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Autore: FlameCrush    03/03/2008    10 recensioni
Piccola One-shot molto romantica su una delle mie coppie preferite, quella formata da Lily e James^^
Piccolo estratto dalla storia:
"La prima volta che ti ho visto, ho capito subito che saresti stata tu."
"Che intendi dire?"
"Ho capito che saresti stata tu la persona per la quale sarei morto. Per la quale avrei dato tutto, anche la mia vita. In qualunque modo io morirò, morirò per te..."
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa shottina è ambientata alla fine dell'ultimo anno dei Malandrini e di Lily Evans a Hogwarts. L'ho sempre visto come un periodo che ha segnato un pò l'inizio della fine (come sono melodrammatica XD), Spero vi piaccia^^A me è piaciuto tanto scriverla! Un grazie enorme a chi ha recensito l'ultimo chap della mia fic, sono contenta che vi sia piaciuta!Il titolo viene dal nome inglese della coppia "Thorn&Buck". Bacioni, Flame.


La notte fuori sembrava chiamarlo a gran voce.

James Potter non riusciva a dormire, e si rigirava nel letto da circa un'ora, incapace anche solo di chiudere gli occhi.

Certo il russare di Sirius e Peter non aiutava, ma sapeva che non era quel rumore molesto l'origine della sua insonnia.

Di nuovo quella sensazione.

Sospirando rumorosamente, si alzò, si passò una mano fra i capelli, si infilò qualcosa e con addosso il mantello dell'invisibilità scese nella sala comune dei Grifoni, senza vedere la figuretta addormentata su una poltrona, accanto alla finestra.

Pochi passaggi segreti più tardi si ritrovò a respirare l'aria della notte, che in pieno Giugno era costellata da milioni di stelle.

A distanza di sicurezza dall'occhio radar del custode, si tolse il mantello e prese il sentiero che portava al lago nero, pensando a lei. Lei che era tutto il suo futuro.


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La notte era ormai calata su Hogwarts, stellata e calda, di quel calore dolce che possono avere solo le notti di Giugno.

 Lily Evans dormiva, stravaccata su una poltrona nella sala comune di Grifondoro, una guancia schiacciata sul vetro della finestra e un tomo di trasfigurazione avanzata aperto sulle gambe, con un mezzo sorriso sul volto tranquillo.

In giardino, parecchi piani più in basso, una figura comparve improvvisamente, dirigendosi di buona lena verso le sponde del lago.

Lily si svegliò di botto, completamente, e si affacciò alla finestra, riconoscendo subito l'andatura della persona che si muoveva sul sentiero.

Solo lui camminava così.

Con una smorfia di disapprovazione, mitigata dalla dolcezza che traspariva dagli occhi verdi, la ragazza si diresse verso il buco del ritratto, oltrepassandolo, si guardò per bene intorno e si avviò silenziosa verso il portone d'ingresso.

Passò anche quello, cercando di fare meno rumore possibile, e prese la stessa strada imboccata poco prima da lui. Lui che era tutti i suoi pensieri.


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James si era sdraiato sulle sponde del lago, rivolto verso le stelle, cercando di vederne qualcuna cadere, così che il suo desiderio potesse essere espresso e chissà, magari anche esaudito.

Per circa dieci minuti non fece altro che questo, senza vedere alcunchè.

Di colpo sorrise: sentiva che stava arrivando, poteva essere solo lei.


Lily osservò per un attimo il ragazzo sdraiato per terra, a qualche metro di distanza da lei, poi lo vide sorridere, si avvicinò a lui e gli stese accanto, poggiando la testa sul suo petto, vicino al cuore.


Restarono così, avvolti in un silenzio carico di promesse, di speranze di un futuro lungo e felice per chissà quanto temp,o fino a  quando James, affondando una mano nei capelli della sua ragazza chiese:

"Come Evans, non mi chiedi cosa penso?"

"Non sono quel genere di ragazza, l'avresti dovuto capire ormai, Potter"

"Non l'ho mai capito, Lily, l'ho sempre saputo."

