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Autore: narcyssa malfoy    03/03/2008    2 recensioni
4 anni dopo gli esami ad Hogwarts, Hermione Granger gestisce un bed and breakfast e studia per diventare medimaga.. un giorno arriva all'albergo di Hermione un ospite "conosciuto"..un giovane dai capelli biondi e dall'eleganza degna solo della sua nobile famiglia....
Hermione si troverà a fare i conti con una particolare situazione familiare, alle prese con due nipotini, e con un nuovo sentimento che la porterà dritta dritta tra le braccia di una certa persona....
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Dopo la II guerra magica/Pace
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Sono ormai passati quattro anni da quando Hermione Granger ha terminato i suoi studi ad Hogwarts. Ora gestisce un bed and breakfast in un paesino vicino Diagon Alley e contemporaneamente studia per diventare medimaga.
Un giorno arriva al suo albergo un ospite inaspettato…

Hermione era dietro al bancone del suo bed and breakfast, intenta a registrare su un computer il nome di una coppia che aveva appena preso una stanza, quando sentì il i campanelli appesi alla porta d’ingresso tintinnare…. Un uomo con un lungo cappotto nero ed una valigetta dello stesso colore fece il suo ingresso nella hall, avvicinandosi al bancone…
-buonasera, vorrei prendere una stanza. Che sia isolata e con balcone.- non aveva ancora alzato lo sguardo eppure quel tipo le sembrava alquanto familiare…
-certo signore, a nome di..?- fece sorridente la giovane verso l’uomo il cui volto era ancora nascosto dal cappello intonato al cappotto…
-Malfoy, Draco Lucius Malfoy- e per la prima volta dal momento che aveva messo piede in quel posto, Draco alzò lo sguardo…
-Malfoy?- Hermione era rimasta sbalordita nel vedere il suo nemico di vecchia data proprio lì, in quel posto dove i purosangue come lui non mettevano mai piede…
-..lei è?- non l’aveva riconosciuta davvero.. Era dimagrita dai tempi di Hogwarts e si era anche alzata… i suoi capelli non erano più crespi come un tempo, ma morbidi e boccolosi erano raccolti in una coda laterale che li lasciava ricadere leggeri sulla spalla destra della giovane donna… anche il seno era cresciuto decisamente e si notava particolarmente sotto la camicetta bianca a righine blu…
Draco rimase titubante, benchè la stesse scrutando attentamente da alcuni secondi non era ancora riuscito a dare un nome a quella figura… poi l’occhio gli cadde sul cartellino della camicetta… *H.Granger* ed in quel momento tutto fu più chiaro
-la Granger?? Non è possibile.. La mezzosangue!!- ed ecco tornare il solito vecchio Malfoy, con il suo ghigno malefico…
-già, Malfoy. Chi non muore si rivede!-
-e tu che diavolo ci fai qui Granger?-
-bè, sia da il caso che ci lavori Malfoy! Ah già, “lavoro” non è una parola appartenente al vocabolario dei ricchi come te..-  esattamente come i vecchi tempi… quegli insulti che le avevano tenuto “compagnia” per sette anni…quei battibecchi che erano stati nel loro quotidiano..questo pensiero la fece sorridere leggermente.. E Draco la vide, ma fece finta di niente!
-allora mezzosangue, me la dai o no questa camera?- era scocciato… Hermione tornò in sé e si voltò di scatto verso il computer alla sua destra..scrisse velocemente qualcosa e poi si voltò di scatto per prendere una delle tante chiavi appese in una bacheca dietro a lei.
