“Mi dispiace” mi sussurra, posando una mano sulla mia spalla.
“Non è colpa tua” la mia voce è impastata dalle lacrime ed è sgraziata, troppo acuta per un ragazzo. Provo a darmi un contegno e fermare quelle dannate lacrime che non vogliono smettere di percorrere le guance.
“Del resto.. sono io quello innamorato, no? Sono io quello che deve soffrire e stare male per qualcosa che non c’è”