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Autore: _Fux_    27/08/2013    1 recensioni
In amore non vince chi fugge; in amore vince chi resta e combatte per l’amore stesso.
Non si può scappare dai propri sentimenti.
Ti basterà soltanto il ricordo del suo amore?
Ti basterà, o finirai con il diventare solo l’ombra di te stesso?
-Perchè Louis se non ha Harry, non ha niente.-
ATTENZIONE: è una Larry Stylinson, se non vi piace il genere... Beh, non leggete :)
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I have nothing, cover di Imparato, perchè sto troppo in fissa D: (Ma voi ascoltate anche l'originale :P )


I have nothing, if I don’t have you

 
La valigia rossa è lì, aperta sul tuo letto, ancora da riempire .
Il tuo riccio, l’ultima volta che è stato lì, piangeva.
Avete litigato. Di nuovo.
Ma il tuo fidanzato –puoi ancora chiamarlo così?- non riesce ad accettare il fatto che tu ti debba trasferire.
Nemmeno tu, Louis, vorresti: ma sei costretto. O no?
Oh, andiamo, Louis! Non ci credi nemmeno tu! Hai ventuno anni compiuti e un lavoro, non devi seguire per forza tua madre! Ma forse… Non hai nessun motivo per rimanere, no?”.
Le parole che Harry ha pronunciato con le lacrime agli occhi ti sono rimaste impresse nella memoria.
Se solo sapesse quanto si sbaglia, eh, Louis?
Tu un motivo per rimanere eccome se ce l’hai.
Tu hai Harry!
Ma per quanto ancora?
Sei disposto a perdere l’unica persona che sia mai riuscita a capirti per davvero, l’unico ragazzo che ti abbia spinto ad andare avanti nella vita, solo perché hai paura??
Perché lo sai, che è solo la paura che ti sta bloccando. Ma poi, paura di che cosa?
Di essere felice? Non sei un dodicenne, sei grande, sei un uomo!
Com’è che si dice? Ah, si : “In amore vince chi fugge”.
Che gran cavolata, Louis.
In amore non vince chi fugge; in amore vince chi resta e combatte per l’amore stesso.
Inoltre, non si può fuggire da sé stessi, nessun nascondiglio sarà mai abbastanza inscovabile …
Non si può scappare dai propri sentimenti, perché quelli continueranno a torturarti, e la lontananza li accentuerà soltanto, aiutata dai ricordi; quelli felici, che ti faranno provare la mancanza, e poi quelli tristi, che ti abbatteranno l’umore.
Ti basterà soltanto il ricordo del suo amore?
Ti basterà immaginare le sue braccia strette attorno a te, mentre nella tua memoria proverai a ricostruire il suo inebriante odore?
Ti basterà, o finirai con il diventare solo l’ombra di te stesso?
Se sei certo che non rimpiangerai questa decisione a vita, allora vai, sei libero: la valigia è pronta sul letto, il biglietto del treno per raggiungere la tua famiglia sul comodino.
Solo, sei sicuro che prendendo quel treno andrai dalla tua famiglia? Sei certo che invece non te la lascerai… Alle spalle?
No?!
E allora perché sei ancora qui??
 
____----------____
 
Ma perché sono ancora qui??” si chiede Louis confuso, non capisce nemmeno lui cosa sta facendo.
Anzi, lo capisce, e anche molto bene: sta semplicemente buttando nella spazzatura una relazione di tre anni, perché è un fifone.
Ma per lui, per loro, ha deciso di essere coraggioso, finalmente.
Riflette ancora un po’ seduto sul letto, poi con uno scatto si infila il cappotto ed esce di casa, entrando in macchina.
Mentre si allontana sgommando, la macchia rossa nel bidone della spazzatura si fa sempre più piccola, più lontana, più inconsistente.
È il rosso della sua valigia, quello da cui si sta allontanando.
 
