— » inizia, ma appena Saryuu si volta verso di lui non dice ciò che vorrebbe, la sua mente cambia discorso « S-Sai, pensavo che … ecco … » mormora, imbarazzato, guarda altrove e spera che Evan continui a restare seduto sul pavimento. Invece Saru si alza per poi andargli vicino, gli accarezza la guancia e Fei si sente arrossire, continuando a guardare altrove, anche se ormai la stanza è praticamente immersa nel buio.
« Nevica ancora un sacco, non trovi? Sembra che non voglia proprio smettere— » sussurra Fei voltandosi e facendo incontrare i loro occhi, sentendo ancora più caldo.
« Fino a quando non dovremo andare da qualche parte, lascia che nevichi. » mormora in risposta, poi sorride e Fei si ricorda ancora che alla fine si riduce tutto solamente a quello: le labbra di Saru che si incurvano verso l’alto.
E la neve continua a cadere su Tokio.

 

The fire is slowly dying,
And, my dear, we’re still good-bye-ing,
But as long as you love me so,
Let it snow, let it snow, let it snow.
 

Let it snow, let it snow, let it snow.

 
 
 


 


 




Nota: Le peonie significano confusione nel linguaggio dei fiori.



 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: _E r i e