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Autore: Frank Ottobre    29/08/2013    1 recensioni
Ero contento di essere lì con il mio migliore amico. Si prospetta una bella serata, pensavo tra me e me. Poi si avvicinò una stravagante figura...
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Entrammo all’interno del tendone. Si sentì subito nell’aria il profumo di pop corn e di fieno che era steso dappertutto. Grandi numeri e grandi personaggi davano spettacolo per la gioia della grande folla che era in visibilio. Al contrario di Kevin, che non faceva altro che applaudire per ogni singola cosa, io non ero molto attento allo spettacolo, anzi, la mia attenzione venne catturata da uno sguardo. Occhi che fissavano, me. Poi, come dal nulla sentì un brivido; una mano che si appoggiò sulla mia spalla, come se avessi avuto bisogno di conforto. Mi girai. Non c’era molta luce ma comunque vidi subito la sua veste rossastra mentre il suo volto venne avvolto dall’oscurità. Si poteva vedere solo la lucentezza dei suoi occhi. -Allora ti stai godendo lo spettacolo, eh?-. -Si! Non è per niente male- risposi. Kevin si accorse che stavo parlando con qualcuno ma fece finta di niente e continuò ad osservare lo spettacolo. Poi quella figura rossastra si rivolse a me per l’ultima volta -Bene. Ora devo andare, c’è il gran finale.- disse, senza scandire bene le parole dalla fretta. Anche questa volta non rimase ad aspettare nessuna risposta e in men che non si dica scomparve nell’ombra. Ad un certo punto, le luci del tendone si spensero del tutto. Solo una grande luce, un bagliore accecante, stava aspettando l’arrivo di qualcuno. Dagli altoparlanti uscì una voce metallica. -Ed ecco a voi… Owen Lambert in compagnia del fantastico Mr. Rattle!-. Scattarono grandi applausi. Da una tenda sbucò una curiosa figura che avevo già incontrato prima… -Accidenti! Ma è il tizio che abbiamo visto all’entrata! esclamò Kevin. Entrò in scena con la sua veste rossastra, si avvicinò al centro della pista. La folla non sapeva esattamente di cosa potesse trattare il suo numero. Infatti mi stavo chiedendo cosa avrebbe mai fatto, senza nessun pallone, nessun attrezzo da ginnastica, nemmeno un’animale... Rimasi a bocca aperta, come tutta la folla. Uscì proprio dalla sua veste un enorme serpente. Non capivo esattamente che specie fosse. Ero piuttosto bravo in biologia. Nel tempo libero insieme a Kevin ci divertivamo ad esplorare il regno animale, con ricerche sul Web ed esplorazioni nel bosco vicino a casa mia. Kevin mi fissò per un istante e poi tornò ad osservare quello che accadeva in pista. Non riusciva nemmeno deglutire. Il serpente era magnifico e terrificante allo stesso tempo. Rimasi ad ammirarlo con tutto me stesso. La lunga lingua biforcuta. Il suo corpo che aveva mille colori a causa del riflesso della luce. Poi, Owen Lambert, quella figura tutta in rosso, si rivolse al pubblico -Non è magnifico?-. Pausa. Gli applausi erano finiti da un pezzo a causa della vista del terrificante rettile. Ci fu un istante di silenzio, che durò un eternità. Poi Mr. Lambert riprese. -Molto bene- sussurrò. -Ora, cari amici miei avrei bisogno cortesemente di un coraggioso volontario- disse con tono deciso. Nessuno, nessuno osò aprire bocca. Calò un gelido silenzio di tomba. Si poteva sentire perfettamente l’animale a sangue freddo sibilare. Poi sentì una vocina timida e leggera - Chissà che razza di numero avrà in mente di fare?- disse Kevin. Non risposi neanche. In quel silenzio imbarazzante un piccolo respiro poteva sembrare un tuono. Mi limitai a fare un gesto con le spalle a Kevin per fargli capire che di certo io non sapevo niente di quello che stava per accadere in quegli istanti. -Va bene. Visto che siamo tutti così timidi, vorrà dire che ne sceglierò uno io. Sei d’accordo Mr. Rattle?- Mr. Lambert si rivolse al serpente come se potesse ragionare e capire. -Tu! La in fondo- Tra tutta la gente che c’era sotto quel tendone, indicò proprio me. Mi alzai a malincuore. Le gambe mi tremavano. -Stai tranquillo. Non dovresti correre nessun pericolo, credo…- sussurrò Kevin, sollevato perché non era al mio posto. -Non dovresti correre nessun pericolo?- gli risposi con tono preoccupato. -Grazie, Kevin sei davvero d’aiuto. Già che ci sei, vuoi sentire chi dei presenti vuole venire al mio funerale?-. Non rispose. Rimase in silenzio. Sapeva che se ci fosse finito lui al mio posto avrebbe reagito in maniera identica alla mia. -Ti stiamo aspettando- disse a voce bassa Mr. Lambert. Non risposi. Guardai ancora Kevin, che mi sorrise e incrociò le dita in segno di buon auspicio. Poi gli detti le spalle. Ecco. Mi stavo pian piano avvicinando alla pista. Mi pareva di andare verso il patibolo. Invece, davanti a me c’era un enorme rettile che continuava a mostrare la sua caratteristica lingua a due punte. E quel rumore, insopportabile, che provocava con la coda. Raggiunsi al centro, dell’enorme pista, Mr. Lambert che sorrise. Tutto ad un tratto, il circo si rianimò, ora che il serpente aveva la sua “vittima” il pubblico si liberò in un applauso, più di sollievo che di incoraggiamento nei miei confronti. Mr. Lambert appoggiò le sue fredde mani sulle mie spalle. Avevo una felpa pesante, e riuscivo comunque a sentire due blocchi di ghiaccio che mi stringevano e mi impedivano ogni movimento. -Che lo spettacolo abbia inizio!- si rivolse con tono euforico verso la folla. -Sei pronto ragazzo? - bisbigliò. Non detti una vera e propria risposta, farfugliai qualcosa. Ero rimasto completamente pietrificato alla vista del serpente così da vicino. -Ora Mr. Rattle, tocca a te…-
  
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