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Autore: A n g e l a    27/08/2013    2 recensioni
Tutto accade sempre troppo in fretta.
È tempo di un secondo e succede tutto quello che non ti aspetti e tutti i sogni e i progetti che hai fatto nel tuo ultimo anno di liceo svaniscono in un istante.
È tempo di un secondo e arrivi nella città dove i sogni si realizzano e poi è tutto un ciclone di avvenimenti:
La scuola a cui hai sognato di andare per tutta la vita non ti accetta,
trovi lavoro per una delle migliori riviste esistenti e il tuo ragazzo ti tradisce.
È tempo di un secondo e ti ritrovi ad essere consolato dal tuo peggior nemico.
È tempo di un secondo e ti rendi conto di star vivendo una vita che non è la tua.
Ed è ancora tempo di un secondo ed è il tuo nome che è viene pronunciato dalle sue labbra mentre ti chiede di sposarlo.
È tempo di un secondo e il problema non è più la tua vita, quello che è successo, i tuoi progetti, i tuoi sogni o quello che non credevi sarebbe mai successo ma è quella domanda con tanto di anello che ha una risposta fin troppo scontata.
Ed è in momenti come questi che ti rendi conto che è sempre tutto e solo tempo di un
secondo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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N.d.A.
Ho premuto quel bottone quindi, si, siamo alla fine.
*si asciuga gli occhi con un fazzoletto.*
Now, diamo il via ai ringraziamenti.
Un grazie di cuore Ginny, per il betaggio dei primi capitoli e alle mie amiche, per l’ispirazione e l’incoraggiamento allo smut che però non sono capace di scrivere;
Grazie a chi ha inventato la Kurtbastian e a Ryan Murphy che ci ha fatto conoscere Grant Gustin e il suo incredibile talento, inscatolandolo nel ruolo di uno dei miei personaggi preferiti;
Ringrazio i miei professori per fare delle lezioni dannatamente noiose che mi danno il tempo di scrivere;
In fine un grazie speciale va alla fantastica, unica, talentuosa –okay, mi fermo- Edy Ferrone – RenoLover su Efp, lj e ff.net- perché mi ha aiutato in molti, moltissimi capitoli con i suoi consigli, le sue idee e, a volte, anche le sue gif ispiratrici ( OwO ), grazie per l’aiuto, davvero, senza di lei non avrei finito questa fanfic e non starei scrivendo due OS e nuove fanfic;
Un altro grazie va a tutte le fantastiche persone che hanno messo questa storia tra le preferite/ seguite/ ricordate;
E, infine, ultima ma non meno importante,  va ringraziata Tallutina che ha recensito tutti i capitoli da quando ho iniziato questa storia.
Buona lettura! Questa storia mi mancherà!

