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Autore: helpless    28/08/2013    2 recensioni
"A quanto pare, portava a questo guardare commedie romantiche assieme al suo amico così dolce, così speciale, così sexy,così ...
Forse ,era meglio smetterla di sottolineare tutti i motivi per cui la sua mente stava fantasticando su di lui."
Chris Colfer, Darren Criss e una realtà assurda tutta da scoprire.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TWYM7
Non immaginate quanto mi senta in colpa e dispiaciuta ( e fai bene, mi direte) per aver saltato l'aggiornamento della scorsa settimana e non aver fatto diligentemente il mio mestiere da fanwriter. Spero mi perdoniate per questo, ma purtroppo ho questo grande difetto di non essere prevedibile o stabile , ma prometto che non salterò più l'aggiornamento per così tanto tempo, se lo farò potete bastonarmi c:
Spero il capitolo sia di vostro gradimento.
  • That's what you're missing
Purtroppo (in questo mondo reale)  Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono più che sicura che una persona reale non si possa più possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di lucro. Però, e lo scrivo con soddisfazione , in questo capitolo c'è una personcina che m'appartiene.

  1. About photos and sudden tears.

Non importava  quanto  Chris si impegnasse ad ignorare la figura appollaiata sulla superficie libera del lavabo, quella non sembrava voler scomparire. Lui aveva perso più tempo possibile per sciacquare e poi asciugare con lentezza ogni piccola stoviglia utilizzata a pranzo per tenersi occupato e fingere di non potergli prestare attenzione, ma non aveva funzionato.
Mark-non-più-allo-specchio non si era mosso di un millimetro dall'ultima volta che aveva aperto bocca,limitandosi ad osservarlo con interesse e schioccare la lingua contro il palato ogni minuto che passava, in un modo così fastidioso da far sobbalzare Chris ogni volta ,con il rischio che qualche piatto gli sfuggisse dalle mani e si frantumasse contro il pavimento.
Quando ebbe purtroppo concluso, il ragazzo sospirò  guardandosi intorno e realizzando che Darren era uscito dalla stanza , lasciandolo improvvisamente solo. Era certamente colpa sua, in quanto lo aveva completamente ignorato, ma era piuttosto strano che il riccio si fosse allontanato così silenziosamente.
Avrebbe dovuto concentrarsi di più su quell'insolito comportamento, ma  Mark lo depistava più di ogni altra cosa, sopratutto quando riusciva a percepire i suoi occhi puntati su di lui.
Si voltò di scatto verso quella creatura  , che  trasformò subito la smorfia concentrata sul suo viso in un sorriso soddisfatto, terribilmente irritante per Chris, come ogni cosa che faceva .
-Tesoro.
Disse solamente, come se fosse un saluto o una semplice esclamazione . Lui strinse forte i denti , per trattenersi dall'imprecare o dire qualcos'altro di sconveniente : non funzionò.
"Visto che sei qui e non hai intenzione di andartene, ne approfitto per lamentarmi. Possibile che Darren sta sempre ad insinuare che io e lui siamo troppo impegnati a fare" fece una piccola pausa , perché anche pensarlo era imbarazzante e lui non poteva farci niente "sesso per fare qualsiasi altra cosa?"
Quell'essere rise, sembrando così sinceramente divertito dalla sua esitazione, ma si ricompose subito,tornando a guardarlo con la solita espressione saccente. 
-
È la vostra tensione sessuale che fa faville quando viene sprigionata, tesoro.
Chris spalancò la bocca ,dimostrandosi indignato da quelle parole , ma evitando di smentirlo : sarebbe stato completamente inutile e davvero assurdo, avrebbe solo perso tempo.
Sbuffò, decidendo che avrebbe potuto benissimo essere lui a lasciare la stanza e non farsi più infastidire da quel tipo. Raggiunse con un paio di falcate il soggiorno, guardandosi attorno in cerca della sua famiglia .
Non c'era nessuno, solo  Mark, che era comparso sul divano ed ora era completamente sdraiato su di esso .
Finse di non averlo neanche notato,ma gli prestò improvvisamente attenzione quando lo udì nuovamente parlare:
- Notato i cambiamenti? Mi ci sono impegnato!
