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Autore: Heyale    27/08/2013    2 recensioni
Una veloce One shot sulla coppia Kiba/Ino, tra le mie preferite.
Dal testo:
" -Ma niente...voleva sapere per chi ho comprato questa rosa.-
-Ah. E luce fu.-
-Che vuoi dire?-
-Niente...solo che potevi dirle che quella rosa era per lei.-
-Non ne ho avuto il coraggio.-
-Ma così hai finito per litigarci...-
-Senti, verrà il momento, solo che non era oggi.- "
 
Hope you enjoy :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka | Coppie: Kiba/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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KIBAXINO Do you wanna be my Valentine?


Konoha.

La gente girava per le vie del paese tranquillamente, amici che si ritrovavano, giovani ninja che tornavano da missioni, altri che lavoravano nei loro negozi.
Proprio come Ino, che era indaffarata nel negozio di fiori di sua madre.
C'era tantissimo via vai da quel negozio, tutti a prendere rose per il proprio partner. Mancavano solo quarantotto ore a San Valentino.
Era tutta sudata, nonostante le temperature non fossero delle più calde. Stava facendo un bouquet di ciclamini, quando entrò nel suo negozio una persona di sua conoscenza.
-'Giorno.- salutò lui, sorridendo debolmente.
-Kiba...qual buon vento ti porta nella mia fioreria?-
-Il vento che tira fuori in realtà, dovevo ripararmi.-
-Fanculo.-
-Scherzo, devo anche prendere un fiore.-
-Ah sì? E' la prima volta che compri dei fiori te...-
-Ma non è vero...-
-Sì ti dico.-
-Che mi dici di quella volta per la maestra Kurenai?-
-Eravate te, Hinata e Shino, non eri solo tu.-
-Fatto sta...- sospirò lui:-...che devo comprare un fiore.-
-Come vuoi. Hai già qualche idea?-
-Ti sono avanzate delle rose?-
-Certo, ne ho in quantità industriali.-
-Ah. Bene.-
Kiba fissava confuso lo scompartimento indicato da Ino, pieno di rose di ogni genere.
-Sembri un pesce fuor d'acqua Kiba.-
-Non sono abituato a questo genere di cose.-
-Che? Comprare fiori? Oh...ho capito. Comprare fiori...per qualcuno.-
Il moro arrossì di botto:-Non è vero!-
-Ma guardati, sei più rosso delle strisce che hai dipinto sulle guancie...-
-Senti Ino, sono cavoli miei. Mi dai una rosa adesso?-
-Come la vuoi, Inuzuka?-
-Che sia una rosa.-
-Rossa?-
-Troppo classica.-
-Gialla?-
-Troppo da amico.-
-Bianca?-
-Nah, troppo da matrimonio...a te quale piace?-
-La rosa fiesta.-
-E qual'è?- la bionda gli indicò una rosa tutta colorata:-...bella. Mi piace.-
-Aggiudicato?-
-Sì.-
-I bigliettini sono là in fondo.-
-No no, niente bigliettini.-
-Non vuoi fare il romantico per una volta?-
-No.-
-Fallo per me, dai...scrivile qualcosa.-
-Hey, chi ti dice che sia una lei?-
-Oh ma dai, vai a comprare una rosa per metterla in casa?!-
-D'accordo piccola smorifosa...ok, è una lei. Ma non voglio scrivere bigliettini.-
-Lo sapevo! Chi è lei?-
-Cosa?! Non ci penso nemmeno a dirtelo!-
-Eddai Kiba, puoi fidarti di me...-
-Sì, certo.-
-Dai...ti prego, dimmi chi è.-
-Sto cazzo.-
-Che simpaticone.-
-Non sono affari tuoi, Ino.-
La bionda si avvicinò ancora di più al ragazzo, prendendolo per il colletto della giacca:-Me lo dirai.-
-Non ci contare.-
-Io ottengo sempre quello che voglio.-
-Forse è questo il tuo problema.-
-Che vuoi dire?- Ino gli passò la rosa incartata, mentre lui le porse i soldi.
-Sei troppo sicura di te. Fai un passo indietro ogni tanto, non ci sei solo tu.-
-Non ho manie di protagonismo.-
-Ah no, si vede.-
-Evita certe affermazioni, se non puoi provarle.-
-Vaffanculo, Ino.- il moro si girò deciso verso l'uscita.
-Kiba!-
-Che vuoi?-
-Il resto.-
Ritornò alla cassa e prese il suo resto.
-Grazie eh.- disse lei, seccata.
-Prego.-
-Maddai Kiba! Fai l'offeso ora?-
-Non faccio l'offeso, voglio solo andarmene. Ho di meglio da fare.-
-Certo, devi conquistare questa tua ragazza...-
-Smettila!- gridò secco lui, zittendola, mentre usciva a gran passo dalla fioreria.


