...Mrs Hyde...
Sono la signora Hyde, adesso. Glielo dico perché si
ricordi a cosa và incontro.
La signora Hyde.
Come se tu, Tom, fossi morto. Eppure so che non sei
morto, perché Hyde è ancora qui, vivo.
E ci ha aiutati a fuggire.
So bene che è un
mostro, so che uccide le persone indiscriminatamente. So che è un assassino. Ma
Hyde è anche te.
Hyde è il sentimento che ci lega, Tom.
Lo è ora come lo era prima.
Hyde è l’amore.
So bene che, se non ci fosse lui, saresti un uomo a metà.
Ho sposato entrambi e ne sono felice, perché allora come
adesso, amo entrambi.
Per quanto sia folle, amo te, Tom. Per quanto sia folle,
amo te, Hyde.
Ti osservo mutare. E’ doloroso, terribilmente doloroso.
Ma alla fine, per quanto cerchi di convincermi del
contrario, colui che sta oltre la griglia metallica è mio marito. Solo un pò
più sanguinario, un pò più violento, un pò più pazzo.
Ma sei mio marito.
Hyde, l’ultima tua immagine nella mia mente è quella di
un uomo che si volta verso di me e posa la sua mano sulla griglia che lo separa
da sua moglie e i suoi figli, quasi a cercare un ultimo contatto con loro.
E’ un attimo, poi affronti nuovamente i nostri nemici.
E muori da solo.
Non hai portato Tom con te.
Solo quando ho riabbracciato i miei figli e Tom ho
compreso il significato del mio dialogo con la dottoressa.
Quando hai compreso di essere capace di uccidere?
Quando sono nati i miei figli.
E’ l’istinto primordiale, il più violento ed
incontrollabile, Hyde. Noi diamo un bel nome a questo istinto.
Il suo nome è amore.