 "Cambiamenti?"  chiese Chris , iniziando a girare su stesso per appurare se ci fosse qualcosa di diverso: era preoccupato da quello che quel tipo avrebbe potuto combinare.
Le pareti erano sempre dello stesso giallo paglierino di quel mattino.
Lo scaffale era ancora in quell'angolo, pieno delle stesse cianfrusaglie.
Il divano e ,tutto il resto dell'arredamento, era al suo posto.  
Fece un altro giro, prestando più attenzione ai dettagli.
"LE FOTO!" esclamò sorpreso, notando le nuove cornici che erano appese ai muri o poste sui mobili.
 "Non sono un po' tante per una sola stanza?!"
osservò,mentre ne contava una ad una.  Si accorse  anche di  altri piccoli particolari mentre analizzava bene con lo sguardo il soggiorno , come le adorabili pantofoline a forma di maialino poste davanti al divano ,  il foglio con su disegnato un fiore enorme dai petali celesti lasciato sul tavolo e i pezzi di un puzzle sparsi  sul pavimento. A quanto pare sua figlia era un po' disordinata.
Alzò piano la mano sinistra , guardando con insistenza la fede che era riuscito a notare solo quando quell'essere gli aveva  svelato l'esistenza del suo matrimonio, era accaduto lo stesso con la piccola Amanda : ora tutto quello che le riguardava era spuntato dal nulla.
Magari, nel corridoio avrebbe trovato una porta con su scritto il nome di sua figlia a lettere cubitali colorate, come sempre si era figurato in quelle poche volte che aveva fantasticato sul suo possibile futuro da padre.
Era decisamente più confuso di prima.
-Ohw, tesoro. Il nano ama le foto, dovresti saperlo!
Gli rispose quello sul divano . Il soprano annuì, alzando le spalle e accettando quella spiegazione ,nascondendo un sorriso perché era vero : il suo migliore amico andava sempre in giro a scattare e farsi scattare foto perché "Ogni foto è un ricordo ed io voglio tanti ricordi" .
Continuava a non avere molto senso, ma andava bene lo stesso.
Si avvicinò ad una parete, poggiando con cautela una mano sulla cornice di una delle tante foto affisse su di essa. Raffigurava lui , Darren e Lauren, tutti e tre con un sorriso così enorme e sincero ,le guance un po' troppo arrossate e i capelli insolitamente scomposti, si stringevano tra loro e non sembravano molto sobri. Era una bella foto comunque, sembrava rappresentare un momento piuttosto felice per loro. Subito accanto a quella, ce n'era un'altra raffigurante solamente Lauren, con un pancione piuttosto visibile ed una smorfia sul viso, era seduta sul loro divano ed appariva terribilmente serena.
Un po' più distante a quelle due foto, ce ne erano altre tre riunite tutte in una sola cornice . La prima a sinistra rappresentava lui , con il viso paonazzo e visibilmente confuso ed un piccolo fagottino rosa tra le braccia , l'ultima a destra rappresentava Darren con uno dei suoi soliti sorrisi così grandi da occupare tutto il viso e lo stesso adorabile fagottino tra le mani, mantenuto come se fosse la cosa più importante che lui avesse mai sfiorato.
Al centro c'era una foto del piccolo fagottino rosa in cui era avvolta Amanda Joanna Colfer Criss : era ovviamente appena nata , così piccola e così fragile anche attraverso quell'immagine.  Chris trattenne il respiro, accarezzando con dolcezza  quella foto , con le labbra che si alzavano appena in un sorriso incontrollato e gli occhi troppo umidi e vicini a riempirsi di lacrime . Era la foto più meravigliosa che lui avesse mai visto,  la testolina di sua figlia
spuntava appena dal fascio di lenzuola chiare in cui era : aveva gli occhi chiusi e rilassati, le labbra appena visibili, le guance leggermente più paffute di quanto fossero in quel momento ed un piccolo ciuffo di capelli chiari che le cadeva dolce sulla fronte.
Avrebbe voluto così tanto aver vissuto per davvero quel momento, ricordare ogni piccolo dettaglio di quella immagine, percepire per davvero  l'assoluta gioia e la stravolgente emozione d'averla vista per la prima volta .
Un piccolo post-it rosa a forma di cuore  era attaccato in cima alla cornice, sopra qualcuno aveva scritto :
 16 - 07 .
Abbiamo faticato tutti un bel po' per averla tra noi, ma non è forse
la cosa più bella che i vostri occhi abbiano mai visto? 