"Come io già so quello che stai pensando, mio bel presentuoso."

Il ragazzo sorrise
 
"Non avevo dubbi"

"Hai paura, James?"

Lo sguardo che le lanciò, ebbe il potere di incatenarla a lui, di lasciare la bella e forte rossa completamente priva di difese.

Solo da poco tempo si era data la pena di scrutare a fondo quegli occhi, letalmente profondi..

Un solo sussurro, fu la risposta:  "Si"

La rossa aspettò il seguito, paziente.

"Cosa ci sarà dopo Lily? Il tempo di Hogwarts, il tempo dei Malandrini, è ormai agli sgoccioli e fuori la guerra aspetta. La bambagia è finita e sì, io ho paura. Paura che fuori di qui tutto cambi e che tu ti renda conto che sono solo un cretino capace  solo di amarti disperatamente e che una volta scoperto questo mi lascerai...."

Lily non lo fece finire: lo baciò con tutta sè stessa, mettendo in quel gesto tutto quello che era, tutto l'amore che provava per quel bambino impertinente che tanto la faceva arrabbiare in passato, tirandole i  capelli e mettendole in imbarazzo in tutti i modi possibili.

Si staccarono dopo un pò, entrambi senza fiato.

"Vorrei poterti dire che non cambierà niente, ma lo sai che non sarà così, James. Tutto cambia, noi siamo cambiati e il mondo cambierà ancora insieme a noi, ma non è detto che sarà in peggio. Non è da te essere così pessimista, mio bel presentuoso. Sai che i Malandrini non ti lasceranno mai e in quanto a me, io so solo una cosa."

Lily si voltò a guardare il ragazzo che si incantò a sua volta nell'ammirare il rossore apparso sulla pella diafana della rossa, visibile alla luce delle stelle 

"L'unica cosa che non cambierà mai è quello che provo per te."

James sorrise, l'attirò a sè e la baciò di nuovo, godendo del fatto che anche solo per quel momento lei era sua.

"...e cioè un immenso disgusto, Potter!"

Esordì la ragazza, ridendo per la faccia del cercatore che, dopo un attimo di smarrimento, mise su la sua espressione di malandrino:

"Ah si? Ti faccio vedere io, Evans!"

Si caricò la ragazza sulle spalle e incurante delle sue gride di protesta la gettò di peso nel lago. Peccato che la rossa si fosse attaccata alla sua camicia, con il risultato di soffocarlo e trascinarlo sotto.

James riemerse poco dopo sputacchiando e volgendosi furibondo verso Lily, che adesso rideva come una matta.

Giocarono un pò, poi quando iniziarono a sentire freddo, uscirono, si asciugarono i vestiti con la magia e James fece comparire una coperta, sotto alla quale si rannicchiarono entrambi.

"Se ti dico una cosa, prometti di non prendermi come un pazzo morboso?"

"Mettimi alla prova" Rispose Lily.

"La prima volta che ti ho visto, ho capito subito che saresti stata tu."

"Che intendi dire?"

"Ho capito che saresti stata tu la persona per la quale sarei morto. Per la quale avrei dato tutto, anche la mia vita. In qualunque modo io morirò, morirò per te..."

Lily stette in silenzio dopo queste parole, ripensando al sogno che aveva fatto un paio di notti fa. Così dannatamente reale da farla restare sveglia per tutto il resto della notte....

"Lily prendi Harry e scappa! E' lui..."

Sapeva benissimo di chi fosse quella voce, e sapeva che quel lampo di luce verde era per loro. Un sogno, o meglio, un incubo.

"...Sai Lily, l'ho sognato."

La ragazza sospirò.

"Vorrei poterti dire quello che provo per te, sai James? Ma la parola amore è usata così spesso da perdere il suo significato e non può racchiudere quello sento adesso, in questo istante. Ti amo, anche se non basta."

James la strinse forte a sè, affondando il viso nel collo della ragazza e ispirando il suo profumo di fiori, senza sapere che, anni dopo, suo figlio avrebbe fatto lo stesso con la sua rossa.

"Sposami, Lily."







 










  
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