-ecco a te, Malfoy. Isolata e con balcone. Sali le scale alla tua destra, primo piano in fondo. Devi oltrepassare tutte le camere e quando ti sembrerà che siano finite continua a camminare. Ce n’è una in fondo al corridoio. 221. La tua.- lo disse tutto d’un fiato, tanto conosceva quelle parole a memoria…
-benissimo Granger. aurevoir.- afferrò le chiavi che gli aveva poggiato sul bancone, raccolse la valigetta da terra e si avviò verso le scale.. Hermione lo seguì con lo sguardo finchè non scomparve dietro l’angolo…  era cresciuto..ai tempi della scuola era già un bel ragazzo, ma ora era uno spettacolo… probabilmente era rimasto il solito bastardo, ma era davvero un ragazzo bellissimo nel complesso. Con un eleganza degna della sua stirpe ed un fascino come pochi… Hermione tornò con lo sguardo verso la porta d’ingresso vedendo entrare una coppia -buonasera signori Smith..bentornati! Comè andata la passeggiata?- chiese sorridente -benissimo Hermione! Ora saliamo a darci una rinfrescata e poi scendiamo per la cena, alle otto, giusto?- chiese il signor Smith -esatto. Ecco a voi la chiave.. E a dopo..- gli porse la chiave numero 219 e poi li vide allontanarsi.. Guardò l’orologio della hall. Già le 19.. Era ora di preparare la cena!! Prese da dietro il bancone un cartello che diceva “suonare il campanello” e lo fece levitare dinnanzi al banco, avviandosi verso la cucina..

Verso le otto due coppie entrarono nella sala da pranzo e, non appena si sedettero ai rispettivi tavoli, comparve nei piatti la cena che era servita quella sera…
Quando anche la terza coppia che alloggiava nell’albergo, quella dei signori Smith, arrivò nella sala, Hermione, che fino a quel momento era rimasta a controllare la situazione, tornò dietro al bancone e si sedette a sfogliare una rivista babbana che raccontava gossip su alcuni dei più celebri babbani… la sua attenzione fu però attirata da una figura maschile in jeans e camicia nera che scendeva dalle scale…
-allora Granger, cos’è, in questo posto non servite neanche la cena?- arrogante come sempre, non era poi cambiato di molto col passare degli anni..
-prima sala a sinistra- rispose lei, indifferente, dopo essere tornata con gli occhi sulla sua rivista
-bè, cos’è? Non mi accompagni al mio tavolo?- hermione alzò gli occhi scocciata, ripose la sua rivista dietro al bancone e si alzò, sorpassando Malfoy che la seguì nella sala adiacente..
Giunto al suo tavolo l’ex principe di serpeeverde si sedette e come per magia ^anzi, proprio per magia!^ comparvero un piatto di pasta ed un bicchiere di vino.
Hermione fece per andarsene, ma Malfoy la fermò -cena con me, Granger- più che un invito sembrava un ordine. In effetti anche Hermione iniziava a sentire un leggero languorino così, dopo aver controllato che intorno a sé tutto fosse in ordine, si mise a sedere ed anche davanti a lei comparve lo stesso piatto di pasta ed un bicchiere d’acqua.
-non bevi?- chiese curioso lui mentre si sistemava il tovagliolo sulle ginocchia.
-sono astemia- rispose iniziando a mangiare
Dopo che ebbero entrambi finito il primo, comparve il secondo piatto: una fettina ai ferri e dell’insalata.
Intanto le altre coppie, che avevano già finito di cenare, iniziarono ad alzarsi dirigendosi chi fuori, chi verso la propria stanza. A tutti Hermione rivolgeva un leggero sorriso come ad augurare un buon proseguimento.
-allora Granger, cosa ci fai qui?- fu lui a rompere il silenzio che aveva dominato tra loro dal momento in cui avevano iniziato a mangiare
-te l’ho già detto, ci lavoro. Tu piuttosto..?-
-lavoro. Mi trovavo nei dintorni per un incontro d’affari. Dovevo alloggiare all’”Hilbar Hotel*****” ma quegli idioti hanno fatto confusione con le prenotazioni così mi sono ritrovato qui. Che sembra essere l’unico posto nelle vicinanze ancora libero. E capisco perché..- l’ultima frase la  pensò quasi, tanto la disse a voce bassa, guardandosi attorno.. -allora, come mai una studentessa modello come te è finita a lavorare in un bed and breakfast?- sembrava davvero interessato ad aprire una conversazione con lei… così si decise a cercare di essere gentile nonostante la voglia di alzarsi e tornare a leggere quella rivista, ora che aveva finito di cenare…
-studio per diventare medimaga. e per vivere lavoro e vivo qui.-
-capisco.. Ma è tuo questo posto?-  ora che i piatti erano spariti si era sistemato più comodamente sulla sedia, continuando a sorseggiare il suo vino… Hermione si soffermò a guardarlo… la camicia sbottonata agli ultimi due bottoni lasciava intravedere un petto depilato e muscoloso.. Poco più dei fili dorati incorniciavano un viso d’angelo..ed i suoi occhi: due iridi grigiastre, dure e sensuali allo stesso tempo.
