Fanfic su attori > Cast Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Diemmeci    27/08/2013    4 recensioni
«Hai bisogno di aiuto?», un ragazzo mi sta venendo incontro, ma non riesco a vedere il suo volto per via del sole che mi sta accecando.
«Sono caduta e temo di essermi slogata la caviglia», informo il ragazzo, il quale riconosco all’istante e sobbalzo per la sorpresa.
Jensen Ackles. Seguo Supernatural da una vita ed ho sempre avuto una cotta per lui. Sento le guance prendere fuoco ed abbasso lo sguardo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jensen Ackles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ventunesimo capitolo.

Roma è la città in cui sono cresciuta e ad essa sono legati i più bei ricordi che conservo nel mio cuore. Quello che forse ritengo essenziale ricordare è il primo incontro avuto con Jensen. Io stavo andando ad una partita di calcio di Josè e, invece di arrivare sana e salva al Campo Sportivo, mi slogai una caviglia e Jensen mi trovò a terra. Lui è stato il mio salvatore e da subito iniziai a provare dei forti sentimenti che lui ha ricambiò, sorprendendomi. Ho sempre avuto la conferma che fosse innamorato di me, in qualche modo riusciva a farmelo capire, ma adesso non credo che lui provi le stesse cose che sento io nei suoi confronti.
Ieri sera l’ho beccato di nuovo a parlare di quell’argomento top secret con Jared, al telefono, facendomi aumentare il timore che possa lasciarmi da un momento all’altro. Alla fine sono andata a dormire con un groppo in gola e al risveglio ancora non era passata la paura.
«A che pensi? Sei silenziosa oggi e non è da te» la voce di Jensen mi riporta alla realtà, facendomi notare che mi sono persa nei miei pensieri.
«Sono solo stanca, stanotte non sono riuscita a chiudere occhio» sospiro.
Jensen mi stringe la mano e faccio fatica anche solo ad essere toccata da lui in questo momento. «Rach, non mi prendere per uno stupido. Pensi che io non abbiamo capito che ieri sera non avevi il mal di testa? Ho notato il tuo cambiamento di umore improvviso e ho fatto finta di niente ma, dato che continui a tenere il muso, vorrei sapere che ti succede».
«Sono preoccupata per l’incontro di domani con mio padre» mento.
Ah, si. Ieri mi sono messa d’accordo con mio padre per andare a cena fuori per stare un po’ insieme. Il pensiero di passare del tempo con lui mi eccita e di sicuro non mi rende ansiosa e spaventata.
«Ah, capisco» annuisce, aumentando la stretta della sua mano. «Che cosa ti preoccupare principalmente?» mi chiede dolcemente.
«Un po’ tutto» continuo a mentire, sentendomi quasi in colpa ma ricordo che anche lui lo sta facendo e credo per un motivo più serio.
«Andrà bene, vedrai» mi rassicura sorridendomi.
Mi stringo nelle spalle, passandomi poi la lingua tra le labbra secche, e mi volto verso il finestrino per guardare il panorama. Prima di conoscere Jensen non sono mai salita su un aereo mentre adesso mi ci ritrovo sopra molto spesso. La mia vita è cambiata radicalmente da quando è entrato nella mia vita.
«Ho una notizia da darti» prende parola dopo qualche minuto di silenzio.
Ritorno con lo sguardo su di lui e attendo che parli.
«Ho parlato di te ai miei genitori e sarebbero felici di conoscerti» mi informa sorridendo e, prendendomi alla sprovvista, resto scioccata dalla notizia.
«Dici sul serio?» riesco a dire dopo qualche istante.
Annuisce, continuando a sorridere. «Mi hanno anche rimproverato per non avergliene parlato prima» ridacchia.
«Uhm, e quando dovremmo incontrarli?» chiedo.
«Mia madre aveva proposto domani sera ma, dato che mi avevi già detto che dovevi vedere tuo padre, abbiamo deciso di pranzare dopodomani insieme» dice tutto d’un fiato. «Per te va bene, no?»
«Perfetto» mi rendo conto di essere stata troppo acida ma, fortunatamente, Jensen non se ne accorge e continua a sorridere.
Anche io lo sono. Poter incontrare finalmente i suoi genitori mi rende felice, ma ho il timore che da un momento all’altro possa accadere qualcosa di brutto. Mi sto rovinando questo viaggio e non ho voglia di stare male per qualcosa che ancora non è successo.

