Prologo
 
-Siamo qui questa sera per celebrare il funerale di un grande uomo. William Maynard. Lui era un padre, un marito, un amico e un uomo molto potente, che in molti conoscevano. Quindi adesso lo ricorderemo alzandoci in piedi e recitando insieme la preghiera-.

Il prete disse queste parole e tutti si alzarono, compresa io. Anche se con grande fatica.
Avete presente quando si perde tutto? Non cose materiali, ma cose tipo il cuore, l'anima? Quando ogni cellula si contrae e non avete più ragione di vivere, perchè tanto ormai tutto si è spento?

Ecco io mi sentivo così. Vuota. Spenta. Senza anima. Inutile. Stavo lì in chiesa, in prima fila. Davanti una tomba di legno, ma che sembrava fredda come il ghiaccio. Vicino a me c'erano mio fratello e mia madre. La chiesa era piena di parenti e amici. Poi c'era la gente che conoscevo a malapena, quella che era venuta solo per rispetto di un uomo d’affari. E anche se lì dentro era affollato, io sentivo freddo, quasi come se fossi immersa nell'acqua gelata, e non avevo forze. Quasi non riuscivo a respirare. Quasi non riuscivo a vedere, per via degli occhi colmi di lacrime, rossi come lava e gonfi come palloncini. Palloncini che sarebbero volati via con l'anima della persona nella tomba.

Chi era quella persona? Mio padre.

Chi ero io? Mi chiamo Emily Maynard, ho sedici anni e sono quasi morta. Bè forse avrei preferito esserlo se è questo il prezzo che devo pagare per essere ancora viva.

Dolore e senso di colpa. E' tutto ciò che provo e nient'altro. La mia vita è pozza d'acqua che riflette un' immagine invisibile, perchè io sono invisibile, io sono nulla senza di lui.

Io sono niente!
 
 


Buonasera. Questa è la mia prima fanfiction e spero che vi abbia incuriosito un pò questo prologo. Mi ci sono immedesimata moltissimo.
Per favore lasciate una recensione, per farmi sapere che ne pensate.
Vale :D
ps:su twitter sono “@porca_carota, se volete :D