 
Tutto accade sempre troppo in fretta.
È tempo di un secondo e succede tutto quello che non ti saresti mai aspettato e tutti i sogni e i progetti che hai fatto nel tuo ultimo anno di liceo per la tua vita svaniscono in un istante.
È tempo di un secondo e arrivi nella città dove i sogni si realizzano e poi è tutto un ciclone di avvenimenti:
la scuola alla quale hai sognato di andare per tutta la vita non ti accetta, trovi lavoro per una delle migliori riviste esistenti e il tuo ragazzo ti tradisce.
È tempo di un secondo e ti ritrovi ad essere consolato dal tuo peggior nemico.
È tempo di un secondo e ti rendi conto di star vivendo una vita che non è la tua, ma che non odi.
Ed è ancora e sempre tempo di un secondo ed è il tuo nome che viene pronunciato dalle sue labbra mentre ti chiede di sposarlo.
È tempo di un secondo e il problema non è più la tua vita, quello che è successo, i tuoi progetti, i tuoi sogni o quello che non credevi sarebbe mai successo, ma è quella domanda con tanto di anello che ha una risposta fin troppo scontata.
Ed è in momenti come questi che ti rendi conto che è sempre, tutto e solo tempo di un secondo.
Kurt prese un respiro profondo, mentre sentiva il senso di colpa aumentare a valori improbabili.
“No.” disse con decisione.
“Ma- io- tu- noi..”
“Noi, non esiste più Blaine, esiste un Kurt e Blaine ma non più un noi.” Spiegò e poi si abbassò alla sua altezza, piegandosi sulle ginocchia
Blaine iniziò a singhiozzare.
“Il futuro-“
“Il futuro niente, Blaine. Eravamo noi ad avere dei piani  per noi, Blaine. Dei piani precisi, ben costruiti e che sembravano indiscutibilmente indistruttibili. Ma non lo erano.”
“E’ tutta colpa mia.” Sussurrò Blaine.
“E’ colpa tua com’è colpa mia, Blaine. Non ci siamo fatti bastare quello che avevamo. Io, come te, volevo di più: più successo, più fama, più amicizie nel mondo della moda. E tu volevi più amore.”
“Avrei dovuto farmelo bastare.” Disse ancora Blaine.
“E poi? Saremmo arrivati a sessant’anni con le rughe da stress e piatti rotti in giro per la casa? Con un matrimonio che non funziona perché vogliamo entrambi di più?” continuò Kurt sorridendo e accarezzandogli la guancia “Il destino ha dei piani per noi ma, non sono come quelli che volevamo noi.”
Blaine si asciugò le lacrime e  si tirò su, seguito immediatamente dall’ex.
Blaine lo tirò a se e lo strinse in un abbraccio. “Promettimi che quando ci incontreremo alla NYADA per i corridoi tu non mi eviterai, promettimi che andremo ancora a prendere il caffè insieme e promettimi di criticare ancora i miei papillon.” Disse come se da quello ne dipendesse la sua vita.
Kurt rise “Te lo prometto.”
E così si erano staccati, si erano guardati negli occhi e si erano sorrisi con il cuore più leggero.
Kurt poi si era girato verso il suo tavolo e aveva mimato con le labbra un ‘ti amo ‘ a Sebastian che sospirò sollevato, sciogliendo la sua postura rigida.
Evelyn scattò una foto in quel esatto momento.
****
Cinque mesi dopo, Kurt Hummel, Sebastian Smythe stavano dirigendo due traslochi e stavano assistendo ad altri due:  quello di Sebastian Smythe nel suo nuovo appartamento a NY, quello di Kurt Hummel  dal suo vecchio appartamento a quello nuovo di Smythe e quello di Blaine e Sam nel vecchio appartamento di Kurt, Rachel e Santana, proprio sul loro stesso piano a due metri dalla loro porta.
Quando ebbero finito, cinque ore dopo, di sistemare mobili  Kurt si buttò sul divano.
“Giuro che non mi muoverò di qui per i prossimi cento anni.” Disse.
Sebastian rise e, preso il telecomando, si sedette vicino al suo ragazzo.
“Tv?” chiese.
“Mmmmh, okay.” Rispose Kurt prendendogli il telecomando dalle mani con fare dispettoso.
Fece Zapping per qualche minuto finchè “Oh, una maratona di una mamma per amica!” disse Kurt.
“Oh, Dio. No.” sussurrò Sebastian.
*Mezz’ora dopo*
“Possiamo far finta di esserci fidanzati oggi? Odio pensare che festeggeremo il nostro anniversario a San Valentino.” chiese Sebastian.
“No. E comunque stai dicendo che non scapperai prima del prossimo San Valentino? Wow, rincuorante.”
“Neanche tu sei stato molto rincuorante quando ho dovuto conoscere tuo padre, sai?”
E poi si sentì uno sbuffo dall’altro lato del muro- Ma perché voi credete che ci sia un vero e proprio muro? Tsc, è sottile come carta velina. aveva detto l’ex proprietario- “Mio Dios!  Ma questi due non scopano mai?”.
Sebastian rise mentre Kurt sussurrava maledizioni indirizzate all’ispanica.
“Mh, perché non l’accontentiamo?” disse Sebastian iniziando a lasciargli baci sul collo.
Kurt arrossì “Sparisci Smythe, non ho neanche la forza di pensare di farlo.” Disse.
Sebastian sorrise mentre si tirava Kurt contro e lo faceva accoccolare su di lui.
Due ore dopo Evelyn li trovò lì addormentati e scattò un'altra foto.

 
 
 
P.s. la storia delle foto di Evelyn è per una missing moments della ff che arriverà (prima o poi) :*
  
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