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Autore: BabyLolita    29/08/2013    1 recensioni
E' l'ultimo anno di liceo. E' passato ormai un anno dal trasferimento di Alyson alla nuova città ed al Dolce Amoris. Ne sono successe di cotte e di crude, ma alla fine la nostra protagonista ha trovato il vero amore e prega che sia per sempre. Ma sarà davvero così? Alyson non si aspetta minimamente che il suo ultimo anno di liceo, sarà anche il più brutto.
Spero che anche questa storia, che non è altro che la seconda parte del mio racconto, piacerà come la prima! Anche se io stessa mi sono resa conto che è diversa come stile rispetto alla prima xD Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rosalya mi guarda sorpresa mentre realizza che le cose stanno diventando parecchio serie. Poi cerca di sdrammatizzare:
-   Santo cielo Aly! Mi allontano per un secondo e guardati, sei finita di nuovo nei guai! Sei proprio un disastro! – le faccio un sorriso storpiato, nonostante tutto ho apprezzato il suo tentativo di sciogliere la mia tensione.
-   Lo ammetto sono un caso disperato! Tuttavia ora sono veramente preoccupata – rispondo dirigendo il mio sguardo verso Castiel, che parla con Leigh – non so che cosa potrebbe realmente accadere –
-   Non lo so nemmeno io…Lysandro non si è mai comportato così con nessuno. E non capisco come mai abbia deciso improvvisamente di farti diventare sua a tutti i costi –
-   Basta. Tanto è inutile pensarci. Vieni, torniamo dai ragazzi. In qualche modo la situazione si risolverà…almeno spero –
Dico prendendo Rosalya per mano e tornando dai ragazzi. Castiel e Leigh ci porgono all’unisono la mano e sia io che Rosalya arrossiamo prima di afferrarle. Camminiamo un po’ prima di deciderci a fermarci in un bar per prendere qualcosa di caldo. Mentre sorseggiamo le nostre cioccolate bollenti, Lysandro varca la porta del bar e subito mi accorgo che Castiel stringe la mani a pugno. Appoggio le mie sulle sue per tentare di calmarlo anche se la mia tattica non funziona quanto spero. Lysandro si avvicina sorridente verso di noi, mentre Castiel mi spinge verso la finestra spostandosi e facendogli posto. Lysandro si siede accanto al suo migliore amico, che stranamente pare calmarsi.
-   Buongiorno ragazzi, anche voi da queste parti? –
-   Eh già… - risponde Rosalya – avete progetti per capodanno?? –
-   Noi no e ora che ci penso sarebbe ora di pensare a qualcosa di concreto – intervengo io.
-   Che ne dite di andare in montagna? I miei genitori hanno una chalet li che ci lascerebbero molto volentieri – esulta Rosalya.
Inutile dire che i miei occhi si illuminano e comincio a sorridere dalla gioia. Ho sempre sognato di passare una giornata in montagna con i miei amici ed il mio ragazzo, e capodanno sarà l’occasione perfetta! Tutti siamo d’accordo e decidiamo di invitare le solite persone, con ovviamente il disappunto di Leigh e Castiel quando decidiamo di invitare anche Armin e Kentin.
I giorni che ci separano dalla nostra gita in montagna passano alla velocità della luce, ed ora ci troviamo qui in macchina con Leigh, Lysandro e Rosalya diretti verso lo chalet di montagna. Fortunatamente il viaggio risulta piacevole e senza inconvenienti, pare anche che l’ansia tra Lysandro e Castiel sia svanita totalmente. Una volta arrivati Rosalya ci assegna le stanze, ed io e Castiel saliamo al primo piano per raggiungere la nostra. Non appena entriamo scorgo un fantastico letto matrimoniale con una splendida coperta in lana sopra, una finestra che mostra uno scenario mozzafiato e un parque in legno davvero confortevole. Con un balzo mi getto sul letto che subito mi fa rimbalzare leggermente. Rimango distesa li osservando il soffitto. Non posso credere di stare coronando uno dei miei sogni. Castiel si siede accanto a me ed io mi avvicino a lui appoggiando la mia testa sulle sue gambe e sorridendogli.
