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Autore: Jane_sfairytales    27/08/2013    4 recensioni
« Hey aspetta! Aspetta, dove vai? » ma per quanto corresse non riuscì a raggiungerla e la perse di vista. Ma da quel giorno, per le strade di Londra, andava sempre cercando quell’angelo che gli aveva dato amore quando tutti gli altri gli stavano voltando le spalle...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finally you have found me.

Era lì, su una panchina accasciato sotto il peso dell’angustia di quei giorni, mentre la pioggia cominciava a scorrere dal cielo di Londra cancellando i segni dell’estate.
Gli scoccò un bacio sulla guancia spingendosi dietro le mani che gli coprivano gli occhi stanchi e disperati.
Lui alzò la testa di scatto senza capire e si ritrovò un viso dolce e sorridente, quasi sommerso dalla massa di capelli che pendevano in avanti essendosi chinata. Si sentì più sereno, anche se impercettibilmente, e l’espressione sul suo volto si distese quasi a formare un’ ombra di un sorriso. Allora lei, soddisfatta, si raddrizzò e corse via: non voleva essere invadente, solo fargli capire che “la felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce.”
« Hey aspetta! Aspetta, dove vai? » ma per quanto corresse non riuscì a raggiungerla e la perse di vista. Ma da quel giorno, per le strade di Londra, andava sempre cercando quell’angelo che gli aveva dato amore quando tutti gli altri gli stavano voltando le spalle: la cercava nei volti delle fans, nella miriade ai concerti, finché non la vide dal secondo palco e la salutò mentre cantava. Chiese a Paul di farla venire nel backstage perché desiderava ringraziarla. Quando scesero dal palco fremeva; avrebbe voluto regalarle dei fiori ma aveva solo la coroncina che aveva indossato durante il concerto: sperò che la accettasse  lo stesso, anche se dentro sé sentiva che era una ragazza semplice, che si sarebbe accontentata di un abbraccio o del più piccolo gesto se fatto sol cuore.
La scorse da lontano: leggins fantasia universo e t-shirt nera con una loro foto; i capelli castani dalle mille sfumature prendevano le più svariate direzioni a causa del sudore e della foga del concerto. Aveva lo sguardo basso e timido mentre le gote andavano a fuoco. Lui corse ad abbracciarla stringendola forte, a lungo.
« Grazie, grazie, grazie. Perché sei fuggita via? Ti ho cercata ovunque. » Le disse staccandosi e posandole la corona di fiori in testa.
« E’ lei! » Confermò felice ai ragazzi e a Sophia, Eleanor e Perrie che aspettavano lì vicino. Tutti la abbracciarono e la ringraziarono senza neanche darle il tempo di rispondere.
« Allora, perché? »
« Perché non volevo nulla in cambio, mi importava solo che tu stessi meglio. » Quelle parole furono l’inizio di una grande amicizia: ogni volta che tornava a casa, Liam trovava sempre del tempo per lei e la chiamava spesso per confidarsi o solo per sentire la sua voce e come procedesse la sua vita. Le voleva bene, e col tempo, quando i suoi impegni lo permettevano, la invitò ai concerti e a stare con loro quando erano in tour all’estero. Era diventata parte integrante della famiglia targata One Direction e stava bene con tutti.
Un giorno vide le foto di un “Meet & Greet” negli Stati Uniti e seppe che lui stava male: le fans lo avevano messo da parte. Provò a chiamarlo e contattarlo in ogni modo ma non ci riuscì e i ragazzi non vollero dirle niente. Passò un giorno intero e lei riprovò incessantemente ma ancora non ottenne risultati. Andò a lavoro con un peso sul cuore e quando tornò a casa si chiuse dentro tentando di distrarsi guardando un film finché non suonarono il campanello.
« Scusa se ti ho fatta preoccupare, ma non mi andava di sentirti a telefono. » Le disse Liam tranquillo. Lo abbracciò di slancio e lui la trascinò dentro chiudendosi la porta alle spalle; si sedettero sul divano.
« Oh tesoro, mi dispiace tanto, ma esistono persone insensibili e non possiamo farci niente però…»
« Ci sono persone che mi amano ed accettano così come sono, ed è per loro che vado avanti e sorrido ancora. » Le disse accarezzandole una guancia guardandola con dolcezza, poi la baciò. Fu un bacio leggero, a stampo, di una delicatezza infinita, mentre ci metteva dentro tutto l’amore che provava per lei; infine si staccò e le sorrise.
« Perdonami, dovremmo essere migliori amici, ma non riuscivo più a resistere: mi sono innamorato di te. Tu, da sempre, mi hai accettato per quello che sono, difetti compresi, e sei restata sempre al mio fianco: io con te sto bene. Mi dispiace di essermene accorto solo ora: avrei potuto evitare tanti sbagli e saremmo stati felici già da tempo…» le scostò un ciocca dietro l’orecchio. Lei era rimasta sbalordita e non riusciva a pensare: aveva sentito tutto l’amore che c’era in quel bacio e avrebbe tanto voluto abbandonarvisi ma…
« Liam non devi farlo solo perché mi sei grato: io ti voglio bene e basta, non desidero nulla in cambio; saperti felice è la più grande e bella ricompensa che io possa ricevere. »
