28/08/2013
2 recensioniLouis è seduto su una delle scomode sedie del giardino della casa, che traffica con il cellulare. E' ormai da tre settimane che è in villeggiatura lì, e quelle ore della giornata le passa sempre in casa, fino a quando non arriva il momento di farsi la doccia e prepararsi. Quando sente quella voce così familiare, così profonda, perde un battito
"Louis, sei lì?".
"Louis, sei lì?".
Harry è sull'uscio della villetta, le mani in tasca e un'espressione preoccupata sul viso
"Hey Hazza, cosa ci fa qui?" Com'è bello..
"Hey Hazza, cosa ci fa qui?" Com'è bello..
"Puoi venire? Parliamo un po'?" è ciò che il ragazzo chiede, senza muoversi di un millimetro e accennando un sorriso. Louis accetta, il tempo di infilarsi dei pantaloni ed è fuori.
"E' successo qualcosa? Non dovresti andare a prepararti?" Louis sa che a quell'ora gli animatori devono essere già nei loro alloggi, conosce il posto da 15 anni ormai.
Da quando è bambino ci viene con i suoi genitori e conosce ogni singolo angolo del villaggio, è casa sua.
"Non ti va di parlare un po' ? Ho 10 minuti" gli sorride Harry , con un'espressione che vorrebbe essere sicura di sé ma che in realtà è incerta e agitata . Ha ancora la divisa addosso, e gli sta benissimo pensa Louis. Salgono le scale che portano alla terrazza, quella terrazza, e Louis lo guarda interrogativo
"E' qui che vieni sempre, no? " gli chiede Harry, con il suo accento che a Louis piace così tanto. Lui annuisce sorridendo, colto in flagrante. Quella terrazza è il posto in cui lui si rifugia sempre, quando è triste, arrabbiato o semplicemente quando vuole stare un po' da solo.
Harry estrae una sigaretta dal pacchetto e ne offre una al ragazzo.
Da quando è bambino ci viene con i suoi genitori e conosce ogni singolo angolo del villaggio, è casa sua.
"Non ti va di parlare un po' ? Ho 10 minuti" gli sorride Harry , con un'espressione che vorrebbe essere sicura di sé ma che in realtà è incerta e agitata . Ha ancora la divisa addosso, e gli sta benissimo pensa Louis. Salgono le scale che portano alla terrazza, quella terrazza, e Louis lo guarda interrogativo
"E' qui che vieni sempre, no? " gli chiede Harry, con il suo accento che a Louis piace così tanto. Lui annuisce sorridendo, colto in flagrante. Quella terrazza è il posto in cui lui si rifugia sempre, quando è triste, arrabbiato o semplicemente quando vuole stare un po' da solo.
Harry estrae una sigaretta dal pacchetto e ne offre una al ragazzo.
"Ti piaccio Lou?" è ciò de chiede all'improvviso Harry, senza però guardarlo negli occhi.
"Cosa te lo fa pensare?" risponde lui, arrossendo.
"Non lo so, però sarebbe carino"
"E perchè?"
"Non lo so, però sarebbe carino"
"E perchè?"
A questa domanda Harry non risponde, gli afferra il viso tra le mani, ancora con la sigaretta accesa tra l'indice e il medio, e lo bacia: le sue labbra sono morbide, calde, e sanno baciare.
Nel momento in cui si separano Louis guarda Harry negli occhi, verdi e brillanti, dolci e strafottenti e
"Si mi piaci" dice sorridendogli
"Anche tu scarafaggio, da morire" e Louis da un lato si chiede perchè si ostini a chiamarlo così, ma dall'altro sorride al nomignolo
Nel momento in cui si separano Louis guarda Harry negli occhi, verdi e brillanti, dolci e strafottenti e
"Si mi piaci" dice sorridendogli
"Anche tu scarafaggio, da morire" e Louis da un lato si chiede perchè si ostini a chiamarlo così, ma dall'altro sorride al nomignolo
Harry adesso ha il viso più rilassato, sorridente, come al solito. Si guardano, e un attimo dopo le loro bocche sono di nuovo attaccate, e il bacio continua, dura, mentre entrambe le sigarette si consumano e finiscono tra le dita dei due ragazzi.
Louis ha le mani tra i suoi ricci neri e sudati per il troppo lavoro, e ormai stanno entrambi scivolando sul pavimento. Restano così per del tempo che è sembrato infinito e Louis è sdraiato accanto a Harry, con la testa poggiata sul suo petto, su quella terrazza così importante per lui, così protettiva, che ora lo è ancora di più.
Louis ha le mani tra i suoi ricci neri e sudati per il troppo lavoro, e ormai stanno entrambi scivolando sul pavimento. Restano così per del tempo che è sembrato infinito e Louis è sdraiato accanto a Harry, con la testa poggiata sul suo petto, su quella terrazza così importante per lui, così protettiva, che ora lo è ancora di più.
"Tra cinque giorni me ne vado, Haz, non voglio" sussurra
"Ti prego Lou, non guardarmi in quel modo." gli accarezza il viso "Perchè è successo solo ora? Stai qui da più di due settimane!"
"Non prendertela con me, bastardo, lo sai benissimo che ho cercato di farlo succedere dal primo giorno" ed entrambi ridono, perchè entrambi sanno che è vero.
"Ti prego non te ne andare scarafaggio, ti voglio qui con me" sussurra con un filo di voce Harry e Louis non sa che dire, perchè è consapevole del fatto che se ne andrà tra poco e che finirà tutto, e quindi lo bacia.
"Ti prego Lou, non guardarmi in quel modo." gli accarezza il viso "Perchè è successo solo ora? Stai qui da più di due settimane!"
"Non prendertela con me, bastardo, lo sai benissimo che ho cercato di farlo succedere dal primo giorno" ed entrambi ridono, perchè entrambi sanno che è vero.
"Ti prego non te ne andare scarafaggio, ti voglio qui con me" sussurra con un filo di voce Harry e Louis non sa che dire, perchè è consapevole del fatto che se ne andrà tra poco e che finirà tutto, e quindi lo bacia.