Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: _livetobestrong_    28/08/2013    0 recensioni
mi sussurrò di non addormentarmi mentre mi spostava i capelli dal viso per guardare meglio i miei occhi color cioccolato scuro fissi nei suoi
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Oggi, giorno dopo il fantastico e indimenticabile concerto dei miei idoli, me ne andavo in giro per le vie di Roma con un'amica conosciuta qualche anno fa tramite facebook e che mi aveva ospitato per l'occasione, ci dirigevamo verso l'albergo dove alloggiavano i ragazzi, quando arrivammo li c'era poca gente, la maggior parte delle fan sapeva che i ragazzi sarebbero partiti la mattina presto ma all'ultimo decisero di restare per farsi un giro per Roma, ultima tappa delle quattro mete italiane dei ragazzi. Notai un uomo appoggiato al muro della casetta che c'era dall'altro lato della via proprio davanti all'albergo che era davanti a noi, aveva un aria cupa,indossava un lungo impermeabile color nocciola, si nascondeva qualcosa dietro la schiena e ci scrutava attentamente ma non gli diedi tanto conto, pensai che fosse padre di una delle ragazze. In quel istante i ragazzi uscirono e ci vennero in contro, le ragazze più vicine acclamavano a gran voce le cinque meraviglie si avvicinavano a noi, ci abbracciavano e si facevano foto con noi firmavano autografi e scambiavano due chiacchere, eravamo circa una ventina di ragazze, Harry e Niall si dirigevano con passo deciso verso di noi ma qualcosa colpì l'attenzione di Harry, la sua espressione spaventata attirò anche la mia attenzione verso il punto dove il suo sguardo era fisso, quell'uomo a cui poco prima non avevo dato conto aveva appena tirato fuori una pistola e la puntava verso due dei miei idoli, i più vicini a me e più vicini tra di loro, in quel modo sarebbe stato sicuro di beccarne almeno uno ma non fu così, mi piombai davanti a loro, due colpi rimbombarono nell'aria, uno finì a vuoto e uno dritto sotto le mie costole sul lato sinistro, ci fu un boato enorme, le ragazze che urlavano e correvano nel panico, i miei occhi fissi in quelli del meraviglioso ragazzo che insieme agli altri mi aveva fatto innamorare di loro, tremava e io in pochi secondi caddi a terra, le guardie del corpo li strattonavano per farli entrare in albergo ma Harry, che aveva appena assistito ad un tentato omicidio e ad un salvataggio, si ribellò, continuava ad urlare  -lasciatemi, vi ho detto di lasciarmi-  si inginocchiò vicino a me poi tirò su la testa e disse alla mia amica di chiamare un ambulanza, lei era troppo scossa per farlo allora lo urlò all'uomo che lo strattonava, un attimo dopo l'uomo che aveva tentato di uccidere uno delle mie ragioni di vita si puntò la pistola alla tempia e si sparò, io intanto giacevo stesa per terra con la testa sulle ginocchia di Harry  -resta con noi, parlaci non ti addormentare-  mi ripeteva lui spostandomi i capelli dal viso per guardare meglio i miei occhi color cioccolato scuro fissi nei suoi,  -non mi sento più le gambe ma fa niente, ho realizzato il mio sogno ieri e oggi o salvato la vita al ragazzo perfetto che insieme agli altri quattro mi hanno fatto sognare-  Harry mentre parlavo si tratteneva a stento a non scoppiare in un pianto disperato  -continua a parlare, dimmi quali sono i tuoi sogni?-  mi scappò un gemito poi mi guardai le mani che erano piene di sangue, rosso come il mio colore preferito, -sono davvero messa male... Uno dei miei più grandi sogni l'ho realizzato ieri, però io vorrei.. Avrei voluto fare la veterinaria e avrei tanto voluto che prima o poi nella vita avrei potuto stringerti a me e dirti quanto ti amo.-  feci un Po di pausa, mi sentivo stanca come se avessi fatto una lunga corsa poi ripresi -Alessia, nel caso non c'e la facessi, sai cosa voglio-  lei piangeva e mi accarezzava, - ma tanto non succederà, tu guarirai...-  Ci furono dei minuti di silenzio poi arrivò una delle guardie del corpo, io diedi la mano ad Harry e con le ultime forze la strinsi per impedirgli di portarmelo via  -sta arrivando l'ambulanza-  Harry annui poi gli chiese di mandare fuori gli altri ragazzi, io ormai non riuscivo più a parlare respiravo a fatica e vedevo tutto offuscato sapevo che stavo morendo. tutti i ragazzi erano intorno a me con le lacrime agli occhi, riuscii a pronunciare le mie ultime parole mentre lo fissavo negli occhi -ricordati di me- Harry mi strinse la mano -no, non lasciarmi ti prego, non ti dimenticherò..- Chiusi gli occhi e mentre tiravo i miei ultimi respiri sentì un loro "ciao piccolo ancelo" e l'ambulanza che arrivava poi il nulla. Nel frattempo i medici mi caricarono in barella e tentarono di rianimarmi con l'elettro shock ma fu inutile.. Harry ancora speranzoso mi teneva la mano, non piangeva, guardava i medici sperando in un loro "è tornata tra noi" ma l'unica cosa che disse uno di loro era stato "ora del decesso undici e quarantacinque" e fu proprio li che si sciolse scoppiò a piangere, a tirare i pugni contro la barella, non voleva lasciarmi la mano e continuava a sistemarmi i capelli dietro l'orecchio. -e ora chi lo dice ai suoi, cosa gli diciamo che la loro bambina è morta per salvare un ragazzo che nemmeno conosceva e che dopo oggi si sarebbe dimenticato di lui, ha dato la sua vita per salvare la mia e mi sento così male, non mi meritavo di essere salvato, non si meritava di morire- continuava a piangere e si accasciò per terra vicino al mio corpo,  -gli dedicherò una canzone, la dedicherò a tutte quelle ragazze che danno la loro vita per salvarne un'altra, per salvare una persona che nemmeno conoscono.-  Il mio funerale fu come immaginavo, con una sequenza di foto che mi ritraevano felice con le amiche e con i miei, una maglietta bianca con scritto su "one direction" era appoggiata sulla mia bara insieme alle rose risse e ad una mia foto. ogni persona a me cara indossava una maglietta con scritto "never back down piccolo angelo" nel segno dell'infinito. Alla fine della cerimonia sotto le note di moments i cinque ragazzi con gli occhi gonfi dalle lacrime portavano la mia bara bianca fino alla macchina poi immersi nelle lacrime abbracciarono mia madre e strinsero la mano a mio padre. Ogni anno quei cinque benissimi ragazzi, i miei idoli, passavano a portare sulla mia tomba una rosa rossa e un sorriso per ricordarmi al meglio. I miei genitori sul marmo della lapide avevano datti scrivere "qui giace Alice, una piccola donna ma una grande directioner" e sotto la mia frase "never back down (con l'aggiunta di) piccolo angelo"
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _livetobestrong_