Quando la fioreria chiuse, circa alle tre di pomeriggio, Ino raggiunse casa sua, dove l'aspettava Shikamaru per parlare di una missione alla quale avrebbero dovutio prendere parte una settimana più tardi.
Entrò in casa più nervosa che mai, durante il tragitto aveva mangiato un panino al volo.
-Ciao Ino!- la salutò Shikamaru, dalla cucina.
-Ciao.-
-Tutto bene?-
-No.-
-Devo chiederti il perché o no?-
-Fai quel cazzo che ti pare, ok?-
-Che seccatura...che succede?-
-Kiba è venuto in negozio e ha comprato una rosa per una ragazza, ma non vuole dirmi per chi.-
-E saranno anche cazzi suoi, no?-
-No! E' nel mio negozio, deve dirmi per chi è!-
-Sbagli tattica, Ino, sono affaracci suoi.-
-Ho capito ma..insomma, doveva dirmelo. Tutto qui.- Ino si lasciò cadere pesantemente sulla sedia.
-Perché ci tieni tanto?-
-Tu non saresti interessato se Temari uscisse con qualcuno?!-
Shikamaru prese un colorito rosso, schiarendosi la voce:-Non sarebbe il tuo caso. E poi non sono affari tuoi. Ecco il tuo problema, ti immischi sempre in affari che non ti riguardano.-
-Wow, sono solo le tre e un quarto di questo fottuto dodici febbraio e mi sono già stati detti due miei problemi.-
-Quale sarebbe l'altro tuo problema?-
-Sono troppo sicura di me.-
-Vero.-
-Vaffanculo Shikamaru!- urlò lei, alzandosi di scatto dalla sedia, dirigendosi velocemente verso camera sua.
-Ino...- la chiamò lui.
-Che cazzo vuoi?!-
-Se ti dovesse interessare, si chiama gelosia.-
-Fottiti.- sibilò, girando nuovamente i tacchi.


Intanto, anche Kiba era arrivato a casa sua, e trovò Neji seduto al tavolo che discuteva con Hinata per una prossima missione. Shino era ancora in giro dalla mattina.
-Hey Kiba!- lo salutò Neji.
-Hey.-
-C'è del the lì.-
-Non sono nelle condizioni giuste di bere un the...ah, ciao Hinata.-
-Heilà.- sorrise tranquillamente lei.
-Perché non sei nelle condizioni?- riprese il cugino di quest'ultima.
-Ho appena discusso con Ino, in negozio.-
-Come mai?-
-Ma niente...voleva sapere per chi ho comprato questa rosa.-
-Ah. E luce fu.-
-Che vuoi dire?-
-Niente...solo che potevi dirle che quella rosa era per lei.-
-Non ne ho avuto il coraggio.-
-Ma così hai finito per litigarci...-
-Senti, verrà il momento, solo che non era oggi.-
-La perderai.-
-Non succederà.-
-Avete molto in comune voi due, potreste sul serio andare d'accordo.-
-Non dire cazzate, non mi sopporta.-
-Massì...c'è qualcosa tra di voi.-
-No.-
-Sì.-
-Neji, piantala, so quello che dico.-
-Forse è questo il tuo porblema.-
-E sarebbe, di grazia?-
-Sei troppo sicuro di te.-
Kiba sorrise, abbassando un po' i toni:-Allora forse abbiamo qualcosa in comune...-
-Sono contento per voi.-
-Ora vado fuori, devo insegnare ad Akamaru un trucchetto che mi ha fato vedere oggi Naruto.-
-Certo, vai pure.- sorrise il moro, riprendendo la conversazione con Hinata.