 
Louis ci avrebbe scommesso le sue Vans preferite che il riccio gli avrebbe sbattuto il portone in faccia; e infatti così è stato, ma per una volta il ragazzo con gli occhi azzurri è stato previdente: tira fuori dalla giacca la busta bianca leggermente spiegazzata, e la fa passare sotto la porta, sorridendo lievemente quando quella viene portata completamente all’interno dell’abitazione.
Sa di non essere mai stato bravo con le parole, ma per una volta ha deciso di affidarsi a quelle, segnando su un semplice foglio a righe tutto ciò che ha capito di provare –ma che in realtà sa di avere sempre provato- per il riccio.
 
“Caro Harry,
esiste un modo più orribile per cominciare una lettera?
Anzi, esiste una maniera più orribile per confessare i propri sentimenti?
Forse no, ma probabilmente questa è l’unica maniera che ho per dirti che ti amo.
È così, lo sai, vero?
Avrei solo voluto avertelo detto un po’ più spesso.
Ora è troppo tardi? Ti prego, dimmi di no.
È che quando tu te ne sei andato in quella maniera, ho capito che…
No, a dire la verità l’ho sempre saputo, che non avevo bisogno di guardare troppo lontano… perché mi bastava girare lo sguardo e incontrare il tuo.
Ho fatto i conti con me stesso, ma non ero pronto al risultato, ero troppo spaventato…
Da te ?
Forse.
O meglio, dal modo in cui mi fai sentire: dipendente.
È così, io dipendo da te, dal tuo amore, da un tuo semplice sorriso… Ma mi sta bene, anzi: non chiederei di meglio!
Non vorrei mai andare in nessun posto in cui tu non potresti seguirmi ed è per questo che non partirò.
Sai? Avevi ragione, io non avevo un motivo per restare, io ho ( scrivere “avevo” farebbe troppo male) te per restare, che sei la mia vita.
Non sono capace di esprimere a parole ciò che provo, perché nessuna sarebbe degna di te, della tua perfezione… perciò ti prego, fatti bastare queste righe e sappi che non ho mai provato l’amore con qualcun altro come lo provo con te… Perché prima di te non l’ho mai provato, e dopo di te… Non ci sarà mai nessun altro, lo giuro.
Suonerò di nuovo il campanello: hai intenzione di chiudermi ancora una volta la porta in faccia? (oh, si, ti conosco bene, sapevo che lo avresti fatto!).
Non voglio ferirmi di nuovo, così ci ho pensato, sai?
Potrei fingerei che tu sia fra le mie braccia, ma questo non mi basterebbe…
Sei così coraggioso da uscire di casa e stringerti al mio petto, fidandoti ancora una volta di me?
Riuscirai a prendermi così per come sono? Perché non credo che riuscirò mai a cambiare.
Non ti chiederò mai troppo, solo  di potere condividere la mia vita con te, perché se non ho te…
Allora io non ho niente.
Sarai sempre nel mio cuore, Harry.
Sinceramente tuo,
Louis
 
 
Uno scatto della serratura indica che la porta è stata –finalmente- aperta.
Louis alza lo sguardo dal gradino su cui si è seduto, e incontra gli occhi verdi di Harry –leggermente lucidi per il pianto, ma comunque bellissimi- a fissarlo.
Non farai mai più una stupidata del genere?” investiga il riccio ancora guardingo, mentre l’altro scuote con foga la testa, alzandosi di scatto.
I due ragazzi si ritrovano stretti l’uno all’altro in un abbraccio infinito: nemmeno loro si sono accorti come sono finiti l’uno nelle braccia dell’altro, quasi come fossero le due parti complementari di una calamita, ma entrambi sanno che non desidererebbero per nulla al mondo trovarsi in un altro luogo.
Non mi lascerai mai, vero, Lou?” domanda il più piccolo, stringendogli un lembo della maglia.
Mai, Haz… Mai.” risponde Louis, prima di posargli un bacio leggero sulle labbra rosee.
 
 
 
Non me piase. Non me piase per niente.
“E allora perché lo pubblichi?” vi chiederete.
Who knows?
Chi lo sa?
La canzone I Have Nothing mi aveva ispirato con il suo titolo, poi ho guardato il testo e mi sono messa a scrivere.
Ooopss, non avrei dovuto farlo hahah  (:
Vi ringrazio tanto di avere letto fino a qua, e mi scuso enormemente se sono presenti errori!
Baci,
Chiara :)

 

 
   
 
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