-   Vedo che siamo felici come una pasqua – mi dice – sei proprio una ragazzina, ti emozioni per niente –
-   Beh non è una cosa positiva? Questo fa si che sia facile rendermi felice non trovi? –
-   Si. Ammettiamolo pure, spesso dimostri quattro anni! –
-   Castiel! – Dico tirandogli un pugno sull’addome, lui ride e mi sfiora le labbra con le dita, poi mi fa cenno di alzarmi. Lo faccio e lo osservo allontanare guardandolo con aria interrogativa. Lui incrocia il mio sguardo e prima di uscire si limita a dire “birra”.
Sistemo i vestiti negli armadi e scendo al piano di sotto. Entro nel salotto e vedo che sono tutti riuniti li e mi siedo anche io mentre passiamo un piacevole pomeriggio a parlare tutti assieme. La sera io e Rosalya prepariamo la cena mentre i ragazzi rimangono a parlare tra di loro.
-   Sembra che l’astio tra i due sia svanito – incalza Rosalya.
-   Già così pare, almeno per il momento –
-   Pensi che Lysandro farà qualche altra mossa falsa? –
-   Una parte di me spera di no, ma l’altra teme di si – dico affrettando in fretta e furia le carote. Mezz’ora dopo la cena è pronta e ci sediamo tutti a tavola. Mangiamo e poi ci raduniamo accanto al focolare. Castiel prende la sua chitarra e ci mettiamo a cantare tutti assieme mentre lui suona. Verso mezza notte ci ritiriamo nelle nostre stanze. Il giorno dopo sarà l’ultimo dell’anno e vogliamo essere tutti carichi e riposati. Stranamente anche Castiel pare di questo avviso infatti si mette a dormire senza fare troppe storie. L’indomani ci alziamo e, dopo pranzo, andiamo al pattinaggio sul ghiaccio passando li tutto il pomeriggio. Questi due giorni volano ed ora è la sera di capodanno. Spero che tutto andrà per il meglio. Verso le sette ci ritroviamo tutti in salotto pronti per uscire. Io indosso dei jeans rossi e degli stivali neri, sopra un maglione nero con la scritta “Hope” e tengo i capelli legati in un’elegante treccia. Rosalya indossa un vestito color lavanda e dei graziosi stivaletti lilla. I ragazzi invece non si sono preoccupati dell’abbigliamento (a parte Alexy) e pare che si siano infilati la prima cosa che hanno trovato. Ma ognuno di noi indossa l’intimo color rosso, sperando porti davvero fortuna. Infilo il cappotto ed afferro la mano di Castiel, che prontamente la stringe ed insieme usciamo. Subito ci accorgiamo che nevica e non riesco a non notare lo sguardo di Castiel illuminarsi. Divertita mi avvicino al suo orecchio e sussurro:
-   Chi è che aveva quattro anni? – Lui mi pizzica la guancia con l’altra mano e continua a guardare davanti a se, forzandosi di nascondere un sorriso divertito che però io colgo al volo. Ci dirigiamo al ristorante e mangiamo a sazietà. Quando abbiamo finito mancano meno di quindici minuti allo scoccare della mezza notte. Usciamo dal ristorante e ci dirigiamo in una piazza li vicino, dove un enorme schermo segna i minuti mancanti all’anno nuovo. Mancano meno di cinque minuti quando Castiel mi tira a lui e mi stinge forte. Affondo il viso sul suo petto e contraccambio l’abbraccio. Sento le sue labbra bisbigliarmi qualcosa all’orecchio:
-   Ti ho mentito… -
Subito mi allontano di scatto da lui e lo guardo terrorizzata. Su cosa mi ha mentito? E perché viene a dirmelo adesso? Lo guardo negli occhi e lui mi guarda dolcemente, ma nonostante questo non riesco a calmarmi. Mi bacia la fronte e scioglie l’abbraccio. Poi vedo che fruga nella tasca e ne tira fuori una piccola scatolina e me la porge. Io l’afferro titubante, continuando imperterrita a guardarlo negli occhi. Poi ricomincia a parlare:
