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Autore: Nephilim332    28/08/2013    2 recensioni
Isabelle Lewan è bella, intelligente, sarcastica. O, almeno, lo era. Prima che la sua vita venisse stravolta, prima che ogni suo sogno divenisse irrealizzabile, prima che il suo cuore si frantumasse in mille pezzi. Ma, contro ogni aspettativa, tutto cambia: la ragazza verrà catapultata in una leggenda che va avanti dall'inizio dei tempi.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Prefazione

 

Divergevano due strade in un bosco
ingiallito, e spiacente di non poterle fare
entrambe uno restando, a lungo mi fermai 
una di esse finché potevo scrutando
là dove in mezzo agli arbusti svoltava.

Poi presi l'altra, così com'era,
che aveva forse i titoli migliori,
perché era erbosa e non portava segni;
benché, in fondo, il passar della gente
le avesse invero segnate più o meno lo stesso,

perché nessuna in quella mattina mostrava
sui fili d'erba l'impronta nera d'un passo.
Oh, quell'altra lasciavo a un altro giorno!
Pure, sapendo bene che strada porta a strada,
dubitavo se mai sarei tornato.

lo dovrò dire questo con un sospiro
in qualche posto fra molto molto tempo:
Divergevano due strade in un bosco, ed io...
io presi la meno battuta,
e di qui tutta la differenza è venuta.

 

Robert Lee Frost; The road not taken.


 


 

Era tutto buio, e freddo.

Ogni cosa, in quel luogo, pareva assumere sfumature di una tonalità triste e scura di grigio. L'odore era nauseabondo, insopportabile. Le lapidi erano tutte di marmo, fredde; come la morte stessa. Erano sparse ovunque: alcune erano molto vicine, altre più lontane. C'erano mausolei maestosi di marmo lucidissimo da un lato, e piccole tombe decorate con solo una piccola croce dall'altro.

Il cimitero era deserto, se non si contavano i centinaia di corpi in decomposizione, rinchiusi nelle bare, che si trovavano sotto il terreno bagnato che calpestava.

Una cosa era morire, un' altra era sentirsi morta. E' una sensazione che, quando ti assale, riesce a penetrarti in corpo, a confonderti la mente e a distruggerti lentamente l' anima. Tutto ciò che ti viene concesso, tutto ciò che ti viene donato, prima o poi ti sarà portato via, preso dall'oscurità eterna, magari prima del dovuto. Ti crogiolerai nel dolore, ti si mozzerà il respiro, inizierai a mettere in dubbio la tua importanza sulla Terra, nel mondo. Urlerai, un suono acuto, capace di squarciare un cuore. Impazzirai, cercando di trovare un senso a tutto ciò che ti è successo. Ti chiederai perché sia capitato a te.

I morti stanno bene; non soffrono, non provano dolore. I vivi che li piangono, invece, sono straziati: sentono il cuore venire strappato, brutalmente, dal petto. Si sentono come se fossero avvolti in una nube di tristezza che non accenna a scomparire. Sono loro, quelli che sono davvero invasi dalla sofferenza e dal dolore.

O, almeno, era così per lei

 










**NOTE DELL'AUTORE**
E' la prima volta che mi cimento in una prova così ardua come la scrittura di un libro.Spero soltanto che la mia storia in qualche modo arrivi a colpirvi il cuore,o meglio,l'anima.Se il primo capitolo avrà qualche recensione,continuerò a scrivere con immenso piacere sperando di trasmettere un pizzico di felicità a chi mi seguirà proprio come i miei autori preferiti fanno con me.
Questa è una storia strana.La protagonista sta male,è delusa e soffre.Ma scoprirà come si possa superare ogni cosa con le persone giuste accanto.
I colpi di scena non mancheranno,poco ma sicuro!

  
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