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Autore: haroldsv0ice    28/08/2013    7 recensioni
Era difficile resistere quando l'uno aveva bisogno dell'altra, gli abbracci, le carezze, i baci, tutto questo mancava ed entrambi ne avevamo terribilmente bisogno ma la distanza era di mezzo, da 4 mesi a questa parte, ma noi eravamo determinati a batterla un giorno o l'altro, ce l'avremmo fatta.
L'amore è senza limiti,l'amore è forte, l'amore dura se è vero, se è sincero e se c'era una cosa di cui ero sicura era che ciò che provavo era vero, tutto fottutamente vero.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Skyler, vieni è pronta la cena, muoviti a scendere' la voce di mia madre mi fece tornare con i piedi per terra, era dalle due di pomeriggio che ero attacata al pc ed erano le otto, ogni santo giorno che parlavo con quel ragazzo le ore volavano, sembravano scorrere veloci, tanto che nemmeno me ne rendevo conto.
Quando parlavo con lui non smettevo di sorridere, era come se tutto il tempo che passavamo 'assieme'mi rendesse migliore anche se dietro un fottuto schermo.
'Devo scendere a cena, scusami' scrissi a malincuore quelle parole,segno che dovevo chiudere il pc.
'Vengo anche io, come se fosse una cena di famiglia no?' apparì il suo messaggio sullo schermo
'Non sai quanto vorrei fossi qui, davvero' mi uscì un sorriso malinconico, avrei davvero voluto fosse qui, la distanza faceva male ad entrambi ed era fottutamente odiosa.
'Un giorno verrò, davvero' sorrisi per l'ennesima volta quel pomeriggio, era inutile, quel ragazzo mi rendeva felice e io non potevo evitarlo, perchè avevo davvero bisogno di essere felice dopo tanto tempo.
'Skyler cristo santo vuoi venire a tavola o ti stacco il pc?' l'ennesimo urlo di mia madre.
'arrivo cristo, un secondo' urlai salutando il ragazzo promettendogli di scrivergli una volta finita la cena.
Scesi le scale nervosa, mia madre mi rendeva nervosa, odiavo la mia famiglia,mia madre aveva i cazzi con mio padre e ovviamente la colpa era mia, sempre e in ogni caso e ne ero fottutamente stufa.
'prima o poi te lo spacco quel computer' disse stizzita mia madre mettendo il piatto in tavola quasi lanciandolo
'calmati un attimo okay?' risposi malamente
Con mia madre era così, le rispondevo malamente così come facevo con mio padre quelle poche volte che lo vedevo durante la settimana.
'Non mi parlare cosi, abbassa il tono' mi urlò e io restai zitta finendo la cena, davvero non ne potevo più.
Ringraziai dio mentalmente che pochi mesi dopo sarei diventata maggiorenne e me li sarei tolti dalle palle tutti, mia madre, mio padre i parenti tutti, li odiavo.
'Stasera viene Tom' mi annunciò mia madre.
Chi era Tom? Il suo compagno, si i miei genitori erano separati e mia madre si frequentava con questo ragazzo, molto piu giovane di lei, no, non mi stava antipatico,ero semplicemente indifferente alla cosa.
'Va bene' risposi calma portando i piatti nel lavandino
'Guarda di lavarli perchè io non lo faccio' disse trafficando con la lavatrice
Sbuffai tirando su le maniche della maglia e lavando le stoviglie.
Quella era una delle mie punizioni perenni per non aver passato l'anno scolastico, quella come tante altre, non avevo aria.
Finì di lavare le stoviglie e posai il canovaccio nella lavatrice e salii in camera chiudendo la porta.
'aaaah' gridai chiudendo la porta, un grido che somigliava più ad un urlo silenzioso di una persona che è al limite della sopportazione e credetemi io lo ero.
Non avevo mai avuto una vita facile io, prima della separazione e quindi da sempre il rapporto con mio padre mi aveva quasi mandato in una crisi d'esaurimento nervoso, non eravamo mai andati d'accordo e purtroppo alla maggiore età mancavano ancora dei mesi.
Dopo la separazione invece altri casini sempre con mio padre e piano piano anche con mia madre, ero il lo sfogo delle sue incazzature e di certo la bocciatura non aveva aiutato le cose.
Accesi lo stereo e feci partire il cd che vi era dentro, alzando il volume, mi aiutava la sera a far scorrere i pensieri e a sfogare le rabbie delle giornate che passavo.
Puntai lo sguardo sul letto e tornai al pc con un piccolo sorriso, la sola idea di parlare con lui mi metteva di buon umore, ultimamente lui era la mia unica fonte di positività di ogni giornata e io la coglievo a pieno.
 
'Sono tornata:)'
'Eccoti, devi presentarmi tua madre'
'Non ti conviene, non ti perdi niente, la mia 'famiglia' fa schifo.' risposi sorridendo amaramente.
'ho parlato di te a mia sorella sai?'
sorrisi come un'emerita stupida davanti al pc, parlava di me alla sua famiglia, stavo sicuramente arrossendo.
'veramente?' 
'si, mia sorella vuole conoscerti' lo immaginai sorridere davanti allo schermo
'io non ho detto a nessuno di 'noi' scrissi velocemente, non amavo parlare con la mia famiglia delle mie relazioni e dei fatti miei, mia madre sapeva lo stretto necessario di me, non le dicevo nient'altro.
'non preoccuparti piccola, non ce n'è bisogno'
Non volevo ammetterlo ma io mi stavo seriamente innamorando di lui ma allo stesso tempo avevo paura, le relazioni a distanza mi spaventavano, abitavamo l'uno dalla parte opposta del paese e l'Inghilterra bene o male era grande.
Lui era maggiorenne, io no e per me era più difficile, lui Holmes Chapel, io Kingston e in più mia madre non ne sapeva nulla e il tutto era ancora più complicato.
'ci vedremo un giorno vero?'
'si, te l'ho promesso tesoro'
'mi porti via da questa merda?'
'scappiamo insieme okay?'
'contro il mondo?'
'contro il mondo e contro tutti'
Sorrisi dietro a quello schermo, avevamo una relazione si, ma era difficile gestirla.
Era difficile resistere quando l'uno aveva bisogno dell'altra, gli abbracci, le carezze, i baci, tutto questo mancava ed entrambi ne avevamo terribilmente bisogno ma la distanza era di mezzo, da 4 mesi a questa parte, ma noi eravamo determinati a batterla un giorno o l'altro, ce l'avremmo fatta.
L'amore è senza limiti,l'amore è forte, l'amore dura se è vero, se è sincero e se c'era una cosa di cui ero sicura era che ciò che provavo era vero, tutto fottutamente vero.




Hola babiees!
Un'altra storia, di nuovo qui:)
Questa storia è un po' particolare e ci tengo molto perchè questa storia PARLA DI ME, quella nella storia, sono io.
I fatti narrati sono veri, (non le città, il paese, il nome, e ovviamente nemmeno Harry,crepo.)ma i fatti ciò che succede nella storia è tutto vero (o almeno fino ad un certo punto, poi capirete perchè)
Questa storia parla di una 'relazione a distanza' e in questo caso della mia,LE CONVERSAZIONI dei dure ragazzi sono MOLTO, MOLTO simili a quelle tra me e il mio ragazzo quindi per favore non copiate.
Posso capire che all'inizio sarà un po' noiosa ma piano piano andrà cambiando:)
 
Bye bye babiees!:)
Per qualsiasi cosa cercatemi qui:)

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