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Autore: mikaru99    28/08/2013    2 recensioni
“Guanda che succede sempre così: prima escono da amici, poi vanno al cinema, si tengono per mano e, prima ancora di rendersene conto sono già sull’altare!”
Un Thorin come padre: severo, inflessibile, duro, ma essenzialmente di animo gentile.
Un Fili alquanto protettivo e vivace, che è vissuto viziando il fratellino, ma che vuole solo godersi la vita con gli amici e con la sua ragazza.
E infine il più piccolo, un Kili nel bel mezzo della sua adolescenza, ribelle, capriccioso e iper geloso del fratello maggiore.
Insomma…una famiglia assolutamente tranquilla...
Questa è la prima storia che pubblico su “Lo Hobbit” Vi pregherei quindi di perdonarmi qualche erruruccio e di lasciarmi una sincera recensione su cosa ne pensate!
Genere: Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fili, Kili, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: AU | Avvertimenti: Incest
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Thorin e Fili erano a dir poco sconcertati.

Non riuscivano a credere che quello lì era davvero Kili.

Il bambino gentile e combina guai che da piccolo andava contro i prepotenti per difendere chiunque fosse in difficoltà, che aveva sempre pensato agli altri nonostante il suo essere capriccioso e viziatello non era mai stato cattivo o egoista.

Quel bambino che non aveva mai disubbidito.

A Thorin saltarono i nervi.

“Ma dico....ma come diavolo si è permesso di parlare a ME in questo modo...il ragazzino a davvero bisogno di una lavata d capo con i fiocchi...E L'AVRAI...MI HAI SENTITO?! Urlò in modo che Kili lo sentisse dal piano di sopra.

Visto così...Thorin sembrava proprio l'Uomo Nero che una volta terrorizzava suo fratello...

Era deciso ad andare a prendere il nipote per le orecchie, ma Fili, preso come sempre dal proteggere il fratello da tutto e tutti, cercò in ogni modo di convincerlo a lasciar perdere.

“No Zio, non ti arrabbiare non ne vale la pena! Vedrai riusciremo a farlo tornare in se, forse è solo arrabbiato! Non preoccuparti, Kili è un bravo ragazzo...lo è sempre stato”

Nel frattempo il “bravo ragazzo” sui era buttato sul letto facendo delle imprecazioni poco carine su zio e fratello.

“Ma guarda un po' tu questi due...ma chi diamine si credono di essere, i padroni della mia vita?! Bhe, si sbagliano...e glielo dimostrerò...“Kili, vai subito in camera tua” “Fratellino, non si fa così no no” ma andate al diavolo tutti e due va...”

Non si accorse che era arrivata la domestica in camera sua.

Era rimasta in piedi per tutto il tempo, presa dall'ansia...

Voleva bene a Kili....per lei era un figlio a tutti gli effetti...e sapeva che per il giovane Durin lei era come una mamma.

Lo aveva allattato, si era presa cura di lui da quando era nato...

Anche Fili...ma lui era già abbastanza grande per poterla confondere con la signora Dis, sua madre. Kili invece l'aveva chiamata mamma e aveva continuato fino a che non aveva capito la verità.

In quei giorni era stato malissimo...se lo ricordava, aveva pianto silenziosamente tutte le notti...

Era strano il modo di pensare di quel bambino...per un capriccio inutile faceva vedere al mondo intero le sue lacrime...mentre per le cose serie si chiudeva e si armava di un orgoglio che niente sembrava poter scalfire....

Molte volte l'aveva visto piangere di nascosto e poi, davanti agi altri, stringere le labbra e farsi vedere sempre vivace e pieno di vita...

Sì, capriccioso e viziato lo era sempre stato....ma quel ragazzo aveva un cuore enorme...irradiava calore.

Quella sera aveva rischiato l'infarto....si era precipitata fuori

“Kili, ma dov’eri finito? Ti abbiamo aspettato tutta la notte sai?Anch’io ero preoccupata da morire…oh, il mio piccolo...” disse guardandolo con gli occhi amorevoli di una donna ansiosa.

“E sta un po’ zitta!” gli disse il ragazzo seccato.

“C-cosa?” Celist guardava il “bambino” con aria incredula.

Di solito Kili era sempre gentile con lei...e con tutti.

“Fai silenzio! Anche tu ti ci metti a farmi la ramanzina?! Forza tornatene a dormire e non rompermi più!” disse Kili sgarbato.

“Ma Kili…”

“TI HO DETTO DI STARE ZITTA OPPURE TI SBATIAMO FUORI, CHIARO?!” detto si mise sotto le coperte e si girò in modo da non vederla.

Celist ci era rimasta malissimo e le lacrime gli cominciarono a scendere sul viso, ma si girò dall’altra parte per non far vedere a Kili che stava piangendo.

Che cosa era successo al suo bambino adorato?

Perché l'aveva trattata così male?

Addirittura l'aveva minacciata di lasciarla in mezzo a una strada...

Essendo molto sbadata aveva più volte rischiato l'ira di Thorin e quini il licenziamento, ma Kili era sempre intervenuto a convincerlo a lasciarla a casa perché era per lui come una mamma.

Se lo ricordava bene...quando si era sentita dire mamma da quel bambino quando era ancora troppo piccolo per capire....

Quel bambino che ora si comportava come se provasse odio verso tutto e tutti.

Guardò con la coda dell’occhio il ragazzo che era disteso al letto. Non sembrava lui.

Aveva un modo di fare totalmente diverso dal vero Kili.

Decise che dopo sarebbe andato a parlare con il fratello.

Forse lui sapeva che cosa era successo a quel ragazzo.


 

ANGOLO DELLA MEGA-RITARDATARIA:

Salve a tutti...eccomi di nuovo qui....con più di un mese di ritardo...con questo capitolo lontano anni luce da uno decente...a farvi umilmente le mie scuse...purtroppo d'estate ho il cosiddetto “Blocco dello scrittore”...scrivere questo capitolo è stata una vera impresa....ma il vento fresco porta con sé tante idee “fresche”...

Con questo vi lascio!

LASCIATE UN SEGNO DEL VOSTRO PASSAGGIO!

  
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