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Autore: Kaleidoscope_    28/08/2013    2 recensioni
“Allora, ci stai?”
Sembrerei una pervertita se accettassi?
“Certo!” rispondo decisa.
Troppo tardi.
Vedo formarsi nel suo viso uno sguardo malizioso che non tardo a ricambiare.
“Sei consapevole del fatto che vincerò, vero?”
“Povero illuso!”
Che il gioco abbia inizio!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Passano due settimane prima che io mi riprenda del tutto, per fortuna Tom mi è stato vicino ogni giorno.
Mentre stavamo ognuno sopra il proprio skate sulle rampe, alle sette di sera, mi fermo.
“Ora che stai meglio, potresti dirmi com'è a letto David?” chiede ridendo.
“Una merda. Mi ha fatto un male assurdo...” dico con voce quasi spenta.
Solo al pensiero, rabbrividisco, quasi mi viene da piangere. Tom se ne accorge e si avvicina a me.
“Che cosa? Vuoi dirmi che non avete fatto nessun preliminare prima?” continua esterrefatto.
Faccio segno negativo con la testa, lui digrigna i denti.
“Figlio di puttana.” dice, per poi darmi un bacio sulla fronte e portarmi a casa.
Il bello di Tom è che sa calmarmi anche stando in silenzio. Arrivati sul portico, apro la porta, ma non entra.
“Devo rientrare presto oggi, torno domani mattina” mi dice, schioccandomi un bacio sulla guancia.
“Va bene” dico ormai sfinita, per poi entrare e salire in camera, sdraiandomi sul mio letto.
Mi addormento per un paio d'ore, per poi venire svegliata dalla suoneria del mio cellulare. E' mia madre, mi avvisa che lei e papà resteranno a lavorare fino a tardi, ciò significa che non rientreranno a dormire. Dopo questa breve chiamata, mi riaddormento e cado in un sonno profondo.
Capisco di averlo fatto, quando mi sveglio dopo aver sentito bussare alla porta. Sono le due del pomeriggio. Quello fuori da casa mia, è Tom, così non tardo ad aprire. Appena lo vedo, però, il cuore mi salta un battito : ha un brutto occhio nero e vari tagli sul viso.
“Oh mio dio, che ti è successo?” chiedo preoccupata facendolo entrare.
“Nulla.” dice freddo, prendendo un pacco di ghiaccio dal frigo.
“Tom.”
Lui non risponde.
“Thomas.”
“Ho detto nulla.”
Poco dopo, ricevo un messaggio da Debbie.
 
Cazzo, Meg! Non sai cosa ti sei persa. Tom le ha suonate di santa ragione a David. Secondo me quel ragazzo ti ama!
 
Subito dopo aver letto quel messaggio sgrano gli occhi e mi avvicino a Tom.
“Non dovevi farlo, so difendermi da sola”
Lui si volta e mi guarda dritta negli occhi.
“Ti ha fatto del male”
“Ma non è una buona ragione per pestarlo!” esclamo alzando il tono della voce.
“Avevo dei conti in sospeso con lui. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso!” fa, alzando ancora di più la voce.
Senza dire nulla, lo attiro a me e lo abbraccio forte.
“Grazie per tutto quello che fai per me, Tom” sussurro, poi.
“Sei la mia migliore amica. Se fanno del male a te, lo fanno anche a me. Nessuno può permettersi di toccarti, va bene? Sei mia, mi appartieni. Il prossimo che ti fa anche scendere una sola lacrima dal bellissimo viso che ti ritrovi, lo mando all'ospedale.” dice, per poi darmi un bacio in fronte.
Questo discorso mi fa venire i brividi, anche se non ne capisco la ragione.
Mi avvicino un po' e gli sussurro all'orecchio “Matthew”, nome con il quale odia essere chiamato. Lui per tutta risposta inizia a farmi il solletico, così iniziamo a correre per tutta la casa come due bambini. Alla fine riesce a prendermi e finiamo sul pavimento, lui a cavalcioni su di me.
“Ecco, questa sarà la posizione di quando io e te scoperemo. Sul pavimento.” dice ghignando.
Lo scosto con una spinta e accenno una risata.
“Noi non lo faremo mai!”
“Oh, eccome se lo faremo. Non puoi resistermi così a lungo.”
“Ma fammi il piacere, Tom!”
“Sai del mio soprannome. Non mi chiamano HotPants per nulla. Provare per credere! Mica sono David. Se devo fare un servizio completo, lo faccio come si deve.”
“Suona molto da pornostar questa frase”
Lui sorride e si passa una mano tra i capelli.
“Facciamo così, se entro la fine di questo anno scolastico non lo facciamo, vinci tu. Altrimenti vinco io.”
Ridendo, mi alzo e vado a bere un bicchiere d'acqua.
“Allora, ci stai?”
Sembrerei una pervertita se accettassi?
“Certo!” rispondo decisa.
Troppo tardi.
Vedo formarsi nel suo viso uno sguardo malizioso che non tardo a ricambiare.
“Sei consapevole del fatto che vincerò, vero?”
“Povero illuso!”
Che il gioco abbia inizio!





Kaleidoscope's space:
E' un capitolo un po' cortino, ma dal prossimo arriva il meglio dheheh
Ringrazio 
giulss182 per la recensione al capitolo precedente :)
  
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