Non ebbe bisogno di riconoscere quella scrittura per sapere che quel qualcuno era Lauren Lopez
.

Si staccò di malavoglia da quella foto, contemplando anche le altre che ritraevano lui , Darren e la loro bambina nella più svariate e tenere  situazioni. In molte di queste era presente anche Lauren, in alcune anche Joe. C'erano foto della sua famiglia e alcune con Cerina, Charles e Chuck, foto con l'intero cast di glee ed altre con gli Starkid.
Ma la  foto che più lo sconvolse era posta sul tavolino difronte al divano ,tenuta in una semplice cornice di legno decorata in ferro battuto, rappresentava solo lui e Darren, vestiti  elegantemente .Erano uno difronte all'altro e nessuno dei due guardava l'obbiettivo,  entrambi apparivano troppo persi negli occhi dell'altro per farlo. Le labbra di Darren erano posate sulle dita di Chris, proprio nel punto in cui la sua fede brillava appena . Lui sorrideva così tanto : un sorriso lacrimoso carico di amore e felicità che sembrava urlare "tutto è perfetto".
Non serviva un genio per comprendere che era una foto scattata il giorno del loro matrimonio.
Era sconvolgente : assomigliava davvero tanto ad uno dei molteplici fotomontaggi che spesso i suoi amici gli mostravano per prendersi gioco di lui e Darren , eppure c'era qualcosa di così reale in quell'immagine da mozzargli il respiro.
Si allontanò da essa velocemente, imponendosi di non guardare mai più nel punto in cui era posta, era tentato dallo spostarla , ma  avrebbe dovuto spiegare a Darren il perché lo aveva fatto .  E poi non voleva mostrarsi sconvolto davanti a Mark .
-Troppo taardi.
Canticchiò quest'ultimo . Lui alzò subito lo sguardo verso la sua figura, ma  come capitava troppo spesso, lui era  nuovamente sparito.
In quel momento , nel salotto entrò Darren : aveva i capelli ricci più scombinati di quanto non fossero prima, gli occhi un po' appannati e i vestiti stropicciati. Non guardò nemmeno Chris, si limitò a buttarsi di peso sul divano, sbadigliando fortemente.
-Amanda sta dormendo - mormorò con la voce ancora un po' impastata dal sonno, stropicciandosi piano un occhio - ci siamo messi sul suo lettino a parlare e lei ripeteva "no, babu, non voglio dommire" - imitò la voce acuta della bimba con un piccolo sorriso sul viso - ma poi mentre raccontava la giornata di ieri ha chiuso gli occhi di colpo e si è addormentata, come fai tu di solito.
Chris ridacchiò a quelle parole dette con tanta tenerezza , mettendosi a sedere accanto a lui sul divano. Darren si mosse subito dal suo posto , poggiando con naturalezza il capo sul suo grembo e guardandolo dal basso intensamente, come se lo stesse analizzando. Il controtenore si irrigidì a quel gesto improvviso, ma trovò subito la calma incontrando gli occhi ambrati, dal contorno così verde ed unico, del suo migliore amico . Con un dito iniziò a giocare con i piccoli ricci sulla sua fronte, senza neanche esserne consapevole.
- Cosa succede oggi?
Gli chiese improvvisamente il riccio, strofinando una guancia sulla sua gamba e  aggrottando  poi le sopracciglia per fargli capire che tutta la sua intenzione era incentrata su di lui e sulla sua reazione.
- Cosa succede?
Ripeté Chris stupidamente . Darren fece una smorfia, come accadeva quelle rare volte che non veniva compreso dal suo amico.
-Parlo di te , Chris. Ti comporti in modo strano.
- Ma no, non è vero!
Negò troppo velocemente e con troppa forza , in un modo che fece insospettire ancora di più l'altro ragazzo.
Ma cosa avrebbe potuto dirgli altrimenti? "Scusa, mi sono addormentato che eravamo solo amici, mi sono svegliato e improvvisamente  siamo sposati e c'è anche una bimba e non capisco nulla di quello che  mi succede?" non di certo. Questo faceva male : non poter parlare liberamente alla persona di cui si era sempre fidato, perché per la prima volta non avrebbe capito.
