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Autore: fede993    28/08/2013    0 recensioni
Avete mai sentito quella strana sensazione di essere diversi dagli altri? Come se tutto quelle che voi fate, apparisse strano agli occhi degli altri?
Io si. Ho sempre questa strana sensazione
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete mai sentito quella strana sensazione di essere diversi dagli altri? Come se tutto quelle che voi fate, apparisse strano agli occhi degli altri?

Io si. Ho sempre questa strana sensazione.                                                                                                                                                                       È come una colla che non si stacca mai, nemmeno con il passare del tempo. Anzi diventa sempre più forte, come se si rinvigorisse ogni minuto, ogni anno, insomma ogni istante della tua vita.

Io si. Sento sempre questa sensazione.                                                                                                                                                                             E’ come se io mi sforzassi di fare la cosa giusta, ma alla fine gli altri la vedono sempre come una cosa strana, una cosa che loro non avrebbero mai pensato di fare o persino di concepire nella loro mente.

Io si. Sento sempre questa sensazione.
Mi sforzo di pensare, di comportarmi come quelli della mia età, ma proprio non ci riesco. Penso che sia colpa degli altri. Che gli altri non siano ancora maturi. Forse però sono io il problema. Siamo sempre noi stessi il problema. Noi, prima di chiunque altro, ci mettiamo i bastoni tra le ruote. Facciamo si che gli altri ci vedano nel peggior forma di noi stessi.

 

Io si. Sento sempre questa sensazione.
Mi sforzo di sembrare una “forte”; una a cui non importa niente di nessuno; una che non si fa scalfire da niente, ma in realtà non è così. La realtà non è mai quella che immaginiamo. Bisogna sempre vedere oltre, ma molti non sono capaci. Forse dovrebbero insegnarci questo a scuola. Come vedere oltre, oltre la nostra facciata.

 

Io si. Sento sempre questa sensazione.
Mi sforzo di sembrare quella che non sono. Anzi delle volte sono quella che sono, ma nessuno se ne accorge. Tutti sono troppo concentrati su loro stessi per vedere la vera faccia degli altri, quella che mostriamo qualche volta, quando siamo stanchi di tenere su  la maschera. Qualche volta il velo cade ma non ce ne accorgiamo.

 

Forse si sento questa strana sensazione perché ci tengo troppo agli altri, a cosa pensano di me. Sono così preoccupata di piacere agli altri che non mi accorgo di allontanarli, come se in una calamita io fossi il – e tutti gli altri il +.
Si perché in fondo io ci tengo agli altri. Più di quanto essi possano sapere e vedere. Ci tengo così tanto agli altri da essere persino egoista.
Sono come un cagnolino, devo essere costantemente nutrita e coccolata. E come un cagnolino sono leale. Sempre leale, a chi merita di essere mio amico.

 

Non sopporto chi vuole da me qualcosa, solo perché al momento non ha nessuno di meglio. Non sopporto chi pensa di potermi usare come un fazzoletto Tempo. Non sono la ruota di scorta di nessuno. Nessuno dovrebbe esserlo. Do amore a chi mi da amore. L’amore non è una cosa unidirezionale. Deve essere più come una rotonda, insomma deve tornare indietro. Se non ricevo amore, o lo ricevo solo a istanti, preferisco perdere chi mi da quell’amore, perché evidentemente non posso essere messo da questo qualcuno in un posto abbastanza alto del suo cuore, da ricevere amore, sempre.

 

  
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