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Autore: William Tommo    27/08/2013    2 recensioni
Il mio nome è Gioele, ho 14 anni e voglio raccontarvi la mia storia...
Sono nato in provincia di Lecce, in un pase vicino Otranto. Sono stato battezzato a Minervino, nel paese in cui vivevano i miei, quando avevo solo 1 mese. Nello stesso mese ci siamo dovuti trasferire a Pisa, perchè mio padre non trovava lavoro.
Non sapevo che quel trasferimento avrebbe rovinato la mia vita...
Non sapevo che, da allora, la mia vita sarebbe stata diversa da quella degli altri ragazzi.
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stavo passeggiando, anzi correndo controvento per le strade di Minervino, il mio paese in Salento. Era semplicemente un sogno. Ero libero, ed ero lì, dove sono nato, in puglia. La dolce brezza mi accarezzava la nuca, mentre vedevo i ragazzi e le ragazze entrare a scuola. Solo pochi passi e avrei raggiunto anch’io la mia scuola, la scuola di Minervino, il mio paese. Era tutto cosi bello, eppure tutto così strano. Ma non mi importava, finalmente ero felice. Quello era il mio paese, quella era la mia vita, ed è così che doveva essere. Una sensazione stupenda. Mi sentivo vivo, come non ero mai stato prima. Stavo per raggiungere la mia scuola quando sentii chiamare mia madre: -svegliati! È ora di partire! Mi rigirai nel letto 3 volte, poi mi alzai. “Accidenti, era soltanto un sogno”. Pensai sconsolato. 
Faccio spesso sogni come questo, e ogni volta ci credo. Credo davvero di vivere  a Lecce. Credo davvero di avere una scuola là, una vita là, come dovrebbe essere.. Ma ogni volta è soltanto un sogno. Perché non può essere la realtà?                                                                                                                                                                  
Da quando ci siamo trasferiti a Pisa, quel maledetto giorno, sento la mancanza della mia terra. Sento la necessità di vivere nel posto in cui sono nato, in Salento. Sto male a Pisa, non riesco a smettere di pensare a come sarebbe la mia vita se vivessi in Puglia, se non ci fossimo mai trasferiti in Toscana. Tutto sarebbe diverso. Se solo mio padre avesse trovato un lavoro a Lecce, adesso vivrei qui, dove la mia vita è cominciata. Ogni estate ritorno qui a Lecce per passare i giorni estivi con i miei parenti, con tutti i miei cari, quelli che purtroppo non posso vedere durante l’anno. Questa è una di quelle estati.. E come ogni anno l’estate finisce. Arriva il momento di salutare tutti, di salutare la mia terra. Quella terra in cui sono nato e in cui  non ho mai avuto la possibilità di vivere. Ed eccomi qua, che sto per ritornare a Pisa, un’altra volta.                                                                                  
Lasciare la Puglia è dura sempre.. ma sento che diventa sempre più difficile mano a mano che passano gli anni, mano a mano che maturo. Più cresco e più sento la necessità di dover stare in Salento, perché è lì che sono nato, il mio DNA è salentino, il mio sangue è salentino ed io appartengo al Salento.                                           
-Siamo pronti per partire!  Urlò mia madre, interrompendo i miei pensieri.                                                                 
Salutai la casa (lo so, sono molto normale) e ogni singola stanza. Poi feci ciao con la manina, sembrando un ebete. Scesi in garage, dove mi aspettava la mia famiglia e la macchina piena di bagagli. A quel punto scoppiai a piangere.  Non potevo sopportare di lasciare ancora una volta il mio paese, per tornare a Pisa. Non volevo lasciare di nuovo i miei cugini, le mie radici, e tutti i bei momenti passati in quell’estate del 2013. Momenti che non scorderò mai, e che rimarranno impressi nella mia testa a vita.                                       
“Mi mancherà tutto questo..” Pensai. Non ero pronto a lasciare di nuovo quella casa. Non ero pronto ad affrontare un nuovo anno scolastico. Volevo solo rimanere là, ma questo purtroppo non era possibile. Dovevo partire, ancora una volta. Erano passati 14 anni e ancora non mi ero abituato a quella vita.                      
Mi misi in macchina piangendo, come non avevo mai pianto in tutta la mia vita. Uscimmo dal garage e ci allontanammo pian piano dalla mia cara casa, dal mio paese.. Quella casa e quel paese in cui ho passato in momenti più belli della mia vita.                                                                                                                                              
Piangevo, singhiozzavo, non capivo più niente. Capivo solo che non volevo ritornare a Pisa, e tanto meno a scuola. Non volevo andarmene e lasciare tutti così.. Eppure stava succedendo. Stavo lasciando tutto e tutti.         
Mi misi gli auricolari alle orecchie, con una canzone rilassante delle Little Mix. Non volevo pensare più a niente, solo a dormire. Mi asciugai le lacrime e mi calmai. Non volevo soffrire più, solo cadere in un lungo sonno senza risveglio. Chiusi gli occhi, e mi vidi passare per la mente tutti i momenti trascorsi quell’estate, i miei cugini, le campagne del Salento, il sole e il mare.. Così mi addormentai, sognando la vita che non ho mai potuto avere.


*angolo autore* Questa è la prima storia, quindi non ho molta esperienza, comunque spero vi piaccia. Vorrei ricordare a tutti che questa è la MIA storia e che tutti i pensieri e le emozioni del personaggio sono anche i miei! Purtroppo quella descritta nella storia è la mia vita, quindi spero la apprezziate anche per questo. Recensite in tanti perfavore! Grazie.
  
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