-   Ti ho mentito dicendoti che la cena era il mio regalo di natale. Questo è il vero regalo –
Subito la mia tensione si scioglie lasciando il posto alla gioia ed alla sorpresa. Apro la scatolina e all’interno trovo un ciondolo a forma di cuore. Me lo rigiro tra le mani e noto che si apre, non appena lo faccio, vedo all’interno una nostra foto. Ci sono io che dormo appoggiata al suo petto e lui che mi bacia la fronte. Arrossisco pensando che mi ha immortalata in un momento così intimo e speciale. Gli salto al collo e l’abbraccio. Poi sgancio la collana e ci aggiungo il ciondolo. Castiel mi aiuta a rimetterla e poi mi volto verso di lui, che mi guarda un po’ imbarazzato. Sorrido e gli faccio cenno di avvicinarsi. Quando le sue labbra stanno per appoggiarsi sulle mie un tonfo ci interrompe. Ci giriamo e subito vediamo che la mezzanotte è appena passata e degli splendidi fuochi d’artificio scintillano nel cielo notturno. Eravamo così presi l’uno dall’altra che non ci siamo accorti di tutto il resto intorno a noi. Ci abbracciamo e guardiamo parte dei fuochi, il resto non l’ho visto perché Castiel si è preso a forza il bacio che prima è stato interrotto. Finiti i fuochi ci siamo rintanati in un bar e abbiamo fatto festa fino alle otto di mattina. Nessuno di noi ha sonno e alla mia proposta di andare a sciare tutti si sono trovati favorevoli. Siamo tornati allo chalet e ci siamo cambiati, poi ci siamo diretti al noleggio per prendere tutta l’attrezzatura. Alle dieci siamo sulle piste pronti per una splendida giornata all’insegna del divertimento. Ognuno di noi sa sciare o andare sullo snowboard, e sono rimasta impressionata dall’abilità di Castiel sulla tavola, non me l’aspettavo proprio! Salta da una parte all’altra facendo tante di quelle acrobazie che se partecipasse ad una gara, la vincerebbe di sicuro! Verso le quattro ci siamo ritirati in un bar. Tutti tranne Rosalya e Leigh, ma nessuno ci ha fatto troppo caso. Sono andata a prendere i posti e mentre mi siedo sento qualcuno accanto a me. Penso sia Castiel ma non appena mi giro un brivido mi percorse la schiena. È Lysandro. Subito mi torna in mente il suo bacio a tradimento il giorno di natale e l’esplicita richiesta di Castiel di non stare da sola con lui. Cerco una via di fuga ma sono bloccata. Da una parte ho una finestra e dall’altra lui. Maledizione ma dovevo sedermi all’unico tavolo che ha un lato attaccato al muro?! Lysandro mi guarda divertito mentre inizio ad agitarmi, poi mi afferra la mano. Io cerco di divincolarmi ma lui stringe la presa.
-   Non voglio farti niente Aly –
-   Ah no? Allora lascia la mia mano Lysandro, subito! –
-   Non ho intenzione di farlo –
-   E perché no? –
-   Perché preferisco tenertela –
-   Ma io preferisco di no! Lasciala! –
Non appena tiro la mano per liberarmi, lui mi tira a se stringendomi forte. Cerco di divincolarmi in tutti i modi ma proprio non ce la faccio. Mi spingo all’indietro ed in quel momento Lysandro mi afferra il mento e mi avvicina alle sue labbra. Giro la testa da un lato per evitare quel bacio e subito dopo Castiel lo colpisce dritto dritto in faccia con un pugno. Subito riesco a sgattaiolare dalla presa e ad incastrarmi in fondo alla panchina lontano da Lysandro, che si massaggia la guancia dolente.