Tredici febbraio
Era domenica mattina.
Hinata bussò piano alla porta socchiusa della camera di Kiba, e in tutta risposta ricevette dei mugugni di disapprovazione.
-Kiba?-
-Mmmh...che ore sono?-
-Le unidici.-
-Devo alzarmi?-
-C'è Ino alla porta.-
-Ino?-
-Sì, se vuoi sbrigarti.-
-Cerca me?-
-Sì.-
-Dille che tra cinque minuti sono lì.-
-Va bene.-
Dopo cinque minuti esatti, Kiba scese le scale, arrivando velocemente sulla porta d'entrata.
-Ciao Kiba.- lo salutò la bionda.
-Heilà...tutto bene?-
-Sì sì...e te?-
-Tutto...ok. Che ci fai qui?-
-Picnic.- la ragazza alzò il cestino che aveva ai piedi:-Ti va?-
-Io e te?-
-Sì.-
-Va...bene. Credo...-
-Allora, se ti va di seguirmi.-
-Arrivo.- si chiuse la porta alle spalle e raggiunse Ino, iniziando a girovagare per il paese.
Passarono due minuti in silenzio, quando fu lui a prendere la parola:-Beh...come mai questa voglia?-
-Appunto, è una voglia.-
-Ti è venuta voglia di fare un picnic con me dopo che ci siamo detti su...mi suona strano.-
-D'accordo, è un modo per chiederti scusa.-
-Per ieri?-
-No, per quando tre anni fa in accademia ho copiato dal tuo compito e non te l'ho detto.- sorrise lei.
-Ah, ecco perché la risposta era uguale alla mia...-
-Hai il potere di complicare sempre tutto, Inuzuka.-
-Lo so.-
-Scusami, per ieri. Davvero.-
-Fa niente...-
-Davvero mi perdoni?-
-Certo.-
-Grazie.-
I due si guardarono per un attimo negli occhi, e arrossirono subito, distogliendo gli sguardi.
-Ma...- si schiarì la voce Kiba:-...perché volevi sapere per chi era la rosa?-
-Ero...cioè, sono, gelosa.-
-Gelosa?-   
-Sì.-
-E perché?-
-Così, insomma...sei un mio caro amico e sono gelosa se ti gira qualche ragazza intorno.-
-Giusto...ho capito. E così...sono un tuo caro amico, eh?-
-Già...-
Kiba prese un profondo respiro, mentre si sedeva siull'asciugamano che Ino aveva appena steso per terra, sull'erba del parco:-Beh, per me non è così.-
-Che vuoi dire?- si sedette anche lei.
-Che tu per me non sei una cara amica...-
-Beh, grazie.- fece l'offesa Ino, mettendosi subito sulla difensiva.
-Non mi hai lasciato finire...tu sei più di una cara amica.-
-Non capisco...-
-Tu mi piaci, Ino.-
La bionda si immobilizzò alle parole del ragazzo:-Davvero? Cioè...non mi stai prendendo in giro?-
-Sì, davvero. Non ti so prendendo in giro.-
-Oddio...- sospirò lei.
-Scusa, so che ho rovinato tutto...mi dispiace.-
-Nah, non hai rovinato niente.- sorrise lei, mettendosi sdraiata.
-Che vuoi dire?- le si stese accanto.
-Ecco...anche tu non mi dispiaci.-
-Non ti dispiaccio? Ne sono lusingato.-
-Mi piaci.-
-E sii più chiara la prossima volta.-
-D'accordo, scusami tanto mister non capisco tutte le volte che questa ragazza ci ha provato spudoratamente con me.-
-Sul serio tu ci hai provato con me?-
-Non so quante centinaia di volte.-
-Oddio, non l'ho mai notato.-
-E ritornamo all'argomento di prima.-
Kiba sorrise, tirandosi su col gomito:-E da quanto ci provavi con me?-
-Boh...sarà circa un anno.-
-Sai, vale anche per me.-
-Mi fa piacere, Inuzuka.-
-Anche a me, Yamanaka.-
La bionda sorrise, spingendo leggermente Kiba, in modo da stenderlo sull'asciugamano, appoggiando la testa sul suo petto, lasciando che le accarezzasse i capelli.