Sospirò, Darren continuava a fissarlo.
- Credi che non me ne sia accorto,Chris?
Chiese mentre si alzava di scatto a sedere . Chris aveva le labbra immobilizzate, il terrore di anche solo parlare  era semplicemente troppo grande, invadente, strano da provare.
- È da questa mattina che sei strano . Non ti lasci toccare , ti allontani , inventi stupide scuse e pretesti assurdi per non starmi vicino, sono sicuro di non essere paranoico, quindi ... cosa succede?
- Niente.
Disse solo questo, sottovoce, non potendo e non riuscendo a spiegare altro. Provò ad abbassare il viso, quasi vergognandosi, ma una mano di Darren glielo impedì, costringendolo a guardare dritto nei suoi occhi così feriti.
Una morsa strinse forte il cuore, diminuendo i suoi battiti e minacciando di frantumarlo a quella vista. 
Non riusciva ad accettare che quei suoi semplici, incoscienti comportamenti avrebbero potuto tormentarlo . Voleva soltanto che sorridesse ed ignorasse quanto male avesse agito quel giorno : quelle stupende iridi  cangianti non erano fatti per esprimere sofferenza. Non riusciva a reggere l'intensità di quella paura e confusione che  trasparivano così bene tra le sfumature del suo sguardo. 
- Non mi piace quando ometti le cose,Chris. Mi ricorda terribilmente tanto i vecchi tempi, quando entrambi ci nascondevamo tutto dentro e... Non voglio sia così,Chris. Ti prego.
Più la sua voce si alzava
mentre pronunciava quelle frasi,  più sembrava spezzarsi lentamente . E ogni volta che pronunciava il suo nome con tono tanto afflitto,  la stretta di quella morsa diveniva più forte e angosciosa, così impossibile da sopportare  .
Ma Chris  continuava a non  dire nulla. Restando inerme ad osservarlo . Cosa avrebbe dovuto fare?
Come avrebbe potuto anche solo spiegarli senza mentire? O  forse sarebbe stato meglio mentire e tornare a farlo stare bene?  Forse stava semplicemente esagerando, reagendo in modo troppo drammatico . Ma Darren soffriva e il suo cuore doleva. Darren soffriva per colpa sua e lui non sarebbe mai riuscito a perdonarselo, non importava se tutto quello fosse reale o una stupida finzione. Semplicemente, Darren non avrebbe mai dovuto soffrire .  
Stava per avvicinarsi , magari stringerlo e scusarsi, senza spiegazioni o altre parole, ma Darren si alzò , ritirando di scatto la mano dal suo viso e allontanandosi da lui troppo velocemente.
E fu ancora solo , con il cuore ancora stretto forte dal dolore e stupide lacrime che sfuggivano al suo controllo e scivolavano dai suoi occhi .





Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di  l'angolo di Helpless.

L'unica cosa che ho da fare è ringraziarvi , tipo mettermi a urlare un "GRAZIE" a pieni polmoni a chiunque mi sostenga. Prima di tutto , grazie a chi ha recensito la scorsa volta , spero che anche altri di voi decidano di farlo perchè ho sinceramente bisogno di sapere la vostra opinione riguardo tutto questo. Grazie alle persone che si complimentano con me su twitter e grazie alle ventisette persone che hanno inserito tra le seguite e le DODICI (adesso impazzisco) che hanno inserito tra le preferite. Sappiate che mi fate sclerare ogni giorno!
Se avete twitter, seguitemi su @leascupcake , che è il mio account personale, e menzionatemi , così vi seguo (:

Inoltre, volevo farvi sapere che ho scritto una piccola OS  CrissColfer (che contiene spoiler ormai ben conosciuti dall'intero universo sulla klaine) è : We should do it again.
Magari dategli un'occhiata (;

Ok, credo sia tutto, spero il capitolo sia di vostro gradimento, alla prossima! c:

 

  
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