-   Sei un pezzo di merda! Adesso basta Lysandro! Si può sapere che ti è preso?! – lo insulta rabbioso Castiel. Lysandro si alza dalla panchina mettendosi difronte a lui.
-   Ho deciso di prendermi la ragazza che amo. Sono stufo di stare in disparte! – Vedo Castiel caricare un altro pugno. Sta per scoppiare la rissa del secolo quando Rosalya entra improvvisamente nel bar visibilmente scossa e sconvolta.
-   Grazie al cielo siete qui! – Urla correndo nella nostra direzione. Castiel e Lysandro si fermano improvvisamente. Io vado incontro a Rosalya che si butta fra le mie braccia.
-   Che è successo?! –
-   Io e Leigh stavamo facendo fuoripista ed abbiamo deciso di fare una gara per vedere chi arrivava prima in fondo. Siamo partiti insieme ed io sono arrivata per prima. Sono rimasta circa un quarto d’ora ad aspettarlo ma non è arrivato! Non so dove sia finito! –
-   Santo cielo! – rispondo terrorizzata. Il barista assiste al discorso e ci indica dove andare per denunciare la scomparsa.
Dopo averlo fatto torniamo tutti allo chalet mentre Rosalya è totalmente sconvolta. Al telegiornale della sera passava già la notizia di Leigh. Alla parola “disperso” Rosalya ha un conato di vomito e corre in bagno. La notte decido di dormire con lei che non smette un attimo di piangere.
Il giorno seguente torniamo a casa, non possiamo continuare a stare qui o per Rosalya sarà solo peggio. La polizia ha il suo numero e quello di Lysandro e li chiameranno in caso di novità. Passano diversi giorni dall’accaduto, ma di Leigh non si sa ancora nulla. Rosalya cade in una sorta di depressione ed il mio starle continuamente vicino mi pare inutile. Un giorno sono a casa sua e, mentre lei dorme, io sono in salotto con Lysandro e Castiel. Da quando è successo tutto questo disastro, loro due non si sono più parlati. Ed ora siamo qui, e sappiamo tutti e tre che dobbiamo affrontare il discorso. Inizio io, dato che sono la causa di tutto.
-   Sentite voi due, dovete risolvere la faccenda. E dovete farlo adesso. Lysandro, io ti voglio un mondo di bene e lo sai. Ma sono innamorata di Castiel e questo non cambierà. Quindi ti prego, smettila di comportarti come stai facendo ultimamente e torna ad essere il Lys di sempre. Te lo chiedo per favore. Io ci tengo a te, e tengo molto anche all’amicizia che lega te e Castiel – li osservo mentre mi ascoltano attentamente. Aspetto una risposta che alla fine arriva.
-   E va bene. Castiel ti chiedo scusa per come mi sono comportato. Ma non posso negare i miei stessi sentimenti. Quindi smetterò di cercare di portartela via, ma promettimi che non la farai più piangere. O non sarò più così magnanimo – vedo Castiel sorridere sotto i baffi, mentre sento che la situazione si è finalmente risolta.
-   Te lo avevo già detto che non l’avrei più fatta piangere. Sappi che non te la cederò per nessun motivo Lys. In ogni caso scusami per il pugno, ma mi avevi fatto davvero incazzare – Salto addosso a Castiel dalla gioia.
Finalmente le cose si sono risolte!  La mia gioia dura solo qualche istante perché Rosalya compare improvvisamente in salotto, con una faccia che avrebbe fatto spavento a chiunque. In mano regge il cellulare mentre i suoi occhi traspare un senso di vuoto e le lacrime le rigano le guance mentre le labbra rosee sussurrano:
-   Hanno trovato un corpo –
   
 
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