E cosaì passarono la domenica insieme, ma non si scambiarono troppe effusioni.
Lunedì mattina.
Ino era in negozio, a confezionare rose su rose.
Kiba era a casa, mentre discuteva con Shino e Hinata riguardo una missione.
Voleva tantissimo poter lasciare tutto lì e andare da lei, ma gli era stato impedito. Guardava spazientito l'orologio ogni cinque minuti, anche se il tempo sembrava essersi fermato. Gli mancava terribilmente Ino. E proprio a San Valentino era costretto a lasciarla da sola. Era costantemente sulle nuvole, ogni tanto batteva la matita sul tavolo e si svegliava un po'.
-Kiba?- gli chiese Hinata, sbuffando leggermente, il telefono all'orecchio.
-Mh?-
-Allora che dici?-
-Ottimo.-
-Non sai neanche di cosa stiamo parlando.-
-Massì...della missione.-
-No, stiamo ordinando da mangiare, idiota.-
-Scusa, prendo quello che prende Shino.-
-Va bene...- Hinata finì di ordinare e poi si rivolse a Kiba:-Hey?-
-Che c'è?-
-Vai.-
-Mh?-
-Vai da lei.-
-Ma non stavamo parlando della missione?-
-E' San Valentino, vai dai.-
-E tu allora con Naruto?-
-Ci dobbiamo trovare stasera. Vai, su.-
-Grazie Hinata, sei una stella.-
Kiba corse in corridoio, aprendo di fretta e furia la porta d'ingresso, investendo qualcuno.
Si ritrovò Ino imbarazzamente stesa sopra di lui, tutt'intorno a loro due c'erano fiori ovunque.
-Ino?- chiese, confuso.
-Ma guarda che casualità...anche tu qui?-
-Ci abito. Sai com'è...-
-Già.-
-Tu non eri in negozio?-
-Ho chiuso prima.-
-Perché?-
-Per vedere l'aurora boreale.-
-E' bella?-
Ino sorrise teneramente, chinandosi un po' di più, sfiorando le labbra del ragazzo:-Bellissima.- e in un attimo azzerò le distanze. Kiba diventò paonazzo, ma riprese il suo colorito, quando Ino gli mise una mano sulla guancia, mentre lui le spostava il ciuffo dietro l'orecchio.
Con la mano libera la ragazza afferrò una rosa, mettendola tra il suo viso e quello di Kiba, staccandosi da lui:-Buon San Valentino.-
-Buon San Valentino.-
-Kiba?-
-Mh?-
-Vuoi essere il mio ragazzo?-
-Solo se ti levi di qui, non ho più fegato.-
-Certo.- rise lei, mettendosi in piedi, seguita da Kiba.
-Allora, Inuzuka?-
-Certo che sì, Yamanaka.-


Angolo autrice
Scusate per questo scempio, ma sono depressa.
Pace a tutti fratelli.

Ale3103
  
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