-si..- era riaffiorata dai suoi pensieri -Quando l’ho comprato era  vuoto, ma l’ho rimesso apposto e ho aperto l’attività.. Tu invece?- era seriamente interessata a chiudere il prima possibile il discorso sulla sua vita
-lavoro al  ministero della magia. Affari esteri. Anche Potter e la Weasley lavorano là. Ma nel settore che si occuna di babbanologia.-
-si, lo so.. Sono rimasta in contatto con i miei migliori amici di scuola…-
-ed il tuo fidanzatino Weasley, che fine ha fatto? Non l’ho più visto dai tempi di Hogwarts..non che mi diapisccia è, sia chiaro…-
-ovviamente… subito dopo scuola si è trasferito in romania da suo fratello Charlie, studia i draghi-
-interessante…- sorseggiava ancora il suo vino..e lo faceva con un’eleganza che solo lui poteva avere…
Hermione iniziò a rilassarsi..non era poi così male quella conversazione… dopotutto gli anni passano per tutti e forse anche Draco Malfoy era maturato….
-siamo tornati!!!!!!- il silenzio che si era momentaneamente creato fu interrotto da una voce femminile che proveniva dalla hall.. Quando Draco si voltò vide una bambina sui cinque anni, con gli occhi nocciola ed i capelli dorati e ricci correre verso la Granger…
-tesoro..- Hermione l’accolse in un abbraccio affettuoso.. Poi nella sala fece il suo ingresso Ginevra Weasley che teneva per mano un bambino su per giù della stessa età, con gli stessi occhi nocciola ed i capelli scuri e lisci..
La giovane Weasley si avvicinò al tavolo dov’erano seduti Draco ed Hermione.. -Herm, io devo proprio scappare! Harry mi aspetta per cenare insieme.. Comunque sono dei bambini favolosi, non mi hanno creato alcun problema, perciò quando hai bisogno..- poi si rivolse al giovane seduto di fronte alla sua amica -Malfoy- -Weasley- fece lui di rimando. Del resto un cenno di capo è più che sufficiente per salutare una persona che si detesta, come loro due.. -scappo..ciao Herm, ciao bambini!- baciò frettolosamente la sua amica sulla guancia e corse via…
-bene voi due! Adesso subito a letto!! Velocissimi!!! Tra poco salgo anche io…- mise giù la bambina che aveva in braccio e li vide correre entrambi verso la hall e salire scompostamente le scale… poi tornò a guardare Draco, che apparte il saluto a Ginny, era rimasto in silenzio… tornò comoda sulla sua sedia ed accavallò le gambe, pronta a riprendere la conversazione
-sono i tuoi figli?- chiese lui con tono quasi di rimprovero
-No. I figli di mia sorella..-
-e sono…- fece una smorfia allusiva quanto dispreggiativa, ma vedendo che Hermione non afferrava il concetto continuò..-…babbani?-
Hermione tirò un sospiro..poi guardò oltre la finestra su cui la pioggia aveva iniziato a battere insistentemente -No..purtroppo…-  scavallò le gambe e si alzò in piedi -bene, io andrei, devo metterli a letto. Buonanotte Malfoy.-
-notte, Granger-
Hermione uscì dalla sala lasciando un Draco curioso di sapere di più su quella giovane donna così attraente e misteriosa…
  
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