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Autore: ___Ace    27/08/2013    2 recensioni
Non volevo tornare, davvero.
Per la prima volta in vita mia mi sono trovata a temere per la mia esistenza.
Ho fatto di tutto a Punk Hazard. Ho assistito quello scienziato pazzo da quattro soldi, l’ho assecondato, spiato, controllato, sostenuto, protetto, ho fatto tutto quello che mi era stato ordinato, tutto nel migliore dei modi, calcolando ogni mossa nei minimi particolari per assicurarmi che nulla sfuggisse al mio occhio indagatore e mi scombinasse i piani.
Ho fatto tutto.
Ma non é bastato.
Doflamingo/Monet.
See you soon, guys.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donquijote Doflamingo, Monet
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Ho congelato il tuo cuore.
 
Joker, penso, mentre varco la soglia del cancello scortata da uno dei miei compagni, il quale non la smette di lanciarmi occhiate preoccupate credendo che non me ne accorga.
Non volevo tornare, davvero.
Per la prima volta in vita mia mi sono trovata a temere per la mia esistenza.
Ho fatto di tutto a Punk Hazard. Ho assistito quello scienziato pazzo da quattro soldi, l’ho assecondato, spiato, controllato, sostenuto, protetto, ho fatto tutto quello che mi era stato ordinato, tutto nel migliore dei modi, calcolando ogni mossa nei minimi particolari per assicurarmi che nulla sfuggisse al mio occhio indagatore e mi scombinasse i piani.
Ho fatto tutto.
Tutto.
L’ho aiutato ad evitare lo scontro con Cappello di Paglia quando è arrivato al settore D assieme al Cavaliere Bianco. Ho trattenuto il ragazzo cercando di metterlo fuori gioco usando tutti i trucchi a mia disposizione, anche se sapevo che i suoi poteri, in confronto ai miei, erano superiori.
Ho messo in gioco me stessa, la mia vita.
“Se non riuscirai nella missione, Monet, ti ucciderò”.
Queste le tue parole. Questo l’avviso che mi hai dato prima di partire da Dressrosa.
E ti giuro che ce l’ho messa tutta ogni secondo che ho passato in quel buco privo di aria pura da respirare, sopportando ogni secondo in compagnia di quel buffone fatto di gas solo per renderti fiero, per farti piacere, per dimostrarti che valevo qualcosa, che ero all’altezza.
“Monet” mi dici non appena arrivo, inclinando leggermente il capo e facendo segno agli altri di uscire dalla stanza e lasciarci soli.
Abbasso la testa e fisso il mio sguardo a terra.
Come riuscire ad affrontarti? Come giustificarmi? Semplicemente non ho scelta. Non posso e non ho intenzione di farlo.
Accetterò le conseguenze, qualsiasi esse siano.
Raddrizzo le spalle e trovo il coraggio di guardarti negli occhi che nascondi dietro a quegli occhiali impenetrabili.
Mi rivolgi uno dei tuoi soliti sorrisi intimidatori.
“E così hai fallito”.
Deglutisco e stringo i denti, aspettando il giudizio finale che incombe.
Non ho rimpianti, so di aver fatto del mio meglio.
Ma non è bastato.
I nostri sguardi si incrociano per un istante e, anche se non posso vedere per l’ultima volta il colore dei tuoi occhi, so che mi stai guardando nell’anima come sto facendo io.
Un attimo e non sei più seduto sul divano, ma stai in piedi di fronte a me.
Un attimo e percepisco le tue dita accarezzarmi lievemente una guancia.
Un attimo e il mio corpo si scalda, il che è strano data la natura del mio potere.
Un attimo e ricordo ogni momento, ogni ora, ogni notte passata nel tuo letto, accanto a te, completamente alla tua mercé, completamente tua, completamente accettata e riscaldata da quella passione che infuocava entrambi nella stessa maniera e faceva si che non esistesse altro al di fuori di noi e del nostro piccolo e pericoloso segreto.
Un attimo e provo ancora quello che mi rendeva una creatura a sangue caldo.
Un attimo e mi permetto di immaginare come sarebbe stato se la situazione fosse stata inversa, ossia se fossi riuscita a tornare vittoriosa e orgogliosa di quello che avevo fatto, felice di non aver fallito la missione e tradito la tua fiducia.
Un attimo e mi sento morire.
“Perché mi hai costretto in questa condizione, Monet?” sussurri vicino al mio viso, posando leggermente la lingua sulle mie labbra di nuovo fredde.
E’ tutto finito, è stato veloce, dopotutto.
Un ultimo sguardo al tuo viso perfetto ed ecco che finalmente ti vedo, vedo quello che provi nel mantenere la tua parola. Vedo il gelo.
Lieta di averti congelato il cuore, Doflamingo.

 

  
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