« E se la mia felicità fossi tu? Io non amo solo ciò che tu hai fatto per me: io amo tutto di te. Amo il modo in cui riesci a far uscire Zayn dal suo mutismo e le opere d’arte che create insieme; amo quando tu e Niall cominciate a ballare per tutta la stanza e ridete a crepapelle; amo quando ti coalizzi con Louis e ne combinate così tante, ma così tante, che diverse volte abbiamo pensato di internarvi a chilometri di distanza: fosse solo per permettere a Niall di respirare di nuovo! Amo quando tu ed Harry vi prendete in giro a suon di pensieri filosofici, che poi tanto filosofici non sono, e il modo in cui ti rapporti con Lux e i bambini in generale. Amo la complicità che hai con le ragazze e tutto lo staff. Vorrei che conoscessi meglio la mia famiglia e sono sicuro che ti adoreranno anche loro, perché tu sei in grado di capire i cuori delle persone e dargli ciò di cui hanno bisogno rendendoli felici. E amo il fatto che tu faccia tutto ciò con naturalezza e che non pretenda nulla in cambio, perché tu sei così e io amo ogni cosa di te: come sorridi, come mi accarezzi, la tua risata, il tuo modo di camminare o vestire; tutto. E mi dispiace di non essermene accorto prima così la storia con Sophia sarebbe finita più in fretta: perché era solo un’illusione, ma un’illusione che non mi permetteva di vedere che sei tu la donna che voglio avere orgogliosamente accanto, nei momenti brutti come in quelli belli. Voglio poter dire al mondo: “Sono fiero di lei, di lei che è la mia compagna di vita.” come tu dici di esser fiera di me quando ottengo dei risultati positivi. E scusa se te lo dico ora, così, tutto d’un tratto senza averti mai baciata prima, senza averti mai detto “Ti amo”, ma la consapevolezza mi è giunta all’improvviso quando finalmente ho aperto gli occhi vedendo ciò che avevo sempre provato, e non volevo perdere altro tempo… altro tempo senza te. »
Il cuore le batteva fortissimo nel petto e le mancava il respiro: era sin dall’inizio che stava al suo fianco nell’ombra, preoccupandosi per lui ed accontentandosi di vederlo felice, e ci era così abituata, da non aver mai pensato di poter essere lei la sua felicità. Aveva sempre pensato che, un giorno, ci sarebbe stata qualcuna in grado di rubargli il cuore e custodirlo dolcemente per il resto della loro vita, ma non aveva mai creduto di essere… abbastanza. E ora lui, dopo due anni, le confessava di amarla; le salirono le lacrime agli occhi.
« Rispondimi questa sera… fatti trovare pronta alle 8. » asserì Liam con un sorriso enigmatico prima di posarle un bacio in fronte ed uscire senza dirle nient’altro.
Alle 8 in punto suonò il campanello e lei accorse per quanto le permettessero i tacchi e il vestito da sera blu lungo; se lo ritrovò davanti in abito nero che le porgeva un mazzo di rose rosse. La ragazza le annusò e gli sorrise timidamente; lui mise le rose in un vaso, poi ne estrasse una, ne accorciò il gambo e gliela mise tra i capelli. Le baciò la fronte e la prese per mano uscendo di casa. La portò in una splendida villa, una di quelle in cui si fanno le cerimonie e, sulla riva di un laghetto, all’estremità di una piattaforma sull’acqua, c’era un tavolo apparecchiato per due. Una candela brillava al centro e gli alberi circostanti erano addobbate di tante piccole luci come fossero lucciole. La condusse fino a lì e, quando il cameriere portò lo champagne, riempì i calici impedendole però di brindare o bere.
« Non ancora…» le sorrise enigmatico, poi infilò una mano in tasca e ne cacciò una scatolina nera. Si inginocchiò di fronte a lei e l’aprì mostrando un raffinatissimo anello: era in oro bianco e ricordava la forma di un diadema alla cui punta c’era un diamante, piccolo ma luminosissimo.
« Allora, cosa mi rispondi: vuoi rendermi l’uomo più orgoglioso e felice del mondo accettando di essere al mio fianco per il resto della nostra vita? »
Rise piano abbassando lo sguardo mentre gli occhi le si facevano lucidi, poi li puntò nei suoi e si morse il labbro tentando di trattenere le lacrime di felicità.
« Sì…» annuì aprendosi in un sorriso enorme, e negli occhi di lui si riflesse la stessa gioia abbagliante che regnava nei suoi. Si alzò, tolse l’anello dalla scatolina e, cingendole i fianchi con un braccio, l’attirò a sé infilandoglielo con la mano libera. Posarono la fronte l’uno contro l’altra e si strinsero dolcemente chiudendo gli occhi e non riuscendo a smettere di sorridere poi, mentre i raggi lunari li accarezzavano, lì, sospesi tra terra e acqua, si baciarono.


Spazio d'autrice.

Allora, ecco la mia prima OS ed è su quel cucciolo di Liam!
E' ispirata al momento difficile che sta vivendo: tra due giorni compie vent'anni e invece di tentare di renderlo felice, viene assillato dai giornalisti e alcune "fans" criticano le sue scelte sentimentali. Colpiscono lui perché sanno che è quello che si fa più problemi, quello che chiede scusa anche se ha ragione, quello che porta la sua fidanzata alla premiere del suo film perché orgoglioso e felice e non vede rispettate le sue scelte. La vita è la sua, e se anche Sophia non fosse giusta per lui, sbagliando si impara ma è giusto che faccia le sue esperienze.
Noi, se lo amiamo, dobbiamo accettare le sue decisioni e volergli bene per quello che è: Daddy/Batman/Ironman/Panda!  
Aniway, spero che la OS vi piaccia. Lasciatemi tanti commenti e, se vi va, passate dalla mia Long fantasy "I love you just the way you are.".

P.S. un ringraziamente a 
PeterPan_Forevah sia per questo, che per l'altro banner!
 

Jane.

 

 

  
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