Molte ore dopo, nelle quali ho dormito beatamente, l’aereo atterra a Ciampino. Sorrido non appena poggio i piedi sul suolo Italiano, felice di essere tornata a casa mia. Èinevitabile ammettere che mi è mancata. Velocemente, recuperiamo i bagagli e dopo vari controlli usciamo dall’aereoporto.
«Rachel, Jensen!» una voce squillante, che riconosco subito, attira la mia attenzione. Mi volto di scatto e noto Josè che ci guarda sorridendo.
Gli vado incontro, quasi correndo, e lo abbraccio forte. «Quanto mi sei mancato!»
Lui ride. «Anche tu mi sei mancata, Rach!»
Jensen ci raggiunge e da una pacca amichevole sulla spala di Josè. «Ti trovo in forma, amico. Vai in palestra, non è vero?»
«Colpevole!» esclama Josè, alzando le braccia e sorridendo. «Voglio tenermi in forma per il mio matrimonio, manca poco ormai».
«Fai bene» dico. «Sono le due del pomeriggio» sgrano gli occhi quando leggo l’orario sull’orologio di Josè.
«Fuso orario, ne hai mai sentito parlare?» ridacchia Jensen.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo. «Quanto sei scemo».
Dopo aver chiacchierato un po’, entriamo in macchina e Josè ci accompagna sotto casa mia. Voglio dare un’occhiata a come è messa e, se serve, dare una pulita.
«Casa dolce casa» mormoro felice, salendo le scale per poi aprire la porta della mia amata casa. «Ma è pulita» dico incredula.
Josè, che è salito insieme a noi, annuisce. «Sono venuto qualche volta io e qualche volta Camilla. Se non fosse stato per questo, questa casa sarebbe stata una topaia».
«Hai ragione, grazie mille».
Si stringe nelle spalle. «Figurati, è stato un piacere».
Mi guardo intorno e mi rendo conto di quanto mi sia mancata casa mia. Jensen aveva ragione quando mi disse che non lo ammettevo a me stessa, ma adesso gli do pienamente ragione. Ma questo non toglie il fatto che, se lui non c’è, non resto qui da sola. Preferisco andare anche in capo al mondo, l’importante è averlo al mio fianco.
«Adesso vi lascio da soli, ci sentiamo domani» si congeda Josè.
Dopo averlo salutato, ci lascia da soli e mi distendo sul divano per rilassarmi un po’. Jensen si accomoda accanto a me e, per riempire il silenzio che è calato nella stanza, accende la televisione.
«Rachel, devo dirti una cosa che non ti posso nascondere. La verrai sicuramente a sapere e preferisco essere io a dirtelo» Jensen prende parola.
Mi volto di scatto verso di lui e provo a non far trasparire nessuna emozione. «Cosa devi dirmi?» chiedo atona.
«Premetto che non sono stato io a compiere il gesto» gli trema la voce e questo non fa altro che preoccuparmi.
«Dimmi» ripeto.
Abbassa lo sguardo e, velocemente, dice: «Qualche tempo fa ero a casa di Victoria per provare delle scene e, mentre stavamo facendo una pausa, mi ha baciato».
Trattengo per un istante il respiro, scioccata da quello che mi ha appena detto. Quello che più temevo si è avverato e mi sento tradita. «Ah» mormoro.
«Non ce la facevo più a tenertelo nascosto» mi dice, abbassando poi il tono della voce. «Non immagini quanto mi dispiace. Capisco se adesso sei arrabbiata, non te l’ho detto subito ed è comprensibile».
«Quanto tempo fa è successo?» chiedo, cercando di mantenere la calma per non mollargli uno schiaffo.
«Un paio di mesi fa, credo» risponde incerto, storcendo le labbra.
Chiudo gli occhi e, lasciandomi andare, gli do uno schiaffo che cercavo di trattene. Mi schifa questo pensiero e mi sento tradita, anche se lui non ha compiuto il gesto. Me lo ha tenuto nascosto per due mesi e, quando si accorge che non può più tenermelo nascosto, me lo dice.
«Lasciami da sola, ti prego» lo supplico iniziando a piangere, «non ti voglio vedere».
Lui cerca di avvicinarsi ed io blocco. «Se non te ne vai tu, allora me ne vado io. Non mi cercare».
Mi alzo dal divano e, dopo aver indossato un giacchetto, esco di casa correndo. Non mi sono mai sentita così male in vita mia.
L’amore fa schifo.

Mentre corro verso casa di Josè, ripenso al comportamento che ho avuto poco fa con Jensen e mi rendo conto di essermi comportata come una ragazzina capricciosa invece che come un’adulta. Il problema è che la delusione è stata enorme: non avrei  mai pensato che Jensen mi avrebbe potuto tenere nascosto un segreto così a lungo. Soprattutto uno così.
«Rachel?» una voce femminile mi fa bloccare e voltare di scatto. Mi asciugo velocemente le lacrime che scorrono lungo le guance e noto Camilla che mi osserva preoccupata. «Che cosa succede?»
«Camilla» mormoro in imbarazzo. Sembro una scema in preda ad una crisi isterica, soprattutto perché ho iniziato a singhiozzare senza riuscire a fermarmi. «Jensen» proseguo, sentendo un nodo allo stomaco. «Mi ha tradita» concludo nascondendomi il viso tra le mani e sedendosi sul gradino del marciapiede.
«Stai calma» si accomoda accanto a me, abbracciandomi dolcemente. «Vuoi parlarne? Forse ti aiuterà, con me succede».
Prendo tutto il coraggio che ho in corpo ed inizio a parlare. «Jensen è strano da qualche tempo e ho iniziato a dubitare che mi nascondesse qualcosa e poco fa ne ho avuto la conferma. Mi ha raccontato che Victoria, una collega di lavoro con la quale faceva delle prove a casa sua, l’ha baciato all’incirca due mesi fa e lui me lo ha tenuto nascosto».
«Non ci credo» sussurra, visibilmente scioccata dal mio racconto. «E ora che cosa pensi di fare? Lo perdonerai?»
«Non posso vivere senza Jensen» sbuffo, «ma ho bisogno di capire cos’è meglio per me, per una volta non devo pensare agli altri ma solo a me stessa».
«Hai ragione» mi asseconda. «Nel frattempo vuoi restare da me e Josè?»
«Sicura?» mi mordo il labbro inferiore.
«Certo» mi sorride e mi aiuta ad alzarmi. «Domani torniamo insieme a casa tua e recuperi qualche vestito e accessorio che può tornarti utile, ma per oggi ti presto io qualcosa».
«Va bene» iniziamo a camminare verso casa sua. «Credi che verrà comunque al matrimonio?»
«Uhm» Camilla ci pensa su, «penso di si, soprattutto dopo il lungo viaggio che ha fatto».
«Gli parlerò al vostro matrimonio» dico, «una settimana di distacco mi sembra sufficiente per capire che cosa fare».
«Questo dipende da te» riflette.
«A proposito, non ho idea di cosa farvi per regalo di nozze. Avete una lista oppure dimmi tu, sono davvero impedita» cambio discorso.
«Un servizio di piatti» ridacchia Camilla. «Ci manca quello, ma solo se vuoi comprarlo o altrimenti non so cosa altro dirti».
«Perfetto!» abbozzo un sorriso.
Cala il silenzio e, tutti i pensieri che stavo cercando di non far emergere nella mia testa, iniziano ad affiorare. La mia più grande paura si è avverata e, anche se non è stato Jensen a baciarla ma lei, è sempre un tradimento. Sono sicura che avrei lasciato passare tutto se me lo avesse detto subito e non due mesi dopo l’accaduto.
«Anche io ci sono passata, sai?» Camilla sospira. «E, anche se non ti sembra il tipo, è con Josè che mi è accaduto».
«Josè ti ha tradita?» alzo un sopracciglio, «non ne sapevo nulla».
«Un anno fa gli ho presentato la mia migliore amica, Caterina, e sin da subito ho notato che era nata un’amicizia tra di loro» mormora. «Una sera, credo dopo un mese e mezzo, siamo usciti di nuovo assieme e lei, alla prima occasione, lo ha baciato».
«Ma tu non eri con loro?» sgrano gli occhi.
«Si, mi ero assentata solo qualche minuto per andare in bagno e quando sono tornata li ho trovati a baciarsi» dice schifata.
«Lui ha ricambiato?» chiedo di fretta, pensando a Jensen e Victoria.
Camilla storce le labbra. «No, ho fatto in tempo a vedere che la allontanava schifato e le ha urlato contro».
«Wow» mi passo una mano tra i capelli, sbigottita. «E lo hai perdonato subito?»
«Rachel, non è stato Josè a baciarla e di conseguenza non mi ha tradito secondo me. Lo stesso vale per te, Jensen è stato baciato quindi non ti ha tradita». Mi spiega velocemente.
 «Credi che ho esagerato a comportarmi così?» sussurro.
«Si» annuisce.


Spazio autrice:
salve, questo capitolo è abbastanza corto ma ho preferito così.
Spero vi piaccia :)
a presto!

Diemmeci.

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Diemmeci